ATP Indian Wells, interviste, Djokovic: “Contro un giocatore come Isner basta un doppio fallo per perdere un set”

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ATP Indian Wells, interviste, Djokovic: “Contro un giocatore come Isner basta un doppio fallo per perdere un set”

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ATP Indian Wells: Djokovic b. Isner 6-4 7-6. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

Lui ha servito incredibilmente bene questa sera, e sembrava che tu vedessi la palla come a softball. Parlaci del gioco quando lui era al servizio.Ho cercato sicuramente di giocare quante più risposte possibili in campo. Non importava dove effettivamente rispondessi. Volevo fargli giocare un colpo in più, mettere più pressione sulla sua prima di servizio. Ma non ha mancato poi così tante prime. Penso fosse all’80-85% di prime nel primo set, però ho giocato un game incredibile sul 3 pari e l’ho breakkato. Dopo ciò, tutto liscio fino al tiebreak. Al tiebreak, molto duro, ho servito molto bene, penso di aver mancato solo una prima in tutto il tiebreak. Lui, invece, l’ha mancata sul 5-6 e abbiamo incominciato a scambiare. Sapevo che, dal momento in cui si entrava in uno scambio, le mie chance crescevano, ma comunque è stata dura.

Torna al 3 pari del primo set. Come sei riuscito a superare con un lob un giocatore cosìalto?
Be’, lui e Karlovic, data la loro altezza, quando scendono a rete vengono veramente molto vicini alla rete. Non c’è molto spazio per passarli, il lob è una buona soluzione. Ha funzionato due o tre volte durante il match, in momenti importanti.

Tutti parlano di quanto sia difficile e scomodo giocare contro un tennista come lui. Quanta fretta ti dà andare sullo 0-15, vedere il suo servizio sfrecciare a 133, 137 e 141miglia orarie e poi riuscire a strappargli il servizio?
Be’, certo, mi ha dato un po’ di fiducia nei miei turni di servizio riuscire a togliere il servizio a un tipo che serviva alle velocità che hai appena elencato in un solo game. Ma è molto difficile rimanere calmi e composti fino all’ultimo punto. Lui ha avuto le sue chance. Ha avuto la palla break sul 5-4 nel secondo set. Perciò non è stato facile, ho vinto in due set, ma il secondo set poteva facilmente andare in maniera diversa.

È chiaramente un giocatore pericoloso, però finirà fuori dai top 20 al termine di questo torneo. Pensi che il suo ranking rappresenti il suo valore? Pensi che dovrebbe stare più in alto?
È stato un top 10 e sai, si muove molto bene per essere così alto. Ha un gran diritto, e penso che da quando si allena con Justin Gimelstob sta cercando di giocare in maniera più aggressiva. Oggi ha perso, ma, davvero, tutto quel che gli serviva era un doppio fallo dall’avversario, un paio di buoni colpi, aggressivi, e il break arriva. Con il suo servizio, se serve come è capace – non importa la superficie di gioco – può vincere contro chiunque.

 Cosa pensi che dovrebbe fare meglio, in base al suo talento?
Be’, non è facile essere consistenti, in salute e a posto tecnicamente. Se sei così alto, forse devi fare qualche sforzo in più dal punto di vista fisico in campo rispetto a me o a qualche altro giocatore. Sono sicuro che lui possa spiegarvelo meglio, ma penso che il recupero, soprattutto dopo un match su terra rossa, prenda parecchio tempo, con tutte quelle scivolate e altro. Ma è stato in top 10. Tutti siamo consci delle sue potenzialità, e io sono sicuro che potrà tornare in alto nel ranking.

Hai una percentuale di game vinti alla risposta del 35%, la migliore del mondo, oggi al 6%. È una prova di quanto sia valido il suo servizio?
Penso che tu abbia portato a galla tutti i dati, è tutto vero. Sono d’accordo con te. Voglio dire, come ho già detto, che anche nei giorni in cui non gioca il suo miglior tennis, gli basta un ace a game per arrivare al tiebreak e poi , con un paio di errori dell’avversario, vincere 7-6,7-6. I giocatori come lui hanno dei vantaggi. Lui può giocare colpi con ogni tipo di angolazione e la sua seconda di servizio rimbalza più alta anche della prima. Per competere a questi livelli devi battere i migliori, e per lui non è facile. Deve essere al massimo fisicamente e mentalmente. Vedremo cosa combinerà nel resto della stagione.

(domanda su Tomic)
Be’, Tomic, penso che ci fossero delle aspettative leggermente maggiori su di lui, che ci si aspettasse maggior consistenza e più successi, e anche un ranking più elevato, da un giocatore come lui che ha raggiunto i quarti a Wimbledon a 18 anni e che ha ottenuto dei così buoni risultati in Australia nel corso degli anni. Ma non ha ottenuto questi grandi risultati, Australia ed erba a parte. Ha lottato molto con la consistenza, per avere continuità. Forse anche i risultati di Kyrgios e Kokkinakis lo hanno spronato a lavorare più seriamente. Ha il talento e il tocco. Sarà un match duro (Djokovic è già in semi, Tomic si è ritirato prima di scendere in campo per un problema alla spalla n.d.t.).

 

Traduzione a cura di Maurizio Riguzzi

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