Ci eravamo lasciati così: Serena Williams alzava il suo sesto sigillo londinese per consolidare una volta di più il suo ruolo di protagonista nella storia del tennis, mentre Djokovic eguagliava il suo coach Becker in quanto a Wimbledon vinti, e confermava il dominio nel ranking: entrambi gli exploit sono valsi un premio ESPY. Due finali magari non straordinarie ma ricche di pathos, e pensare che c’è chi si è perso quella maschile perché non ha curato il proprio guardaroba… In ogni caso, John McEnroe ha avuto di che parlare e non ha dubbi: Serena farà ancora sfracelli, e Nole sarà stabile al top per altri anni a venire. La settimana sui prati inglesi ha visto anche il successo in doppio per Horia Tecau (che aveva già perso tre finali consecutive in coppia con Linstedt, nel periodo 2010/12) e Jean Julien Rojer, di cui il nostro Simone Stefani ha curato un bel profilo. Per i profani, il Doppio Leggende è stato vinto da i due croati Ivanisevic e Ljubicic.

Sempre per rimanere in tema Wimbledon, non perdetevi l’intervista che Stefano Meloccaro ha rilasciato al nostro Roberto Salerno, ricca di aneddoti e piacevoli storie. Chissà se Meloccaro ha mai visto un punto del genere nel torneo Weelchair: nulla a che vedere con il pessimo esempio che Benoit Paire ha dato nel Challenger di San Benedetto contro il nostro Volandri…

Il Tour però non si ferma mai, e i sette giorni appena trascorsi hanno visto disputarsi l’ultimo scampolo di tennis erbivoro, che ha portato in dote anche una piacevole sorpresa: il titolo a Newport è andato infatti a Rajeev Ram, l’ex “nuovo Sampras”, che da numero 161 del mondo ha bissato il successo già colto sui campi della Hall of Fame nel 2009. Sul versante femminile, Johanna Larsson ha trionfato praticamente nel cortile del proprio appartamento a Bastad (approfittando anche del ritiro di Serena Williams), mentre la nostra Sara Errani si è dovuta arrendere all’ultimo atto in quel di Bucarest,  al cospetto di una ottima Schmiedlova.

In una fase di relativa pausa dalle attività tennistiche, i più in forma sembrano essere i coach: Roger Rasheed, fresco divorziato da Grigor Dimitrov, pare inizierà una collaborazione con il boy più bad del momento, mentre Zarina Diyas ha annunciato la separazione dal suo storico preparatore. Il solito Becker non accenna a prendersi turni di riposo dalle dichiarazioni al veleno su Roger Federer, che è invece stato sostenuto ed elogiato dal suo pigmalione Edberg. Giusto per non passare in secondo piano, anche Bjorn Borg ha detto la sua…

Continua lo splendido viaggio di Paolo Valente attraverso l’evoluzione geografica del tennis; è la volta dell’Europa e dell’Asia nuova arrivata, per cui vale davvero la pena leggere. A proposito di viaggi, Novak Djokovic ha confermato la sua presenza nella tournèe asiatica di Ottobre, mentre Roger Federer sarà in Africa per impegni umanitari.

Appena trascorso sopratutto il weekend dei quarti di finale di Coppa Davis, in cui è successo praticamente di tutto: il clamoroso suicidio della Spagna contro la Russia, la straordinaria rimonta dell’Australia sul Kazakistan (con gli Aussies che hanno dovuto fare a meno di Tomic, in altre faccende affaccendato)e la battaglia vinta dalla Union Jack sulla Francia: ora d’accordo che i transalpini erano più uniti, ma un minimo di confusione deve esserci stata… Belgio e Argentina hanno invece lasciato le briciole alle rispettive avversarie.

L’appuntamento è per la prossima settimana, con i verdetti del rosso di Umago e Bastad in campo maschile e Bad Gastein per le femminucce, a cui si aggiungerà sempre per la WTA l’appuntamento sul cemento di Istanbule. Buon tennis a tutti, su Ubitennis.com!