Djokovic e la Sharapova una domenica da maestri (Crivelli), Povero Berdych Nole lo fa a pezzi (Valesio)

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Djokovic e la Sharapova una domenica da maestri (Crivelli), Povero Berdych Nole lo fa a pezzi (Valesio)

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Rassegna a cura di Daniele Flavi

 

Djokovic e la Sharapova una domenica da maestri

 

Riccardo Crivelli, la Gazzetta dello sport del 6.10.2014

 

Arrivano i mostri. A Pechino è la domenica dei fenomeni: e un torneo che in poche ore assegna le sue due coppe a Djokovic e Sharapova può giustamente gonfiare il petto. La lezione Il numero uno del mondo in Cina sta da re: nella capitale ha un record di 24 vittorie e nessuna sconfitta, per cinque successi (2009, 2010, 2012, 2013 e ieri). Stavolta nel torneo di casa di Tokyo, già vinto nel 2012. II giapponese, fresco del best ranking Atp con il numero 7 e reduce dal titolo vinto a Kuala Lumpur la scorsa settimana, ha battuto in finale (giocata con il tetto chiuso) il canadese Milos Raonic, sconfitto all’epilogo per il terzo anno consecutivo Però, ha scelto un modo da califfo, senza perdere un set in tutta la settimana e dando una lezione memorabile a Tomas Berdych, che è pur sempre il numero 6 del mondo. Nole ha avuto un match point dopo meno di un’ora sul punteggio di 6-0 5-0, ma il ceco ha evitato il doppio bagel strappando il servizio al serbo e poi tenendo il suo per l’unica volta, non senza aver dato la racchetta a un ball boy pregandolo di giocare al suo posto. Un’impressionante dimostrazione di forza: «Ho giocato tante belle finali — ha sorriso Novak — ma non credo di aver avuto mai una performance così entusiasmante, specialmente contro un giocatore così ostico come Tomas. E’ stato incredibile, non mi è mai accaduto di dominare così». Regina In Cina, invece, Maria Sharapova non aveva mai vinto un torneo e ha colmato la lacuna dopo una battaglia spettacolare contro Petra Kvitova, piegata in due ore e 28 minuti. La russa, che in finale ha perso l’unico set della sua settimana, ha ottenuto così il quarto successo stagionale, il 33 in carriera: «Non ero contenta di come stavo giocando fino alla settimana scorsa, sono stata brava a resettare tutto». In premio da oggi avrà il numero due in classifica dietro Serena.

 

Povero Berdych Nole lo fa a pezzi

 

Piero Valesio, tutto sport del 6.10.2014

 

Ci sono immagini che spiegano tutto: quella che vedete qui a fianco rientra in tale grippo. Ritrae il perdente della finale di Pechino, Tomas Berdych: se possibile si tratta di un raro esempio di foto- ossimoro. Perché è impossibile non cogliere Io stridore fra la fisicità del ceco, che ultimamente sembra ancora più squadrato del solito, e l’espressione che un fisico così possente comunica, in contraddizione con se stesso: quella di una impotenza totale. Berdych era in effetti, in quel momento, sotto un treno: stava rimediando contro Djokovic una delle sconfitte più nette e dolorose della sua carriera Tomas Berdych, 27 anni da big. Ha perso f-06-2, un risultato anomalo per tuia finale del circus. Ma contro il Nole di ieri e contro la sua tendenza a essere perdente quando conta il ceco nulla ha potuto. Almeno ha dato modo al fotografo di effettuare uno scatto così.

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