Chang: "Nishikori può diventare il n.1 del mondo"

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Chang: “Nishikori può diventare il n.1 del mondo”

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Il vincitore del Roland Garros 1989, da poco più di un anno allenatore di Kei Nishikori, parla dei risultati ottenuti dal giapponese e dei prossimi obiettivi

Per anni, dopo il suo ritiro dal tennis professionistico, Michael Chang non ha preso in considerazione l’idea di fare l’allenatore. È stato verso la fine del 2013, 10 anni dopo il suo ritiro, che ha trovato l’occasione giusta per mettere la sua esperienza a disposizione di un giocatore.

Quando il giapponese Kei Nishikori lo ha ingaggiato come coach, l’americano era curioso di scoprire se poteva aiutarlo a raggiungere un nuovo livello di gioco. “Ci sono stati pochissimi uomini asiatici che hanno fatto bene nel Tour“, ha detto Chang. “Le donne hanno fatto abbastanza bene, ma gli uomini sono pochissimi. Così ho pensato che questa era l’occasione per aiutare un giovane giocatore di talento dall’Asia a migliorare e raggiungere il livello successivo.”

Nishikori, 25 anni, arriva al BNP Paribas Open come n°4 della classifica ATP Tour, la più alta mai raggiunta da un giocatore asiatico in questo sport. Non è certo un caso che la sua ascesa dalla top 20 sia coincisa con l’ingaggio di Chang come allenatore.

Di sicuro, lui è stato una grande parte di questo“, ha detto Nishikori, che più volte aveva dichiarato il suo entusiasmo per il sodalizio con Chang. “Il prossimo passo è andare oltre, quindi spero di continuare per raggiungere il livello successivo nei prossimi anni con lui. Vedo che sto migliorando, quindi sono molto soddisfatto del nostro rapporto e di come sto giocando.

Da quando Chang è entrato in scena, Nishikori ha sconfitto Roger Federer, Novak Djokovic, Stan Wawrinka, Andy Murray, David Ferrer (cinque volte) e Milos Raonic (quattro volte); ha vinto cinque tornei ed è diventato il primo giocatore asiatico a raggiungere una finale del Grande Slam, quella giocata, e persa, con Marin Cilic agli US Open del 2014.

Chang ha certamente migliorato il lato tecnico del gioco di Nishikori – il servizio, il rovescio, il dropshot – ma ha anche aiutato l’aspetto mentale, condividendo i segreti che l’hanno portato a vincere 34 titoli sul Tour. Nishikori ha sempre avuto nel fisico il suo tallone d’Achille: la sua rapidità e i suoi movimenti sono fra i migliori al mondo ma quest’anno è anche molto più forte fisicamente, fattore che gli ha dato una grande fiducia e un maggior comfort in campo.

La settimana scorsa ad Acapulco Nishikori ha perso in finale contro Ferrer, che aveva battuto per cinque volte nel 2014. Lo spagnolo ha parlato questa settimana della crescita che ha visto nel gioco del giapponese: “Sta ancora migliorando. Ha più resistenza e il suo gioco è migliorato, è forte mentalmente ed è un giocatore molto difficile da battere.

Il prossimo passo per Nishikori è vincere più tornei e raggiungere la vetta del ranking: “Penso che sia il momento giusto per lui. Sono assolutamente convinto che nessuno voglia aspettare che i più forti cedano, ma che li voglia battere quando sono al meglio” ha detto Chang.

Credo che, piano piano“, ha concluso l’ex n°2 del mondo, “se continua a migliorare e a diventare più forte fisicamente, diventerà sempre di più una minaccia per i top players.”

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