WTA Miami: Errani s'incarta sul più bello, Vesnina quasi fuori

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WTA Miami: Errani s’incarta sul più bello, Vesnina quasi fuori

Sara Errani spedisce in rete un comodo dritto e rimette Zhang in partita: le sarà fatale. Pliskova con le marce alte, la pioggia disturba il programma. Tre match sospesi, Vesnina e Muguruza sul cornicione

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[30] S. Zhang b. S. Errani 4-6 6-4 7-5 (Tommaso Voto)

Sofferenza, tensione e volontà questa potrebbe essere la sintesi perfetta della vittoria della cinese Zhang, che supera così il secondo turno del WTA di Miami e conquista punti importanti in chiave classifica generale. Per l’ex top 5 italiana è una sconfitta dura da digerire, considerando il match point avuto ed il vantaggio di 5-2 conquistato nel set decisivo, ma la tennista asiatica non ha mai mollato un “quindici” ed ha sempre cercato di comandare da fondo con il rovescio, decisamente il colpo migliore del suo repertorio. La bolognese mette sul campo la solita intensità e capacità difensiva, elementi che caratterizzano il tennis della Errani, che in passato hanno regalato risultati impensabili (su tutti la finale del Roland Garros del 2012). Nell’ultimo anno le cose sono decisamente cambiate, perché, se si esclude la vittoria a Dubai (l’unica a livello Premier), ci sono state molte sconfitte e una condizione fisica non perfetta. Questo ha inciso sul morale e sulla classifica di Sara, che, forse per ritrovare motivazione e nuova linfa tecnica, ha scelto, dopo la separazione con Pablo Lozano, di affidarsi a Montalbini, coach che le è stato accanto dagli 8 ai 15 anni. Tutto questo sembra servire a poco, anche perché il “problema” servizio continua a persistere e da fondo i colpi della Errani sono ormai decisamente troppo prevedibili. L’unico dato positivo è il ritorno di Sara nella top 100, sarà almeno n.95, ma è un’occasione sprecata, perché la vittoria era alla portata.

Sara parte bene, controlla le operazioni con discreta facilità ed è la prima a strappare la battuta, anche perché la cinese sembra non riuscire a leggere il lift dell’avversaria. Il vantaggio è effimero, in quanto l’asiatica ottiene l’immediato controbreak e finalmente spinge con continuità. C’è anche il tempo di un MTO chiamato dalla Errani che si fa massaggiare la coscia dalla fisioterapista. Il nono game è decisivo, infatti Shuai sbanda e commette addirittura doppio fallo sulla palla break, che manda l’avversaria a servire per il primo parziale. Altro intervento medico per Errani, che tuttavia incamera il set con il punteggio di 6-4, agevolata anche da un paio di risposta “sparate” alla rinfusa dalla Zhang. La tennista di Tianjin non molla la presa e, senza soffermarsi troppo sugli errori precedenti, riprende ad essere aggressiva e propositiva in risposta, infatti va subito sul 2-0. Errani ha due chance per accorciare immediatamente le distanze, ma l’asiatica respinge l’offensiva con coraggio, forza e intelligenza tattica. Al di là di qualche crepa, il diritto della Errani funziona bene, soprattutto quando viene eseguito in contropiede, mentre la diagonale di rovescio favorisce la n.33 del mondo, anche perché Sara fa troppa fatica a “cambiare” in lungolinea, cosa che la cinese fa praticamente ad occhi chiusi. Sul 5-1 Sara accorcia le distanze con un break strappato più con rabbia che con un piano tattico coerente, infatti la bolognese commette ancora troppi errori con entrambi i fondamentali. Ma in pieno “WTA Style” la cinese si incarta, Sara ritrova smalto e conquista il 5-4, una rimonta incredibile ed imprevista, anche perché i presupposti, fino a qualche minuto prima, erano negativi. Tuttavia sul 4-5 40-15 Errani manca l’aggancio definitivo e capitola sul più bello, infatti perde il servizio e la cinese vince il set con il punteggio di 6-4.

Il terzo atto è il “festival” del break, ben cinque consecutivi con Errani finalmente in grado di mantenere la battuta e di capitalizzare il vantaggio sul 4-2. Entrambe, oltre ad un’outfit identico, sono più brave nella fase difensiva e questo rende difficile ottenere punti rapidi. La cinese prova a sfondare il muro italiano, ma va fuori giri, questo consente a Sara di volare sul 5-2 e di servire per aggiudicarsi l’incontro. Fallito il primo match point l’azzurra perde nuovamente la battuta, questo consente alla n.33 del mondo di accorciare le distanze e di tornare pericolosa. La n.102 della classifica WTA prova a manovrare, a rallentare con qualche taglio, ma va sotto 0-30 (commette anche doppio fallo, saranno sei in totale). Due punti “solidi” ristabiliscono la parità, tuttavia c’è l’ennesima palla break da affrontare. E purtroppo per l’italiana la rimonta si completa con il 5-5. La responsabilità maggiore di Sara è stata quella di perdere man mano di spinta, il diritto-vera cartina di tornasole dello stato di forma dell’azzurra- è diventato troppo poco incisivo. La cinese, senza fare praticamente nulla di eccezionale, passa avanti 6-5. Ora l'”inerzia” psicologica è tutta nelle mani della Zhang, anche perché Errani sembra confusa e troppo preoccupata. Ora l’italiana non fa più male, anzi è completamente in balia della sua avversaria, che trasforma il punto decisivo con un recupero prodigioso in lungolinea su un drop shot abbastanza ben eseguito dalla Errani. Shuai ha avuto il merito di crederci, ma Errani ha molto da recriminare perché si è fatta recuperare dal 5-2 e non ha saputo respingere l’offensiva, quasi disperata, della cinese.

[2] K. Pliskova b. [Q] M. Brengle 6-1 6-3 (Massimiliano Di Russo)

Il primo incontro in programma sullo Stadium ha visto la seconda testa di serie Karolina Pliskova opposta alla qualificata statunitense Madison Brengle, prossima ai 27 anni e con all’attivo per il momento una finale a Hobart disputata nel 2015 e persa contro Heather Watson. Unico precedente a Linz, nel 2014, con vittoria in due set dell’attuale numero 3 del mondo. Contro un’avversaria “rodata” dalle qualificazioni alla Pliskova bastano i primi due game per entrare in partita, due game nei quali di fatto concentrerà buona parte dei 12 errori gratuiti del set. Da quel momento un parziale di 10 punti a 1 (interrotto da un doppio fallo) le consegna il primo break del match, sancito da una risposta di dritto che induce la Brengle all’errore. Avanti 4-1 dopo appena un quarto d’ora, la tennista ceca continua a imperversare da fondocampo con i suoi colpi pesanti ottenendo un altro break dopo un rovescio vincente prima di chiudere sul proprio servizio al secondo set point: un 6-1 in 25 minuti che conferma la differenza tecnica tra le due giocatrici con la Pliskova che fa la partita (13 vincenti che a fine incontro saranno 27). Nel secondo set il trend non cambia, nonostante un simpatico on-court coaching tra l’americana e la sua allenatrice sulla falsariga di quanto accadde a inizio anno a Auckland, quasi un rito scaramantico visto che in quel caso arrivò un’insperata vittoria contro Serena Williams. Dopo un primo game ceduto a zero, la Brengle ottiene comunque la soddisfazione dell’immediato contro-break prima di cedere nuovamente la battuta nel terzo gioco. Da lì una Pliskova in “gestione controllata” non si concederà più distrazioni chiudendo 6-3 in meno di un’ora dopo un inutile falco chiamato dall’avversaria sul match point. Prossimo turno tutt’altro che proibitivo contro Yulia Putintseva.

[12] C. Wozniacki b. [Q] V. Lepchenko 6-1 6-2 (Manuel Calcaterra)

Inizia l’avventura di Miami per la testa di serie n. 12 Caroline Wozniacki, beneficiaria di un bye al primo turno. Dall’altra parte della rete la giocatrice di casa uscita dalle qualificazioni, Varvara Lepchenko, attualmente in 83esima posizione nel ranking WTA e vincitrice un po’ a sorpresa del derby americano di primo turno contro Lauren Davis. La Lepchenko, alla ricerca degli sfarzi passati e coinvolta nelle stesse cronache che lo scorso anno hanno interessato la più nota collega Sharapova, vorrebbe partire aggressiva, ma Caroline è attenta ad entrare subito concentrata nel match ed è lei, come da pronostico, a piazzare il primo allungo con un doppio break di vantaggio che la porta sul 5-1 a servire per il primo set. Qui, in un game brevissimo e alla prima occasione utile, chiude i conti del set iniziale aggiudicandoselo per sei giochi ad uno in meno di mezz’ora. La trama dell’incontro non cambia nel secondo set, con l’americana che subisce subito un break in apertura, condizionata al servizio anche dal vento di Miami. E così, in poco più di un’ora la danese, oggi nettamente superiore alla sua avversaria, conquista un match complessivamente noioso e mai in discussione, proiettandosi verso un terzo turno che la vedrà in ogni caso ancora favorita contro la vincente del match tra Sevastova e Cirstea.

[5] A. Radwanska b. Q. Wang 7-6(3) 6-1 (Michele Trabace)

Sul Grandstand esordio a Miami per Agnieszka Radwanska, testa di serie numero 5 e numero 8 WTA, opposta alla cinese Qiang Wang, numero 58 WTA. I precedenti sono a favore della tennista polacca che conduce per 3 a 0 con partite disputate tutte in due set. Primo set vede Radwanska controllare apparentemente il gioco fino a servire per il primo set nel nono game, ma si inceppa qualcosa (come spesso le accade dall’inizio di questa stagione) e non riesce a chiudere nemmeno con due set points a favore nel dodicesimo gioco arrivando cosi a giocarsi tutto al tie break: qui fa valere la sua maggiore esperienza, portandosi in vantaggio per 6 punti a 1 chiudendo poi al terzo set point (quinto totale nel set) dopo 1 ora e 11 minuti con troppi errori non forzati da parte di entrambe le giocatrici. Il secondo parziale viene interrotto dopo un solo gioco dalla pioggia che blocca le due tenniste per diverso tempo; al rientro in campo la vincitrice del Masters a Singapore nel 2015 gioca con un altro piglio, migliorando i suoi colpi con pregevoli vincenti, diminuendo gli errori e conquistando 6 games di fila che le valgono la vittoria finale. Malino Aga nel primo set, decisamente più centrata al rientro dopo la sospensione per pioggia. Nel prossimo turno affronterà Lucic-Baroni e potrà rifarsi della sconfitta patita al secondo turno durante l’ultimo Australian Open.

[6] G. Muguruza vs C. Mchale 0-6 2-3 rinviata per pioggia (Roberto Ferri)

La sesta giocatrice del mondo, la spagnola Garbine Muguruza, fa il suo debutto a Miami incontrando la giocatrice che la sconfisse al secondo turno di Indian Wells 2016, la statunitense Christina Mchale (n. 46 WTA). Primo set controvento per la campionessa in carica del Roland Garros, un pò per le difficili condizioni climatiche, ma tanto per la sua incapacità di trovare la misura dei colpi; bagel subito in circa mezz’ora, con due sole palle game per lei al quarto gioco. Tre colpi vincenti contro sedici errori gratuiti, principalmente commessi con il rovecio, il desolante bilancio del primo parziale per la spagnola. Due i colpi vincenti e cinque gli errori non forzati della Mchale a suggello di un set che non verrà ricordato certamente negli annali del tennis femminile. Finalmente nel terzo game del secondo set Muguruza riesce a tenere la battuta e, dopo 42 minuti, a conquistare il primo gioco della sua difficilissima partita, non prima, però, di avere nuovamente perduto il servizio. Al termine del quinto game, sul 2 a 3, Garbine chiede lumi al suo coach, il quale la invita ad una maggior mobilità e a scendere a rete quando se ne presenta l’opportunità, senza timore di sbagliare. Se ascolterà o meno i consigli del suo allenatore, lo scopriremo domani, pioggia permettendo.

Gli altri incontri

La finalista al Roland Garros 2015 Lucie Safarova vince agilmente su Daria Gavrilova 6-2 6-2. Mirjana Lucic-Baroni rischia seriamente di uscire, ma infine vince al tie-break del terzo. La croata ha vinto il primo set 6-2, ha perso il secondo parziale con identico risultato ed è stata sotto 5-1 nella terza frazione, prima di aggiudicarsi l’incontro. L’ultima volta in cui Lucic era stata al terzo turno di Miami non eravamo ancora nel terzo millennio (la sua ultima apparizione fra le ultime 32 in Florida risale infatti al 1999); seconda sconfitta stagionale con un vantaggio di 5-1 nel terzo per Bondarenko, che aveva perso una partita simile anche a Brisbane con la nostra Vinci. In un match a dir poco rocambolesco, Flipkens elimina Konjuh; nel primo set la croata serve per il set, ma poi perde al tie-break; nel secondo, la belga serve due volte per il match ed ha anche match-point, ma infine la partita va al terzo, con Konjuh che vince anch’ella al tie-break il secondo set. Il terzo set va a Flipkens 6-2. Cibulkova si disfa facilmente della qualificata Cepede Royg, 6-3 6-2. Putintseva elimina Witthoeft con un 6-4 periodico, con Witthoeft che spreca un vantaggio di due break nel secondo set. Nella partita tra Shvedova e Pavlyuchenkova, la kazaka va avanti di un set (vinto al tie-break), ma dal 2-2 del secondo parziale subisce un parziale di dieci giochi consecutivi e perde così l’incontro.

Giovanni Vianello

La wild card statunitense Bethanie Mattek-Sands, n. 158 del mondo, festeggia il compleanno regalandosi la vittoria a sorpresa su Elina Svitolina, testa di serie n. 9 e campionessa quest’anno a Taipei e Dubai , superandola per 7-5 6-4. Mattek-Sands non batteva una top ten dal 2015, quando sconfisse a Wimbledon la allora n. 7 Ana Ivanovic. Al prossimo turno affronterà la russa Anastasia Pavlyuchenkova. Cade a sorpresa anche la testa di serie n. 18 Coco Vandeweghe, sconfitta per 6-2 3-6 6-1 da Jana Cepelova, tennista slovacca proveniente dalle qualificazioni. La statunitense è stata aiutata poco dal servizio, il suo colpo migliore, raccogliendo pochissimo con la seconda. La pioggia non ha permesso di completare gli altri incontri. La rediviva Ajla Tomljanovic, n. 594 del ranking, è ad un passo dal battere Elena Vesnina; l’australiana d’adozione, approfittando anche della scarsa brillantezza della russa un po’ appagata dal successo appena ottenuto in California, conduce per 3-6 6-4 5-3 15-15 sul suo servizio. Nel secondo set Tomljanovic era stata avanti 5-1 e non era riuscita a sfruttare ben nove set point avuti tra il settimo e il decimo game. Non sono riuscite a terminare il loro match anche la lettone Anastasija Sevastova, testa di serie n. 19, e la romena Sorana Cirstea, con quest’ultima avanti sei punti a quattro nel tie-break del primo set. L’incontro tra Barbora Strycova e Johanna Larsson non è nemmeno iniziato.

Chiara Nardi

Risultati:

[2] Ka. Pliskova b. [Q] M. Brengle 6-1 6-3
L. Safarova b. [23] D. Gavrilova 6-2 6-2
K. Flipkens b. [29] A. Konjuh 7-6(4) 6-7(6) 6-2
[26] M. Lucic-Baroni b. K. Bondarenko 6-2 2-6 7-6(2)
[27] Y. Putintseva b. C. Witthoeft 6-4 6-4
[30] S. Zhang b. S. Errani 4-6 6-4 7-5
[17] A. Pavlyuchenkova b. Y. Shvedova 6-7(3) 6-2 6-0
[4] D. Cibulkova b. [Q] V. Cepede Royg 6-3 6-2
[5] A. Radwanska b. Q. Wang 7-6(3) 6-1
[Q] J. Cepelova b. [18] C. Vandeweghe 6-2 3-6 6-1
[WC] B. Mattek-Sands b. [9] E. Svitolina 7-5 6-4
[12] C. Wozniacki b. [Q] V. Lepchenko 6-1 6-2
[13] E. Vesnina vs [WC] A. Tomljanovic 6-3 4-6 3-5 15-15 SOSP
[19] A. Sevastova vs S. Cirstea 6-6(4-6) SOSP
[6] G. Muguruza vs C. Mchale 0-6 2-3 SOSP
[15] B. Strycova vs J. Larsson rinviata

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