Montecarlo e Bogotà uniche mete della settimana

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Montecarlo e Bogotà uniche mete della settimana

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Un solo torneo per ciascun circuito; è questo il programma della prossima settimana per quanto riguarda ATP e WTA. Gli uomini si ritroveranno al Country Club di Montecarlo per il terzo Masters 1000 della stagione mentre le donne (quelle che non saranno impegnate in Fed Cup) voleranno a Bogotà, in Colombia, per la 18esima edizione della Copa Colsanitas.

ATP Montecarlo – Una terrazza naturale sul mare della Costa Azzurra e uno dei più suggestivi club di tennis d’Europa e del mondo intero. Con questa cornice il Country Club del Principato di Monaco si appresta a inaugurare per l’ennesima volta la stagione europea della terra rossa.

La prima edizione del torneo di Montecarlo risale al 1897 e quest’anno si dovrebbe celebrare l’edizione numero 107; il condizionale pare d’obbligo in quanto non è sicuro che nel 1900 la manifestazione si svolse realmente. Così fosse, i fratelli Doherty vinsero i primi dieci titoli (Reggie 6, Laurie 4) e altri grandi campioni (Wilding, Cochet, Tilden, Von Cramm, Pietrangeli e Santana solo per citare i più noti) alzarono il trofeo prima dell’Era Open. Dal 1969 il torneo è aperto ai professionisti e nel corso degli anni ha cambiato più volte il suo format con tabelloni composti da un minimo di 16 giocatori (accadde nel biennio ‘76/’77) a un massimo di 64 (1969/70 e dal 2000 al 2007); adesso la formula è a 56 partecipanti con le prime otto teste di serie ammesse direttamente al secondo turno.

Per quattro stagioni (1974/1977) il torneo fece parte del circuito WCT, fino a quando quest’ultimo venne inglobato nel Grand Prix, mentre nel 1990 è entrato nella ristretta cerchia degli attuali Masters 1000; nel 2009 però rischiò il declassamento ad Atp 500, scongiurato anche se solo in parte in quanto Montecarlo è l’unico 1000 senza obbligo di iscrizione per i top-players.

Ciò, peraltro, non ha tolto nulla al fascino irresistibile di un torneo che dal 1991 propone un vincitore che è stato almeno una volta finalista in un major (l’ultimo a vincere senza questo requisito è stato Andrei Chesnokov nel 1990). Tennisticamente parlando, il principe di Monaco è Rafael Nadal. Lo spagnolo ha realizzato qui il record assoluto di titoli consecutivi (8, dal 2005 al 2012) e di vittorie in fila (46, striscia interrotta nella finale del 2013 da Novak Djokovic). I numeri inarrivabili del maiorchino non devono per far dimenticare quelli di altri grandi specialisti del rosso, che al Country Club hanno consolidato la loro fama: Ilie Nastase, Bjorn Borg e Thomas Muster hanno calato il tris (consecutivo per il rumeno) mentre Vilas, Lendl, Wilander, Bruguera, Kuerten e Ferrero hanno vinto due volte (anche se l’argentino poteva fare tre nella finale del 1981 contro Connors, interrotta per pioggia sul 5-5 e mai terminata).

C’è pure chi di Montecarlo ha ricordi agrodolci. Boris Becker disputò tre finali (tutte da testa di serie n°2) perdendole tutte dopo dura lotta (memorabile quella contro Muster, in cui ebbe due match-point nel tie-break del quarto set ed era stato in vantaggio 2-0); Roger Federer di finali ne ha giocate addirittura quattro, perdendone tre consecutive con Nadal e una con il connazionale Wawrinka.

Oltre a Giovanni Balbi di Robecco (1922), Giovannino Palmieri (1935) e Nicola Pietrangeli (1961, 1967 e 1968), gli italiani vittoriosi nel Principato prima dell’Era Open, dal ’69 l’unico nostro portacolori capace di arrivare in finale è stato Corrado Barazzutti, sconfitto da Borg nel 1977. Quell’anno la WCT, che gestiva il torneo, ammise direttamente 13 suoi giocatori oltre a un invitato speciale e due qualificati. Vilas entrò come wild-card mentre Borg, che non volle ricevere favori, si iscrisse alle qualificazioni superando due turni. Poi, a causa di alcune defezioni importanti (Stockton che era n°1 WCT ma anche Gerulaitis, Roche e Case), il tabellone venne rivoluzionato all’ultimo momento e le prime due teste di serie non furono assegnate.

Un altro italiano che merita la menzione è certamente Claudio Pistolesi, capace di battere nel 1988 Mats Wilander per 26 76 62; quell’anno lo svedese mise a segno ¾ di Grande Slam, perdendo solo a Wimbledon, e divenne n°1 dopo gli US Open.

In otto occasioni la prima testa di serie è stata eliminata al debutto; l’ultimo è stato Lleyton Hewitt nel 2002, sconfitto da Moya, mentre questa amara sorte è toccata due volte a Pete Sampras (1995 e 1997).

Così l’anno scorso – Quando ancora la Coppa Davis era un sogno (realizzato però alla fine della stagione), Montecarlo rimaneva (insieme all’insalatiera, il titolo olimpico in singolare e Roma) una delle quattro figurine mancanti per completare l’album di Roger Federer. Finalista per un triennio (2006/08) e sempre battuto da Nadal, dal 2009 lo svizzero aveva alternato sconfitte premature a defezioni tanto che Montecarlo sembrava non costituire più per lui una priorità. Invece il Roger rinvigorito di inizio ’14 sentiva di poter dire la sua e, pur essendo appena il quarto favorito, arrivare fino in fondo.

Così è stato, in un torneo che ha visto il favoritissimo Nadal uscire prima della finale per la prima volta dal 2003 (quella volta fu Coria ad eliminarlo), sconfitto dal connazionale Ferrer in due set. Il valenciano (6) ha così sostituito l’otto volte campione di questo torneo in semifinale, dove invece sono regolarmente arrivati gli altri favoriti. Con il forfait all’ultimo minuto di Gasquet (n°7 del seeding), l’unico tra i “last-eight” a non confermare il pronostico è stato il ceco Berdych (5), battuto dal sempre ostico Garcia-Lopez negli ottavi.

La semifinale nobile era quella che vedeva Federer disporre di Djokovic in due set (7-5 6-2) ma Stan Wawrinka, campione degli Australian Open e a suo agio sulla terra del Country Club, superava l’ostacolo Ferrer per 6-1 7-6 e si presentava in finale con il ricordo della vittoria ottenuta proprio a spese di Roger nel 2009 (6-4 7-5). Stavolta Federer partiva meglio, chiudeva 6-4 il parziale d’apertura e teneva fino al tie-break del secondo, quando un solo servizio perso decretava il 7-5 per Wawrinka che poi dilagava 6-2 nel terzo conquistando il primo 1000 in carriera.

ALBO D’ORO

1897 Reggie Doherty-Conway Blackwood Price  62 61 62

1898 Reggie Doherty-Graf Victor Voss                46 63 63 40 rit.

1899 Reggie Doherty-Graf Victor Voss                62 rit.

1900 Lawrence Doherty (?)

1901 Lawrence Doherty-Wilbeforce Eaves          62 57 61

1902 Reggie Doherty-George Hillyard                61 64 63

1903 Reggie Doherty-Frank Riseley                   61 14-16 rit.

1904 Reggie Doherty-Josiah Ritchie                            61 75 36 75

1905 Lawrence Doherty-Josiah Ritchie              64 86 64

1906 Lawrence Doherty-Wilbeforce Eaves          63 119

1907 Josiah Ritchie-Lawrence Doherty              86 75 86

1908 Anthony Wilding-Wilbeforce Eaves            63 26 63 46 60

1909 Fred Alexander-Lawrence Doherty             75 64 61

1910 Max Decugis-Josiah Ritchie                      63 60 60

1911 Anthony Wilding-Max Decugis                  57 16 63 60 61

1912 Anthony Wilding-C.Moore                         63 60 60

1913 Anthony Wilding-Felix Poulin                    60 62 61

1914 Anthony Wilding-Gordon Lowe                 62 63 62

1915-18      Non disputato

1919 Nicholas Mishu-Max Decugis                    62 60

1920 Gordon Lowe-Josiah Ritchie                     75 62

1921 Gordon Lowe-Algernon Kingscote             61 06 64 62

1922 Giovanni Balbi di Robecco-Alain Gerbault 61 64 63

1923 Gordon Lowe-Leighton Crawford               62 64 64

1924 Leighton Crawford-Leonce Aslangul          64 36 62

1925 Non disputato

1926 Bela von Kehrling-Charles Kingsley          64 61 63

1927 Bela von Kehrling-Erik Worm                    WO

1928 Henri Cochet-Bela von Kehrling                36 26 63 63 62

1929 Henri Cochet-Umberto De Morpurgo         86 64 64

1930 Bill Tilden-Henry Austin                           64 64 61

1931 Henri Cochet-George Lyttleton-Rogers      75 62 64

1932 Roderich Menzel-George Lyttleton-Rogers 64 75 62

1933 Henry Austin-George Lyttleton-Rogers      119 63 75

1934 Henry Austin-Giorgio De Stefani               61 86 64

1935 Giovanni Palmieri-Henry Austin                61 61 75

1936 Gottfried Von Cramm-Henner Henkel       46 46 75 64 75

1937 Gottfried Von Cramm-Christian Boussus  62 36 62 26 62

1938 Franjo Puncec-Christian Boussus             60 61 61

1939 Pierre Pelizza-Yvon Petra                           68 63 64 62

1940-45 Non disputato

1946 Pierre Pelizza-Yvon Petra                           63 62 46 63

1947 Lennart Bergelin-Budge Patty                   63 68 16 62 86

1948 Jozsef Asboth-Gianni Cucelli                    63 62 57 62

1949 Frank Parker-Gianni Cucelli                     26 63 60 64

1950 Jaroslav Drobny-William Talbert               64 64 61

1951 Straight Clark-Fred Kovaleski                   16 64 64 16 108

1952 Frank Sedgman-Jaroslav Drobny              75 62 57 61

1953 Wladyslaw Skonecki-Jaroslav Drobny       63 64 119

1954 Lorne Main-Tony Vincent                          97 36 75 64

1955 Wladyslaw Skonecki-Budge Patty              64 62 86

1956 Hugh Stewart-Tony Vincent                      16 86 60 62

1957 Jacques Brichant-Paul Remy                    36 55 rit.

1958 Robert Haillet-Jaroslav Drobny                 64 64 63

1959 Robert Haillet-Budge Patty                        97 63 46 63

1960 Andres Gimeno-Mike Davies                      86 63 64

1961 Nicola Pietrangeli-Pierre Darmon               64 16 63 63

1962 Pierre Darmon-Boro Jovanovic                  62 61 63

1963 Pierre Darmon-Jan-Erik Lundqvist           62 26 61 57 64

1964 Martin Mulligan-Jan-Erik Lundqvist         64 64

1965 Istvan Gulyas-Jiri Javorsky                       63 79 86 64

1966 Manuel Santana-Nicola Pietrangeli           86 46 64 61

1967 Nicola Pietrangeli-Martin Mulligan            63 36 63 61

1968 Nicola Pietrangeli-Alex Metreveli                62 62

ERA OPEN

1969 Tom Okker-John Newcombe                     810 61 75 63

1970 Zeljko Franulovic-Manuel Orantes            64 63 63

1971 Ilie Nastase-Tom Okker                              36 86 61 61

1972 Ilie Nastase-Frantisek Pala                         61 60 63

1973 Ilie Nastase-Bjorn Borg                              64 61 62

1974 Andrew Pattison-Ilie Nastase                     57 63 64

1975 Manuel Orantes-Bob Hewitt                      62 64

1976 Guillermo Vilas-Wojtek Fibak                    61 61 64

1977 Bjorn Borg-Corrado Barazzutti                  63 75 60

1978 Raul Ramirez-Tomas Smid                        63 63 64

1979 Bjorn Borg-Vitas Gerulaitis                       62 61 63

1980 Bjorn Borg-Guillermo Vilas                       61 60 62

1981 Titolo non assegnato

1982 Guillermo Vilas-Ivan Lendl                        61 76 63

1983 Mats Wilander-Mel Purcell                         61 62 63

1984 Henrik Sundstrom-Mats Wilander             63 75 62

1985 Ivan Lendl-Mats Wilander                          61 63 46 64

1986 Joachim Nystrom-Yannick Noah               63 62

1987 Mats Wilander-Jimmy Arias                      46 75 61 63

1988 Ivan Lendl-Martin Jaite                             57 64 75 63

1989 Alberto Mancini-Boris Becker                    75 26 76 75

1990 Andrei Chesnokov-Thomas Muster            75 63 63

1991 Sergi Bruguera-Boris Becker                     57 64 76 76

1992 Thomas Muster-Aaron Krickstein              63 61 63

1993 Sergi Bruguera-Cedric Pioline                   76 60

1994 Andrei Medvedev-Sergi Bruguera              75 61 63

1995 Thomas Muster-Boris Becker                    46 57 61 76 60

1996 Thomas Muster-Albert Costa                     63 57 46 63 62

1997 Marcelo Rios-Alex Corretja                        64 63 63

1998 Carlos Moya-Cedric Pioline                        63 60 75

1999 Gustavo Kuerten-Marcelo Rios                  64 21 rit.

2000 Cedric Pioline-Dominik Hrbaty                  64 76 76

2001 Gustavo Kuerten-Hicham Arazi                 63 62 64

2002 Juan Carlos Ferrero-Carlos Moya              75 63 64

2003 Juan Carlos Ferrero-Guillermo Coria        62 62

2004 Guillermo Coria-Rainer Schuettler            62 61 63

2005 Rafael Nadal-Guillermo Coria                    63 61 06 75

2006 Rafael Nadal-Roger Federer                       62 67 63 76

2007 Rafael Nadal-Roger Federer                       64 64

2008 Rafael Nadal-Roger Federer                       75 75

2009 Rafael Nadal-Novak Djokovic                     63 26 61

2010 Rafael Nadal-Fernando Verdasco               60 61

2011 Rafael Nadal-David Ferrer                          64 75

2012 Rafael Nadal-Novak Djokovic                     63 61

2013 Novak Djokovic-Rafael Nadal                     62 76

2014 Stanislas Wawrinka-Roger Federer            46 76 62

WTA Bogotà – La capitale della Colombia ospita l’evento che attualmente prende il nome di Copa Claro Colsanitas fin dal 1998, dopo un rodaggio durato un lustro nel circuito ITF. Collocato in calendario prima della stagione europea sulla terra rossa, il torneo ha sempre stentato ad attirare i grandi nomi anche se due anni orsono l’albo d’oro si è impreziosito grazie alla vittoria della ex numero uno mondiale Jelena Jankovic.

Profeta in patria, la colombiana Fabiola Zuluaga detiene il primato di titoli (4, di cui tre consecutivi) davanti alla coppia composta dall’argentina Suarez e dall’iberica Dominguez Lino (2 a testa). Quest’ultima trionfò la prima volta nel 2006 battendo in finale Flavia Pennetta con lo stesso score, a parti invertite, con il quale era stata sconfitta l’anno precedente dall’azzurra sempre in finale: 7-6 6-4.

Spagnole in evidenza; oltre a Lourdes, un titolo a testa per Llagostera Vives, Martinez Sanchez e Arruabarrena-Vecino. L’Italia ha alzato il trofeo in due occasioni; oltre alla Pennetta, a segno anche Roberta Vinci nel 2007 a spese di Tathiana Garbin (sfortunata nell’occasione, in quanto fu costretta al ritiro mentre era in vantaggio nel terzo set) che perse pure la finale del 2000 contro l’austriaca Wartusch.

Flavia Pennetta è l’unica n°1 del torneo ad essere stata eliminata al primo turno ed è successo in due edizioni consecutive: nel 2008 battuta dalla qualificata Betina Jozami e nel 2009 dalla Zek Peskiric.

Così l’anno scorso – Jelena voleva confermarsi campionessa (ompresa riuscita in questo torneo solo alla Zuluaga) ma Caroline voleva il suo primo titolo Wta e alla fine l’ha spuntata la seconda. Jankovic-Garcia è stato l’atto conclusivo della 17esima edizione del torneo di Bogotà e la prima testa di serie, giunta in finale senza scialacquare alcun set, ha dovuto inchinarsi alla freschezza della ventenne di Saint-Germain-en-Laye che invece aveva dovuto soffrire al secondo turno contro Danka Kovinic. Recuperato un set alla montenegrina, Caroline (5) si era poi sbarazzata senza patemi sia della svizzera Oprandi che della statunitense Vania King, giunta in semifinale dopo la vittoria sulla Duque Marino. La colombiana si era resa protagonista al debutto dell’eliminazione della seconda favorita, Sloane Stephens; anche le teste di serie n° 3 (Knapp) e 4 (Schmiedlova) avevano lasciato subito il torneo, battute rispettivamente da Scheepers (la sudafricana sarà poi l’unica semifinalista non compresa nel seeded players) e Begu. Come detto in apertura, la finale arrideva alla Garcia per 6-3 6-4 ed era anche il primo titolo francese nel torneo, dopo il tentativo sfortunato di Mathilde Johansson nel 2011.

Il tabellone 2015

La fase della stagione dedicata ai tornei WTA europei sta per arrivare, ma prima, un’ultima settimana in continente americano sulla terra rossa di Bogota.
La sola italiana presente al Claro Open è Francesca Schiavone, attualmente numero 60 del mondo, la quale incontra al primo turno la brasiliana Teliana Pereira, che occupa la 162esima posizione del ranking.
Il solo picco di rendimento della milanese in questa prima parte dell’anno si è notato al torneo belga di Antwerp in febbraio, dove ha raggiunto i quarti partendo dalle qualificazioni e battendo la Kerber 61 61. Adesso si passa alla terra, la superficie ovviamente preferita di Francesca e la speranza è che riesca a portare a casa qualche risultato e soddisfazione.
Quello che è certo è che quest’anno il titolo dell’appuntamento se lo aggiudicherà una giocatrice non appartenente ancora all’albo d’oro del torneo: forse Svitolina, magari Shvedova o forse Puig o per gli ottimisti Francesca Schiavone.
Nessuna top player in campo poiché, alcune a riposo per Stuttgart e altre per il Mutua Madrid che si disputerà tra alcune settimane.

ALBO D’ORO

1998 Paola Suarez-Sonya Jeyaseelan                          63 64

1999 Fabiola Zuluaga-Christiana Papadaki                 61 63

2000 Patricia Wartusch-Tathiana Garbin                    46 61 64

2001 Paola Suarez-Rita Kuti Kis                                  62 64

2002 Fabiola Zuluaga-Katarina Srebotnik                            61 64

2003 Fabiola Zuluaga-Anabel Medina Garrigues         63 62

2004 Fabiola Zuluaga-Maria Sanchez Lorenzo            36 64 62

2005 Flavia Pennetta-Lourdes Dominguez Lino           76 64

2006 Lourdes Dominguez Lino-Flavia Pennetta           76 64

2007 Roberta Vinci-Tathiana Garbin                           67 64 03 rit.

2008 Nuria Llagostera Vives-Maria Emilia Salerni       60 64

2009 Maria Josè Martinez Sanchez-Gisela Dulko        63 62

2010 Mariana Duque Marino-Angelique Kerber           64 63

2011 Lourdes Dominguez Lino-Mathilde Johansson   26 63 62

2012 Lara Arruabarrena-Vecino-Alexandra Panova     62 75

2013 Jelena Jankovic-Paula Ormaechea                     61 62

2014 Caroline Garcia-Jelena Jankovic                        63 64
Remo Borgatti e Sara Niccolini

 

 

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