Bruno Soares, a 38 anni, è ad un solo ritiro dall'esordio in un tabellone principale ATP

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Bruno Soares, a 38 anni, è ad un solo ritiro dall’esordio in un tabellone principale ATP

Doppista di professione, numero 6 del mondo di specialità, si è ritrovato quasi per caso a giocare il turno decisivo delle ‘quali’ di singolare. Lo ha perso, ma ora può sperare nel ripescaggio

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Bruno Soares - ATP Finals 2017 (foto Alberto Pezzali/Ubitennis)
 

Bruno Soares è tornato a disputare un singolare a quasi sei anni di distanza dalla sua ultima apparizione su un campo largo 8,23 metri. Era infatti il gennaio del 2015 quando al primo turno delle qualificazioni del torneo di Auckland fu sconfitto in due set dall’allora n. 136 Lucas Pouille. L’attuale sesto doppista al mondo con un best ranking al secondo posto non è mai riuscito a entrare in un main draw ATP. Nonostante i 38 anni, in questa occasione viennese pareva avere una qualche possibilità di superare le qualificazioni, alle “quali” (pronome perfetto) non era nemmeno iscritto.

A monte della storia c’è David Goffin ritirato dal torneo a tabellone già compilato. Ricordiamo che l’ex top ten belga si sarebbe dovuto sposare, ma a causa delle misure per contrastare l’emergenza lui e la fidanzata hanno preferito rinviare le nozze; da allora, David, anche positivo al Covid-19, vaga per i tornei con lo spirito di uno dei protagonisti di Clerks: “Io non dovrei neanche essere qui”. Il posto di Goffin è stato quindi preso dal più alto in classifica del tabellone cadetto, Jan-Lennard Struff. La parte bizzarra è che non c’era nessun alternate per sostituire il tedesco, così Herwig Straka, il direttore del torneo, è andato in giro per l’impianto chiedendo di giocare a chiunque incontrasse (questa parte è un po’ romanzata e potrebbe non corrispondere esattamente alla realtà).

Si è allora fatto avanti Soares, che ha anche approfittato del bye al primo turno, mentre si presentava relativamente abbordabile la sfida decisiva contro Attila Balazs, cliente scomodo sulla terra battuta ma che sul duro indoor fa più paura per il nome. Invece, l’ungherese finalista all’ultimo torneo di Umago ha regolato Bruno 6-2 6-4. Ma non è ancora finita: c’è infatti la possibilità di un ripescaggio come lucky loser martedì o mercoledì. Sono quattro gli sconfitti all’ultimo turno di qualificazioni e tre sono già entrati in tabellone (l’ultimo, l’ucraino Sachko che prenderà il posto in tabellone di Nishikori, era a sua volta un alternate). Certo che Monfils si sarebbe potuto ritirare 40 minuti prima invece che sul punteggio di 1-6 0-2 dopo poco più di mezz’ora.

Resta solo un piccolo dubbio. A noi piacerebbe davvero vedere Bruno Soares esordire in un tabellone di singolare, addirittura in un ATP 500 di questo livello, ma… a lui importerà qualcosa?

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