ATP Bogotà: la finale è Tomic-Mannarino, sconfitti Berrer e Karlovic

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ATP Bogotà: la finale è Tomic-Mannarino, sconfitti Berrer e Karlovic

Semifinali dure e combattute sul cemento di Bogotà. Il francese gioca una partita perfetta ed elimina la prima testa di serie Karlovic, meno efficace del solito al servizio, con due tie-break gemelli. Il campione in carica Bernard Tomic è discontinuo, va al terzo e deve recuperare un break di svantaggio prima di eliminare un coriaceo Berrer

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[3] A. Mannarino b. [1] I. Karlovic 7-6(5) 7-6(5)

La semifinale più difficile è per la testa di serie n°1. Il francese Adrien Mannarino è un mancino con fisico compatto e riflessi prontissimi, il tutto unito ad un’ottima mano. Possiede tecnica e velocità, qualità adatte a contrastare i bombardieri facendogli giocare un colpo in più. Per questo Karlovic, pur essendo in vantaggio 2-1 negli incroci precedenti, non poteva certo dormire sonni tranquilli e per di più aveva da difendere i punti ATP della finale raggiunta lo scorso anno. Ed ecco che i peggiori presagi del croato si sono avverati in un match deciso da due tie break e una manciata di punti. Ivo batte per primo all’avvio e rimane avanti nel punteggio per tutto il set pur non mostrando la solita tremenda efficacia con la prima palla. Mannarino invece è in difficoltà al servizio sia nel secondo che nel quarto game, nei quali va sotto 30-40 ma viene salvato da due errori in risposta dell’avversario. Saranno le uniche due occasioni dell’incontro per Karlovic perché da quel momento in poi è il francese a menare la danza. Solido alla battuta e pericolosissimo in risposta, un paio di puro incontro meravigliose, Mannarino vince ogni punto che supera i tre scambi e arriva senza problemi al tie-break. E qui è proprio la risposta a dare il set al francese. Si procura un primo vantaggio sul 5-4 con una ribattuta incrociata di rovescio seguita da un passante, lo restituisce sparando fuori di metri un dritto sul primo set point ma sul secondo anticipa la risposta piazzando la palla nei piedi di Karlovic che mette in rete la volée. Il secondo parziale vede i contendenti difendere senza problemi le rispettive battute, concedendo al massimo due punti a game e arrivando quindi in fretta ad un secondo extra set. I due si scambiano un mini break all’inizio ma è il decimo punto a decidere set e incontro. Karlovic serve da sinistra indietro 4-5, Mannarino risponde alla grande, gioca un primo passante seguito da un lob sul quale il croato fallisce lo smash e si procura due match point. Sul primo risponde ancora benissimo ma mette in corridoio il passante di un dito. Poco male perché trenta secondi dopo una prima vincente lo porta in finale.

[2] B. Tomic b. M. Berrer 6-4 6-7(4) 6-4

Gran battaglia nell’altra semifinale che ha visto in campo il secondo favorito e campione in carica Bernard Tomic contro il mancino tedesco Michael Berrer, autore di un ottimo torneo. L’australiano non sta vivendo un momento tranquillo, fra le polemiche con la sua federazione e l’esclusione dalla squadra di Davis e il suo tennis ne risente soprattutto sotto l’aspetto della continuità. Il primo set si mette subito bene per Bernard che strappa immediatamente la battuta al tedesco potendo così fare corsa di testa. E’ in queste condizioni che lui si esprime al meglio e così, a dispetto di una palla break concessa e annullata nel sesto game urlandosi “Wake Up!”, Tomic serve nove aces in cinque turni di battuta (saranno 26 alla fine) e conquista il set per sei quattro.

Quando però la prima non entra e le cose non girano come vuole lui l’australiano diventa vulnerabile e spesso dà impressione di non saper cosa fare della palla, colpisce solo incrociato e non fa più male. Così il secondo parziale arriva al sei pari con Berrer dominante alla battuta e Tomic costretto a salvare due palle break. Bernard gioca molto male, rincorre sempre e perde il set cedendo gli ultimi due punti sul suo servizio. Il terzo set è una galleria degli (o)errori e delle occasioni mancate ma Berrer ha più paura di vincere di quanto il suo avversario ne abbia di perdere. Infatti il tedesco strappa il servizio all’avversario con una super volée di rovescio nel terzo gioco ma dopo il cambio campo rimane vittima del famigerato “braccino” e regala la sua battuta con due errori elementari a rete e un doppio fallo sulla palla break. Si seguono le battute e Berrer ha un’altra occasione che sarebbe quasi definitiva sul 30-40 del nono game ma la fallisce. Così nel game successivo un Tomic caricato dallo scampato pericolo strappa servizio e partita al primo match point e approda in finale per il secondo anno consecutivo.

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