WTA Miami interviste: V. Azarenka b. S. Soler Espinosa 61 63. L’intervista del dopo partita a Victoria Azarenka
Come valuteresti la tua prestazione di oggi?
Penso che sia stato un primo set abbastanza buono. All’inizio del secondo set ci sono stati un po’ troppi errori. Sentivo di aver perso lo slancio, e lei spingeva un po’. Ma sono felice di essermi ripresa e di aver giocato bene quando ne avevo bisogno. Mi piacerebbe vedere un po’ più di continuità nel mio gioco.

Com’è tornare qui? Hai vinto questo torneo due volte, ma è da due anni che manchi.
Gli ultimi due anni per me sono stati sfortunati, ma adoro questo torneo. Penso che sul campo sia molto dura tutte le volte per me. Sono felice di poter giocare ovunque ne abbia la possibilità. Ovviamente è sempre bello tornare in un luogo dove ho molti bei ricordi. Non vedo l’ora di ricostruire il mio gioco di nuovo e cercare di giocare più match possibili, e di migliorare veramente il mio livello.

Ricordo di averti seguita in quel big match di molti anni fa contro Serena, è stata la tua grande svolta. Pensi che qui la tua carriera avesse fatto un altro passo in avanti?
Certamente è stata la mia prima grande vittoria qui, e anche la prima vittoria su Serena. Mi è servito un po’ di tempo per vincere un altro titolo dopo quello (sorride). Avevo 19 anni, vincere un grande titolo come questo così giovane ha significato molto. Quello è stato il mio primo grande anno ad alto livello in cui ho avuto continuità. Quindi penso di aver lasciato un buon segno vincendo qui.

È un fattore decisivo per te giocare con questo tempo? Come vedi il tuo prossimo incontro?
Non è facile giocare con questo caldo. Adesso so perché chiamano la squadra di basket Miami Heat. Ma è per tutti uguale. La questione qui è quanto bene ti prepari, l’essere concentrata e l’autocontrollo con l’idratazione, la nutrizione e il riposo. Penso che giocando un torneo per due settimane il riposo sia il fattore più importante.

Come vedi il tuo prossimo match?
È un match duro. Non essendo una testa di serie avrò alcuni primi turni difficili. Non vedo l’ora di giocare. Devo solo continuare a lavorare sul mio gioco e cercare di fare del mio meglio in ogni incontro. Ma quella appena passata è stata una grande settimana per Jelena, quindi sta giocando con molta fiducia. È sempre una giocatrice pericolosa. Devo concentrarmi su me stessa e cercare di giocare il mio miglior tennis.

Anche oggi ti abbiamo vista venire a rete più volte. È qualcosa che ti viene naturale? Ti senti a tuo agio a farlo contro qualsiasi avversaria?
È una parte del gioco che devo esplorare sempre di più. Sento di avere un po’ di vantaggio a rete, non lo facevo molto prima. Ma è bello poter imparare più cose e migliorare il mio gioco con le armi a mia disposizione. Penso che sia una chiave su cui devo lavorare e cercare di essere aggressiva su questo fondamentale.

Qual è stata la parte del tuo gioco più difficile da recuperare dopo questo infortunio?
Giocare un match. Non si può assimilare niente in allenamento. Puoi allenarti il più a lungo possibile, ma avere quel momento in cui giochi, in cui ti innervosisci, non dipende solo da te. Dipende anche un po’ dalla tua avversaria. La parte più importante è giocare un match.

Hai aggiunto recentemente al tuo team un nuovo componente: Sascha. Quale parte del tuo gioco pensi che possa migliorare?
Penso possa aiutarmi sul mio gioco in generale. Ha l’abilità di spingermi a migliorarmi, ed è ciò di cui ho bisogno. Ho bisogno di essere spinta. Ho bisogno di uscire dal mio ambiente sicuro per crescere ancora, per migliorare, e credo che lui possa fare questo.

Ballerai ancora?
Sì, lo farò. (Sorridendo).

Traduzione di Chiara Nardi