ATP Parigi-Bercy interviste, N. Djokovic: "Giornata no al servizio e troppi errori di dritto"

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ATP Parigi-Bercy interviste, N. Djokovic: “Giornata no al servizio e troppi errori di dritto”

ATP Parigi-Bercy, interviste: N. Djokovic b. G. Simon 6-3 7-5. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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Il secondo set è stato un po’ problematico, era dagli US Open che non avevi problemi nel trovare il tuo gioco e concentrarti  su qualcosa?
Beh sì, oggi ho avuto difficoltà nel secondo set a concentrarmi sul servizio, credo di aver risposto bene per tutto il match e di aver giocato in maniera solida da fondo campo non dandogli spazio per respirare e imporre il suo gioco. Ho cercato di essere paziente nel costruirmi i punti ma tuttavia aggressivo quando ne avevo bisogno, molti errori non forzati sono venuti dal lato del dritto.

Ci sono motivi speciali per il quale hai perso il servizio in questa maniera nelle ultime 24 ore?
Come ho detto, capita. Nello sport ci sono giorni in cui perdi il ritmo e l’avversario riesce a leggere bene il tuo servizio e rimandarlo indietro. Non è la prima volta, per questo sono andato a provare qualche servizio dopo il match, dovrebbe tornare per domani.

Quando ai giocatori sta andando male, provano nuove cose. A te sta andando tutto bene, ma sei tentato dal dirti: “Ok, proviamo qualcosa di nuovo solo per tenere la mente fresca?” Forse con delle tattiche che non hai mai provato prima?
Non vado molto oltre la mia zona di fiducia a questi livelli, ovviamente. Mi baso sul mio gioco, quello che mi ha portato dove sono, ma certamente provo a migliorare. Vorrei, per esempio, lavorare sull’andare a rete più spesso usando le opportunità che mi creo da fondo campo per abbreviare i punti. Ma non mi metto a giocare dei tiri pazzi, di quelli che provi in allenamento.

Gilles ha detto in precedenza che quando iniziava uno scambio sulla linea di fondo sapeva che ne avrebbe perso il 60-65%. Lo sentivi anche tu entrando in campo?
Beh, da fondo campo sento di avere buone chance contro chiunque nel circuito, credere una cosa del genere ti mette in uno stato mentale positivo, ovviamente è facile dirlo dopo averlo fatto. Io non sottovaluto nessun avversario, soprattutto Gilles che gioca molto bene davanti al suo pubblico e che ha un gioco non ortodosso e ti fa giocare un colpo in più.

Non servire così bene può essere per te un’opportunità per migliorare, restare calmo e non essere frustrato in momenti come questi?
L’esperienza di giocare così tanto tempo a questi livello ti aiuta a rimanere composto anche se sei frustrato. Posso assicurarti che perdere quattro game al servizio non credo mi sia mai successo, non sono uno specialista nel servizio ma credo di avere un servizio solido e non mi capitava una giornata del genere da tempo. Non era piacevole ma sapevo di avere una buona risposta e avevo la sensazione di poter fare il break la maggior parte delle volte.

Sarà una battaglia completamente diversa contro Berdych o Tsonga, come la vedi?
Entrambi hanno un servizio migliore di Gilles, e hanno più potenza soprattutto sul dritto. Devo modificare la mia tattica per il mio prossimo avversario. Sono pronto con l’artiglieria pesante per domani notte.

Traduzione di Paolo Di Lorito

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