Roland Garros interviste, Nadal: “Tornerò qui per vincere”

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Roland Garros interviste, Nadal: “Tornerò qui per vincere”

Roland Garros, quarti di finale: N. Djokovic b. R. Nadal 7-5 6-3 6-1. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

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Dopo un inizio difficile sei riuscito a rientrare nel set. Pensi che il primo set sia stato la chiave del match o pensi che sia stata dura tutta la partita?
Credo di sì, ho avuto dei buoni momenti ma in generale Novak è stato in controllo la maggior parte del tempo. È stato migliore di me, questo è tutto. È semplice, quando il tuo avversario gioca meglio di te ed è più in forma può succedere. È successo, e mi congratulo con lui.

Di sicuro non hai festeggiato il compleanno come volevi, ma stamattina ti saresti aspettato che il match sarebbe andato così? Ti sentivi in forma o avevi dei dubbi su te stesso?
Ho sempre avuto dubbi negli ultimi 11 anni qui e ho vinto nove volte e perso due. I dubbi servono nella vita. A volte le cose vanno bene, altre male. Quando giochi contro un avversario che sta vincendo quasi tutte le partite come Novak e non giochi bene per tutto il match, può succedere di perdere. Non sono felice del mio primo set ovviamente. Il secondo sì, ero lì. Ho perso un game, questo è tutto. Una bella lotta nel primo, una bella lotta nel secondo. Nel terzo non sono contento di come l’ho fatto ma ci ho provato.

Se non oggi, se non Djokovic, qualcun altro un giorno avrebbe messo fine al tuo dominio qui. Il fatto di aver perso dal migliore rende meno amara la sconfitta? È meglio che perdere con un giocatore meno conosciuto?
Come ho detto ogni anno che ho vinto qui, l’unica cosa che mi rende felice è avere il trofeo con me. Non importa l’avversario. La cosa importante è la vittoria e il titolo. Oggi ho perso ai quarti. È vero che ho perso dal migliore ma alla fine ho perso, questo è quanto.

Questa è sola la tua seconda sconfitta qui. Riuscirai a gestirla come la prima o è diverso visto che è successo qui?
Non è una grossa sorpresa, dopo un anno in cui non ho vinto molto. Quando ho visto il tabellone, un grande match contro Novak così presto. Stavo giocando bene. Sono felice dei miglioramenti fatti nell’ultimo mese ma evidentemente non era abbastanza per vincere con Novak. Lotterò. Ho perso nel 2009 ma non fu la fine. Ho perso nel 2015 e non è la fine, spero di tornare l’anno prossimo per un’altra possibilità.

Hai detto di non essere felice del tuo terzo set. Sai spiegare perché è andato via così velocemente?
Il primo break è stato devastante per me. Dopo quello, tutto è stato troppo rapido. Sono le circostanze, pochi punti contano e lui li ha vinti. Poi altri punti che lui ha giocato alla grande, qualche mio errore e lo score va via rapido quando giochi con uno come Novak che è sopra di due set. Tu vuoi essere competitivo dall’inizio del set ma io ho fatto errori pesanti nel primo game.

C’è una settimana in più prima di Wimbledon quest’anno. Hai anche finito prima del tuo solito. Come guardi alla stagione sull’erba e come cercherai di migliorare i risultati degli ultimi anni?
L’anno scorso non ho giocato male sull’erba. Ho fatto un buon Wimbledon, ho avuto delle chance nei quarti, ho perso un match che potevo vincere. Giocherò Stoccarda e il Queen’s e poi Wimbledon probabilmente.

Come vedi il livello di Novak rispetto agli altri giocatori? È difficile quando vinci un match così andare avanti e vincere altri due match?
Deve vincere altri due match, ma queste partite gli danno fiducia. È probabilmente nel miglior momento della carriera. Ha una buona opportunità di vincere qui.

Cosa farai ora? Resterai a Parigi?
Come spero immaginerai, 20 minuti dopo una sconfitta non so cosa farò nelle prossime due ore. È il mio compleanno e la mia famiglia è qui. Satarò con loro e poi tornerò a Maiorca.

Il tuo regno è finito, sei stato il più grande qui. Pensi che questa sconfitta sia la fine o tornerai a vincere il prossimo anno?
L’unica cosa di cui sono sicuro è che ho vinto nove volte. Non so se ci sarà la decima ma nove ci sono già. (ride). Tornerò il prossimo anno cercando di essere più preparato e con più fiducia. Non mi piace parlare di regno, ho vinto nove volte su undici. Accetto la sconfitta come faccio sempre e l’unica cosa di cui sono sicuro è che lavorerò più di prima per tornare più forte.

L’anno scorso dopo la tua vittoria qui arrivasti esausto a Wimbledon.
No, avevo rotto il polso, non ero fisicamente stanco o esausto. Spero di poter restare nel Tour e prima della fine dell’anno spero di essere più in forma e lavorare sulle parti del mio gioco su cui devo lavorare. Fisicamente devo essere a posto, l’anno scorso ho avuto dei problemi ma quest’anno sto bene, ed è la cosa più importante. Questo mese è stato abbastanza positivo, anche se oggi non è stato il mio giorno migliore. La prossima settimana ci saranno altri tornei e la vita continua, sia che vinci o perdi.

Hai avuto delle opportunità nel match. Puoi dire di essere soddisfatto anche se hai perso?
No, non sono per niente soddisfatto. Guardato cosa ho fatto nel terzo set. Non sono riuscito a fare quello che avevo fatto nei primi due set. È stata una battaglia fin dall’inizio e lui ha giocato bene in tutti i set. Ha servito bene, risposto bene. Sul 6-5 30-15 ho sbagliato uno smash, è stato un momento importante, questi sono dettagli essenziali. Contro Djokovic non puoi permetterti questi errori.

Cosa pensi di questa sconfitta nella tua carriera? Non hai potuto vincere per la decima volta.
Continuerò per la mia strada. Non è una situazione nuova. Ho sempre guardato le cose in maniera molto stabile, senza dire che le cose sono estremamente positive o negative. Ho giocato molto male per sei mesi, e molto male negli ultimi tre e mezzo.

Hai perso sul campo dove hai vinto tanto prima e la folla ti ha applaudito calorosamente. Diresti che in un certo senso ti hanno dato un riconoscimento per quello che sei?
Il primo anno fu difficile ma da allora non ho mai avuto problemi col pubblico. Nel passato recente mi hanno supportato molto, è emozionante, ho potuto sentire il loro affetto anche nelle vie di Parigi, credo che la gente in generale qui mi voglia bene. Li ringrazio per questo, è importante per me l’affetto del pubblico. Come ho detto prima tornerò qui e spero di tornare per vincere, faro di tutto per raggiungere nuove vittorie. Non so se sarà possibile ma farò del mio meglio per renderlo realtà.

Tornando al match, sei stato sorpreso dal numero di dropshots che ha giocato e dalle volte che è sceso a rete?
No. Anche a Montecarlo ha giocato molti dropshots. Sai, quando sei sul campo e comandi il gioco puoi giocare il dropshot ed è per questo che lui l’ha fatto così spesso. Era nella posizione per farlo. Io non ci sono riuscito, non ero abbastanza offensivo.

 

Traduzione di Paolo Valente

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