Sara-Masha: finale da numeri 1

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Sara-Masha: finale da numeri 1

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TENNIS – Per il terzo anno consecutivo un’italiana è in finale nello slam parigino. La “veterana” Maria Sharapova riconquista la prima posizione mondiale e insegue il major che le manca.

Sara Errani (ITA) (21) vs Maria Sharapova (RUS) (2)

E chi l’avrebbe mai detto ! Dopo il trionfo di Francesca Schiavone al Roland Garros nel 2010 e la sua finale l’anno dopo, nel 2012 è di nuovo un’italiana ad accedere alla finale dello slam parigino ! Nel match decisivo del tabellone femminile l’Italia, ancora una volta, sarà “à l’honneur”, come dicono i francesi.

Porte d’Auteil sta diventando il “giardino” del tennis femminile italiano e ci regala un’altra meravigliosa favola, grazie all’inarrestabile bravura di Sara Errani. Di fronte a lei ci sarà la bravissima e definitivamente ritrovata Maria Sharapova che, dopo l’operazione alla spalla subita nel 2008, con fiducia e tenacia, passo dopo passo, è riuscita, già dall’anno scorso, ad esprimere un grande tennis, fino a riconquistare, con la vittoria in semifinale, la prima posizione nel ranking.

L’Italia e la Russia, dunque, saranno rappresentate in campo da due splendide tenniste, alquanto diverse, certo, ma nello stesso tempo con parecchi punti in comune. In primis, senza dubbio, la grande tenacia, il senso del sacrificio, la devozione al lavoro, l’ambizione e la bravura. E poi le due ragazze hanno la stessa età, con soltanto 10 giorni di differenza (Sara è nata il 29 aprile del 1987 mentre Maria il 19 aprile dello stesso anno), anche se, Masha, per la precocità e il numero dei successi (26 titoli tra cui 3 slam), può essere considerata quasi una “veterana” del circuito. Inoltre, per entrambe questo match è contrassegnato, in qualche modo, dal n. 1. Maria, ai trionfi negli slam è abituata e numero 1 c’è già stata.

Ma il traguardo della finale e la riconquista dello scettro acquistano certamente una valenza doppia per la siberiana, che si era vista scivolare oltre le prime 100 posizioni dopo l’assenza prolungata dovuta al suo infortunio. Inoltre, si tratta della sua prima finale al Roland Garros dopo i trionfi negli altri 3 major e la finale a Wimbledon nel 2011 e all’Australian Open quest’anno e nel 2007.

Se dovesse vincere oggi, il suo palmares annovererebbe dunque tutti e 4 gli slam e Maria diventerebbe così la prima tennista russa a trionfare nei 4 major, raggiungendo le altre 9 tenniste che si sono aggiudicate tutte le prove dello slam (Maureen Connolly, Margareth Smith Court, Doris Hart, Shirley Fry, Billie Jean King, Chris Evert, Martina Navratilova, Steffi Graf e Serena Wiliams).

In semifinale contro Petra Kvitova non c’è stata storia. Masha ha giocato un tennis  impeccabile, muovendosi benissimo in campo, colpendo la palla con un timing perfetto e servendo altrettanto bene. La russa è stata centrata e precisa per tutto il match dominando una Kvitova confusa, quasi goffa negli spostamenti e molto fallosa, soprattutto di dritto.

Nella finale parigina Sara e Maria si scontreranno per la prima volta, non essendoci precedenti tra di loro. Certo, Maria Sharapova sta giocando benissimo. Ma anche Sara Errani sta sfoderando un tennis superlativo. Dai quarti raggiunti all’Australian Open quest’anno, per Sarita è stato un crescendo : si è aggiudicata tre tornei (Acapulco, Barcellona e Budapest) e arriva al Roland Garros avendo compiuto quel salto di qualità necessario per entrare tra le grandi. Per lei si tratta della prima finale in singolare in uno slam, risultato che le permette di entrare, per la prima volta in carriera, nelle top ten : da lunedì sarà comunque n. 10 del mondo e prima d’Italia ! Inoltre, è la prima giocatrice italiana a raggiungere, in uno slam, la finale in singolare e in doppio.

Ma non solo. Proprio per quanto riguarda il doppio, le nostre Sara Errani e Roberta Vinci si sono aggiudicate ieri la finale sconfiggendo in 3 set la coppia russa Maria Kirilenko/Nadia Petrova con lo score di 4/6 6/4 6/2 ! Che sia di buon auspicio contro un’altra russa oggi ?! Finalmente, dopo la finale all”Australian Open e i 5 tornei vinti quest’anno, Sara e Roberta possono aggiungere al loro bellissimo palmares il tanto agognato trofeo di un major. Sono, inoltre, la prima coppia femminile tutta italiana a vincere uno slam.

Se Sara riuscisse a fare sua anche la finale del singolare, emulerebbe l’exploit dell’unico tennista italiano riuscito nell’impresa: infatti, solamente Nicola Pietrangeli aveva raggiunto le finali del singolo e del doppio (con Sirola) nello stesso slam, proprio al Roland Garros, nel 1959, aggiudicandosele entrambe. Con Samantha Stosur la Errani ha giocato un gran match, di testa, dimostrando un’intelligenza tattica e una freddezza nei momenti chiave degne delle campionesse più rodate ed esperte.

La determinazione, la lucidità e il gran tennis di Sara hanno fatto sì che, alla fine, la Stosur andasse in confusione e si lasciasse sopraffare dai suoi soliti “fantasmi”. Contro Maria Sharapova parte sfavorita sulla carta. Ma questa Sara Errani ha le armi per ribaltare il pronostico e ha dimostrato, per giunta, di non avere alcun timore reverenziale nei confronti di tenniste più “titolate” ed esperte di lei (con la Stosur era uscita sconfitta in tutti e 5 i precedenti).

Certo, la Sharapova è alta 1.88m, ben 24 cm più di Sara. Sta servendo molto bene e fa malissimo quando martella da fondo campo. Ma anche Sara è solidissima negli scambi da dietro. Inoltre, si muove benissimo, ha piedi rapidissimi. Come Maria, ha dimostrato di avere una condizione atletica ottimale e arriva sulla palla con un timing perfetto. Per di più Sara ha, dalla sua parte, le variazioni di ritmo e d’effetto, passando dal fastidioso top all’insidioso slice, mentre Maria gioca sostanzialmente di piatto. Senza dubbio, l’azzurra dovrà stare attenta al servizio della russa e alle sue accelerazioni; non dovrà lasciarsi aggredire e dovrà assolutamente impedire alla Sharapova di condurre gli scambi.

Sarà vitale per lei far muovere molto l’avversaria e cercare di “confonderla”, il più possibile, con tutte le variazioni di cui è capace; ma, soprattutto, Sara ha un qualcosa in più nella smorzata, che le ha procurato così tanti punti a Parigi, e sappiamo quanto sia complicato per la Sharapova (anche se attualmente si muove agevolmente) correre in avanti e trovarsi a rete. La Errani, da ottima doppista, ha ormai un’estrema dimestichezza anche con il gioco di volo, cosa che la russa invece non possiede affatto. Insomma, Sarita ha tutte le doti per farcela. E comunque vada, sarà un’altra giornata indimenticabile per lo sport italiano…

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