ATP Madrid: spettacolare Nadal, Rafa si prende la rivincita su De Minaur e ora può sognare

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ATP Madrid: spettacolare Nadal, Rafa si prende la rivincita su De Minaur e ora può sognare

MADRID – Rafael Nadal vince una grande partita, regalandosi almeno un’altra opportunità a casa sua. Questa volta De Minaur non ce la fa: ora c’è Cachin

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Rafael Nadal - ATP Madrid 2024 (foto X @rolandgarros)
 

Da Madrid, il nostro inviato

[PR] R. Nadal b. [10] A. de Minaur 7-6(6) 6-3

Come giovedì l’ingresso in campo trionfale di Rafael Nadal viene accompagnato da una valanga di applausi, in un campo che fin dall’inizio più che il Manolo Santana sembra il Santiago Bernabeu. Dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria di Sergio Delgado, addetto ai lavori del Mutua Madrid Open scomparso un paio di mesi fa, l’atmosfera si fa caliente e quasi terrificante dal punto di vista di Alex de Minaur.

A differenza di una settimana fa a Barcellona, il livello dello spagnolo è decisamente più alto e continuo nel corso dell’incontro. Il servizio viaggia di più, i colpi anche e la fiducia cresce punto dopo punto. Dopo un primo set conquistato col brivido, dopo quattro set point non sfruttati, Rafa ottiene subito un break in avvio di secondo e lo amministra magistralmente fino a fine partita.

Al di là delle statistiche – prima vittoria contro un top20 da Ruud alle ATP Finals 2022 (e prima contro top20 su terra dalla finale del Roland Garros dello stesso anno, ancora contro il norvegese) – la notizia più bella è l’aver visto un Nadal finalmente competitivo. Novak Djokovic resta così l’unico giocatore in grado di battere il maiorchino per due settimane consecutive (ci riuscì nel 2011 nelle finali di Madrid e Roma): Rafa si prende la rivincita dopo Barcellona e approda al terzo turno. Sfiderà il redivivo Pedro Cachin, che prima di questo torneo aveva perso quindici partite di fila. Poi, eventualmente, Lehecka o Monteiro.

Perché smettere di sognare proprio ora?

Primo set: Madrid non è Barcellona, Rafa sta meglio e parte avanti

Rafa te queremos è la frase che sintetizza al meglio il sentimento comune del pubblico (ovviamente sold out) del Manolo Santana, nonché una delle ultime che si sentono prima che inizi il match più atteso della giornata. Nadal sceglie di servire e parte forte, con un vamos urlato già al secondo punto. Spinto da un tifo quasi calcistico, il maiorchino prova ad essere molto aggressivo fin addirittura dal riscaldamento, cercando di allontanare De Minaur dalla linea di fondo per poi entrare e far male col dritto. Sotto gli occhi del Re Felipe, di Zidane, di Vinicius Junior e di tante altre star, Rafa trova subito il break, portandosi sul 2-0, ma lo perde immediatamente, anche per via di un episodio dubbio.

Sul 15-30 una palla dell’australiano sembra atterrare appena lunga: Nadal si ferma ma non è così convinto, il gioco prosegue e Demon ottiene il punto con una palla corta. Rafa a quel punto segna il rimbalzo e chiede la verifica, ma il giudice di sedia Murphy giustamente non gliela concede. Risultato? Boato di fischi per l’arbitro, amplificati ancor di più dal tetto chiuso, e 15-40 (in TV viene poi mostrato che la palla era effettivamente out). Il n°11 del mondo manca entrambe le occasioni di break, però se ne procura una terza e la sfrutta, riportando subito il match on serve: 2-2.

Passato il momento di comprensibile stordimento – e dopo un paio di game interlocutori – De Minaur prende d’assalto il servizio del suo avversario, insistendo con le palle corte e trovando il break a zero nel settimo game. Questa volta però è il 22 volte campione Slam a reagire, vincendo un paio di scambi da vero Nadal e salendo 5-4. L’atmosfera è incandescente, tra ole e cori di ogni genere, e anche dalla tribuna stampa partono cori ed esultanze sfrenate. Il 25enne di Sydney, tuttavia, mantiene i nervi saldi e prova a far rivivere a Rafa i fantasmi del primo set di Barcellona, ma questa volta il maiorchino riesce ad approdare al tie-break. E lo vince. Un paio di gravi errori in avvio costano carissimo a De Minaur, che va sotto 6-2, riesce a rimontare fino al 6-6 ma alla fine cede 7-6(6) dopo un’ora e un quarto.

Secondo set: Nadal regge, De Minaur cala. Rafa sfonda e vola al terzo turno

Dopo un primo set durato più del suo intero match di primo turno il quasi 38enne di Manacor esce dal campo ma, al suo rientro, non accenna a togliere il piede dall’acceleratore. Anzi. Nel primo gioco della seconda frazione Nadal approfitta di qualche errore del suo rivale e, dal 30-0, conquista quattro punti consecutivi che gli valgono il break in avvio, confermato sul 2-0 senza problemi. Il match si decide ora nei turni di battuta dell’ex n°1 del mondo, ancora pericoloso in risposta anche nel quinto gioco. Rafa però non va oltre i vantaggi, senza riuscire a procurarsi una chance del doppio break.

De Minaur rimane in scia e accorcia sul 3-2, ma rispetto al primo parziale sembra calato d’intensità e di spinta. Nadal continua intelligentemente ad offrirgli tante palle alte e cariche sul rovescio, aspettando di crearsi il momento giusto per poter spingere. Man mano che ci si avvicina alla conclusione aumenta progressivamente anche il calore del pubblico, con un tifo sfrenato anche da parte dei Carota Boys, poco lontani dalla nostra postazione. Dopo due ore intensissime il maiorchino ottiene il secondo break del set e si impone 7-6(6) 6-3, potendo finalmente alzare le braccia al cielo.

Sono sorpreso. A livello professionale sono stati mesi complicati, ma ho sempre cercato di rialzarmi e riprovarci per vivere un pomeriggio del genere. Ci sono margini di miglioramento, ma più della vittoria sono felice di essere riuscito a giocare tutta la partita – ha detto Nadal a caldo dopo la vittoria.

Rafa is back. Un’ultima volta, ma per davvero.

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