Andy Murray: “Il problema della Davis non è il formato, ma il calendario”

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Andy Murray: “Il problema della Davis non è il formato, ma il calendario”

Il protagonista di questa edizione di Coppa Davis, Andy Murray, sostiene che la competizione non vada modificata nella sua struttura quanto nella sua collocazione all’interno del calendario

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L’andamento di questa Coppa Davis 2015 ha ulteriormente rafforzato l’opinione di chi vuole una riforma della competizione a squadre più antica del tennis. Roger Federer e Stan Wawrinka, campioni in carica con la Svizzera, hanno disertato il primo turno contro Belgio per poi farsi vivi solo per lo spareggio per non retrocedere contro i Paesi Bassi. Novak Djokovic, che ha alzato l’insalatiera nel 2010, ha fatto il contrario, guidando la sua Serbia alla vittoria nel derby di primo turno contro la Croazia e dando successivamente forfait per il successivo match contro l’Argentina. Rafa Nadal, campione nel 2004 e nel 2009 si è fatto vivo solo per salvare da un’ulteriore retrocessione la sua Spagna in Danimarca.

Urge dunque una riforma per spingere i migliori giocatori a scendere in campo con continuità. Il neo-eletto presidente della ITF, David Haggerty, a Gent ci ha ribadito che varie proposte sono sul tavolo al momento, come il bye al primo turno per i campioni in carica.

Andy Murray, trionfatore assoluto di questa edizione di Coppa Davis con un 11 match vinti e nessuna sconfitta, pensa che il problema non stia nel formato quanto nella collocazione dei match nel calendario. “Penso che il formato sia buono ma il timing ogni tanto è difficile.”– ha affermato il n.2 del ranking ATP a tennis.com – “Secondo me il problema non è il formato perché se guardi agli incontri che abbiamo disputato quest’anno l’atmosfera è stata eccezionale. Se lo cambi perdi un po’ di quella magia. Però naturalmente il fatto che gli incontri si svolgano dopo le prove dello Slam rende tutto più difficile. Quest’anno era dopo Wimbledon e dopo gli US Open e siamo stati gli ultimi a concludere la stagione. I migliori giocatori arrivano spesso in fondo nei majors. Le prove dello Slam sono stressanti, fisicamente e mentalmente. Quindi penso che il problema sia la collocazione nel calendario poiché i tennisti si concentrano molto sugli Slam e la Coppa Davis arriva subito dopo e si è abbastanza stanchi”.

Il campione scozzese aveva già espresso quest’opinione nella conferenza stampa dopo la vittoria decisiva su David Goffin. Murray si è impegnato ad essere presente per il primo match della Gran Bretagna contro il Giappone – che si disputerà a Birmingham – ma non ha ancora deciso per quanto riguarda i match successivi dato che il calendario sarà ancora più intasato a causa delle olimpiadi di Rio.

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