Il tennista bulgaro è in Messico, dove questa settimana difende i 500 punti ottenuti lo scorso anno al termine di un torneo fenomenale
L’Abietro Mexicano di Acapulco è “solo” un Atp500, ma il modo in cui Grigor Dimitrov lo vinse lo scorso anno, trionfando prima su Murray in semfinale e poi su Anderson al tie-break del terzo set, rimandendo in campo quasi 6 ore nell’arco di due partite, faceva pensare che questo poteva essere il torneo della svolta a livello mentale per il (quasi) giovane bulgaro.
Un anno dopo Dimitrov ha, come suo solito, mantenuto le promesse solo in parte mostrando bel gioco ma non riuscendo a prodursi in quell’acuto che molti vedono nelle sue corde. Grigor è questa settimana di nuovo ad Acapulco dove, in attesa di esordire contro Krajinovic, si gode il mare e il caldo: “E’ sempre bello avere la spiaggia così vicina”, ha detto il talento di Haskovo.
“Le condizioni di gioco non sono facili, è caldo e umido. Ma allo stesso tempo è l’ideale per me, perché do sempre il mio meglio quando le situazioni climatiche sono dure“. Dimitrov è testa di serie numero 3 in un torneo che vede ai nastri di partenza, in ordine di ranking, Nishikori, Ferrer e, dietro al bulgaro, il finalista dello scorso anno Kevin Anderson