Se siano fondate le voci che le frizioni tra i due allenatori di Novak Djokovic durante la finale del Roland Garros fossero dovute al fatto che Boris Becker aveva insistito affinché Nole adottasse una tattica maggiormente aggressiva mentre Marjan Vajda aveva consigliato una tattica più cauta, molto probabilmente non lo sapremo mai: è un segreto che rimarrà sepolto all’interno dello spogliatoio del n.1 del tennis mondiale. Comunque sia, se ci sia stato o meno tensione all’interno del team del serbo durante il match contro Wawrinka, come ipotizzato dal capitano serbo di Coppa Davis Bogdan Obradovic, il giorno dopo tutto appariva tranquillo, e tutto il team è tornato a lavorare come al solito, pensando già ai prossimi impegni che attendono il tennista di Belgrado.

“Congratulazioni  a Wawrinka per la vittoria, non vedo l’ora di riprendere gli allenamenti con Novak “ ha commentato brevemente dopo la finale il leggendario ex tennista tedesco, 3 volte vincitore a Wimbledon. Nessuna dichiarazione invece nel post partita da parte di Marjan Vajda, che nei giorni precedenti a Parigi aveva parlato del suo rapporto con Djokovic, né sul suo rapporto con Becker, né sul motivo per cui ha lasciato l’angolo del suo allievo, con cui lavora dal giugno 2006.

Secondo il programma stilato all’inizio dell’anno, i due coach d’ora in poi seguiranno separatamente il giocatore nei tornei: Becker sarà a fianco di Djokovic a Wimbledon (come già accaduto l’anno scorso), dove il 28enne tennista di Belgrado cercherà di difendere il titolo conquistato lo scorso anno, poi a Cincinnati, agli US Open, a Shanghai, a Parigi e infine alle ATP Finals (Djokovic è l’unico giocatore già matematicamente qualificato), mentre l’allenatore slovacco sarà nel box del tennista serbo agli Open del Canada e a Pechino.
Al momento è ancora da decidere se in preparazione all’erba di Wimbledon Nole giocherà il torneo di Halle oppure al Queen’s di Londra.