Bernard Tomic: “L'arresto a Miami mi ha distrutto psicologicamente"

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Bernard Tomic: “L’arresto a Miami mi ha distrutto psicologicamente”

Bernard Tomic torna sul suo arresto occorso a Miami nel luglio scorso e su come questo questo evento lo abbia segnato. L’australiano però non lesina attacchi alla polizia statunitense, che non è stata del tutto amichevole con lui

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Nella notte del 15 luglio il tennista australiano Bernard Tomic, già noto per il suo carattere irrequieto, era stato arrestato a Miami per aver opposto resistenza alla polizia americana che gli intimava di lasciare la stanza dell’Hotel in cui aveva organizzato un festino troppo rumoroso. In ottobre Tomic è stato prosciolto da tutte le accuse a suo carico. Il n.18 del ranking ATP ha però voluto dire la sua sulla vicenda tramite delle affermazioni rilasciate al quotidiano australiano “The Age”. Bernard ha descritto l’impatto che ha avuto l’arresto su di lui e, allo stesso tempo, si è lamentato dell’atteggiamento poco disponibile da parte delle forze dell’ordine a stelle e strisce.

“Per alcuni mesi mi ha distrutto mentalmente. Era una strana sensazione, non mi aspettavo di finire in prigione, ero là senza motivo, per una cosa ridicola che è accaduta per colpa loro. Sembravo un criminale ma non avevo fatto niente di sbagliato. Ero addormentato e sono stato arrestato perché non me ne sono andato. È stato ridicolo. Ma ho imparato una cosa: non puoi trattare con la polizia in America. In Australia la polizia è amichevole, ti parla e cose del genere. Ma non in America. Sono stato arrestato per non aver lasciato la mia camera d’albergo e ho detto “perché dovrei andarmene?” e poi l’arresto è diventato ancora più strano. La cosa positiva è che abbiamo dimostrato che non sono stato io il colpevole. Quel piccolo incidente poteva creare problemi e dare una brutta immagine di me. È stata la cosa più strana che mi sia mai capitata”

Meno male per Tomic che il tennis gli ha dato subito una occasione per superare questo sgradevole momento. “Pochi giorni dopo che sono stato rilasciato sono andato a giocare in Colombia dove ero il detentore del titolo, ho vinto ancora e non so come ho fatto. Ma nel tennis si può essere persone completamente diverse e ciò è la cosa bella di questo sport.”

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