Il World Padel Tour a Dubai è stato fortemente voluto dallo sceicco Hamdan Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum. Il che significa che se si va a vedere il torneo aspettandosi delle difficoltà per orientarsi o identificare il luogo del torneo si sbaglia. Ovunque si trovano manifesti, indicazioni del percorso con brand della manifestazione, cartelli luminosi. Cenando su una terrazza ai piedi del Burj al Khalifa, guardando lo spettacolo musicale delle fontane luminose di fronte al Dubai Mall, capita persino di vedere le immagini e i video promozionali del torneo, proiettate su un maxi schermo grande come un palazzo di 10 piani. Una promozione da far impallidire Expo.
I giocatori di Padel sono accorsi in massa. Sono in 128 e alloggiano in un albergo tra la città e il deserto. Sono prevalentemente di nazionalità spagnola, argentina e brasiliana. Non è una sorpresa, il Padel he le sue radici proprio lì e anche se si sta espandendo in tutto il mondo, è in quelle zone che è quasi un fenomeno di costume.
L’emiro ha fatto le cose in grande. Pulman e 20 range rover, tutto rigorosamente con brand, si occupano dei trasferimenti; la location è il centro sportivo Nad Al Sheba (NAS) Sports Complex, di proprietà – ovvio – dello sceicco. È un centro fantascientifico, all’interno si trovano campi dove è possibile praticare qualsiasi sport. Il torneo di Padel si gioca nello stesso minipalazzetto che ospita il ping pong. Struttura coperta di mille posti a sedere, bar, aree ristorazione e relax, maxi schermi interni ed esterni. Che i soldi non siano un problema si capisce dal fatto che una volta entrati tutto diventa gratuito, bevande e facilities varie sono gratuite, ci sono le crepes alla nutella per i piu piccoli. Paga l’Emiro.
Il palazzetto è pieno, anche perché ogni sera ci sono estrazioni di premi per tutti: da occhiali ad i-pad e i-phone. Per il giorno delle finali due range rover sovra alimentati bianchi con interni rossi e dotati di tutti gli optional possibili, alcuni neanche presenti sul mercato europeo. Roba che costa 1.000.000,00 di dhiram (250.000,00 euro). Ma anche fuori dal palazzetto c’è molta gente, tutti con la racchetta in mano. Non mancano bambini e uomini in abiti tradizionali e ciabatte che provano. Dentro al palazzetto è un boato ogni volta che la palla esce dal campo e Matias Diaz corre fuori a prenderla al volo schiacciando la palla in rete da fuori della pista.
Peccato solo non vedere qualche donna provare a imitare le gemelle Maria Jose Sanchez Alayeto e Mapi Sanchez Alayeto, vincitrici anche questa volta del torneo. Le due quest’anno hanno già vinto 7 tappe del circuito e sono imbattute da cinque mesi, più di Djokovic.
Dubai è una città che non può non stupire. Girando per gli stand allestiti fuori dal palazzetto si trova anche un campo da mille e una notte (da queste parti…) allestito in esterno. È stato realizzato dalla MANZASPORT SL, ditta leader al mondo per la costruzione di campi da padel che ha già installato vari campi a Dubai inclusi quelli dove si sta giocando il torneo. Il campo è totalemente panoramico, praticamente solo vetro, e si vedono giocatori e pallina muoversi immersi sul blu elettrico dell’erba sintetica. Per questa realizzazione Manzasport ha dovuto inventare di tutto per soddisfare l’emiro: dai box porta oggetti nascosti nella struttura per la comodità degli emiri che giocano, agli inserti in acciaio inox regolarmente pulito e reso scintillante dagli addetti alla manutenzione, ai loghi serigrafati con luci al led. Stupisce anche a un certo punto vedere arrivare uno sceicco in vestiti tradizionali a comprare in un’unica volta 60 racchette STAR VIE (racchetta ufficiale del world padel tour utilizzata dalle gemelle e da grandi campioni) per poterle regalare ai suoi amici.
Nel frattempo in campo sembra di essere in Spagna, dove si dispuntano la maggior parte delle tappe del WPT. I campioni che arrivano alle fasi finali sono gli stessi. Le gemelle Sanchez, sempre impeccabili nei loro completi STAR VIE, vincono come sempre, di fronte a un pubblco non così caldo come durante le partite maschili.
Tra gli uomini invece Matias Diaz e Paquito Navarro avevano fanno sognare il pubblico durante le semi finali ma purtroppo hanno dovuto cedere il passo a Juani Mieres e Gutierrez, che il giorno successivo hanno perso in finale contro il brasiliano Pablo Lima e l’argentino Fernando Belasteguin, detto “Bela”, numeri uno al mondo.
Magari l’edizione non è stata un esempio di rispetto del protocollo. Il pubblico, non abituato al padel, non riusciva a contenersi alla vista dei colpi più spettacolari e si alzava in piedi a applaudire nonostante il colpo non fosse finito e gli scambi fossero ancora in corso (nel padel si dice che “la palla non muore mai!”).
È stato un po’ imbarazzante dover interrompere il gioco perchè era arrivato lo sceicco e l’intero palazzetto si era alzato in piedi in silenzio mentre lui arrivava alla sua postazione salutando le autorità presenti. Non è mancato qualche sorriso tra il pubblico e anche tra i giocatori, Bela a malapena è riuscito a trattenersi e anche gli altri in campo si guardavano increduli.
L’edizione 2015 del Dubai World Padel Tour è stata anche un esempio di coinvolgimento di tutti e di attenzione alla disabilità. È stato bello vedere le prime file interamente riservate ai ragazzini disabili che guardavano e applaudivano coinvolti, è stato fantastico vedere uno di loro vincere un i-phone 6S, peccato non abbiano vinto anche un range rover.
Il palazzetto ha continuato ad applaudire anche durante l’esibizione dei giocatori in carrozzina che hanno dato grande prova di bravura e forza, non limitandosi in alcun modo nell’esecuzione anche loro di bandejas, smash e recuperi sorprendenti.