Nole, Roger e il Quinto Slam (Valenti), Dal nuovo Federer a Fognini Dieci domande al tennis 2016 (Marianantoni)

Rassegna stampa

Nole, Roger e il Quinto Slam (Valenti), Dal nuovo Federer a Fognini Dieci domande al tennis 2016 (Marianantoni)

Pubblicato

il

 

Rassegna a cura di Daniele Flavi

 

Nole, Roger e il Quinto Slam

 

Gianni Valenti, La gazzetta dello sport del 4.01.2016

 

L’anno nuovo del tennis che comincia tra Asia e Australia si arricchirà del «quinto Slam» stagionale con il torneo olimpico di Rio de Janeiro, che inevitabilmente è destinato a condizionare i programmi e la preparazione degli atleti. Le racchette hanno trovato di nuovo ospitalità nel programma ufficiale dei Giochi da Seul 1988, ma soltanto dopo Londra 2012, dove vinsero Andy Murray e Serena Williams, l’Olimpiade sembra essere tornata di moda. Poco importa che a livello di Atp e Wta il torneo venga equiparato rispettivamente a un Master 1000 o a un Premier. Mettere al collo una medaglia d’oro è qualcosa di speciale e romantico che ha il sapore di uno Slam e impreziosisce il palmares. Sarà dunque un anno particolare, anomalo, che in campo maschile vivrà soprattutto della sfida diretta tra Novak Djokovic e Roger Federer, con Murray terzo incomodo e l’incognita Rafa Nadal. I loro destini agonistici appaiono quanto mai intrecciati e la scelta dello svizzero di prendere come coach Ivan Ljubicic, grande amico di Nole, ha messo altro pepe a questa rivalità. Il nuovo re del tennis contro il monarca assoluto che non vuole abdicare. Pochi sport possono permettersi di mettere in scena uno spettacolo simile. Cominciamo da Novak Djokovic, oggi dominatore del tennis maschile. Viene da un 2015 spettacolare. Undici tornei vinti (tra i quali tre Slam, sei Master 1000 e le Atp finals di Londra) e il solo rammarico di essersi lasciato scappare per l’ennesima volta il Roland Garros. Statene certi, prima che Parigi si trasformi in un vero e proprio tabù proverà a vincerlo mettendo in campo ancor più determinazione. Conscio com’è che l’annata potrebbe portargli in dote il Grande Slam: il successo in una sola stagione nei quattro tornei più ricchi e importanti. Impresa sfiorata dal serbo l’anno passato e nel 2011 e che nella storia è riuscita solamente a due giocatori: Don Budge e Rod Laver. Non solo. Nole ha nelle corde anche la possibilità di entrare nella leggenda piazzando il Golden Slam. E cioè sommare ad Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open anche la vittoria ai Giochi di Rio. Le insidie sono tante, prima fra tutte la stanchezza in un’annata che si preannuncia massacrante. Ma oggi la distanza che lo separa dal resto del gruppo in termini di furore agonistico appare ancora importante. Chi potrebbe cercare di rompergli le uova nel paniere è proprio Roger Federer. Il 2015 ci ha regalato un campione ritrovato, che però sarà senza pace sino a quando non riuscirà a conquistare il 18 Slam. Il fuoriclasse elvetico è a secco da Wimbledon 2012. Adesso pare aver limitato gli impegni per essere più fresco negli appuntamenti per lui decisivi anche se dispiace che (almeno per ora) del suo calendario non facciamo parte Montecarlo e Roma, gli unici grandi tornei dove non è mai riuscito a vincere. Il fatto che abbia scelto Ivan Ljubicic come nuovo coach al posto di Stefan Edberg la dice lunga sul tipo di gioco che ha intenzione di sviluppare. Sarà un Roger 3.0 ancor più aggressivo a cominciare dal servizio. Lo vedremo maggiormente a rete e con i piedi sempre ben piantati dentro il campo per giocare d’anticipo. Roger, insomma, potrebbe sorprenderci per l’ennesima volta. In campo femminile dipende solo da Serena Williams. Se avrà superato il trauma portatole da Roberta Vinci agli Us Open, potrà fare sempre il bello e il cattivo tempo. E ci solletica l’idea di poter assistere a un’incredibile e nuova rivalità con la sorella Venus che, 35enne, dopo quasi quattro anni di buio riparte da numero 7 del mondo.

 

Dal nuovo Federer a Fognini. Dieci domande al tennis 2016

 

Luca Marianantoni, la gazzetta dello sport del 4.01.2016

 

Il 2016 del tennis in dieci domande e risposte. Il nuovo anno e i grandi temi. Come cambieranno gli equilibri? IDjokovic e la voglia di Grande Slam. Saprà sfatare il tabù Parigi? L’ossessione di Novak Djokovic si chiama Roland Garros che di fatto gli schiuderebbe le porte verso un possibile Grande Slam. Molte leggende del passato ci hanno lasciato le penne: da Jimmy Connors a John McEnroe, per finire con Pete Sampras. Ma per il Nole ammirato nelle ultime stagioni è questione di tempo. Djokovic, nato sulla terra, è diventato grande sulle superfici veloci addomesticando i due avversari più ostici che la natura potesse scegliere. L’unica paura per Nole non è arrivare stanco all’appuntamento con il rosso, ma convincersi che ci potrebbe sempre essere qualcosa in agguato a rovinare i piani. 2 Federer con Ljubicic, la nuova coppia tecnica funzionerà? Lasciato Stefan Edberg, Roger Federer inizia il nuovo anno con al box Ivan Ljubicic. Lo svizzero e il croato sono amici da sempre e questo aiuta. Difficile capire come Ljubicic potrà intervenire nel gioco di Roger, se non in piccoli cambiamenti che solo i risultati giudicheranno giusti o sbagliati. Federer gioca ancora per divertimento, per scommessa, per vincere un altro Slam e perché da dietro nessuno è in grado di spaventarlo. A Ljubo l’arduo compito di lavorare sulla strategia necessaria affinché un quasi trentacinquenne continui a regalare spettacolo al mondo intero. Intanto Djokovic reagisce così sull’argomento: «Vederli insieme? Onestamente è strano, ma siamo professionisti. Ljubicic sa i miei giochi, ma li conosce di tutti gli avversari di Roger e penso sia uno dei motivi per cui l’ha preso. E’ un bravo ragazzo, molto calmo e composto: gli auguro il meglio». 3 Nadal, operazione riscatto. Saprà tornare ai livelli di qualche anno fa? Rafael Nadal non vince un torneo importante dal Roland Garros del 2014 che conquistò per la nona volta battendo Novak Djokovic in finale. Da allora non è più riuscito a fare match pari con Nole subendo 4 sconfitte su 4. Ma avere chiuso un tribolato 2015 al quinto posto del ranking, ha restituito al maiorchino fiducia e tranquillità. Ancora oggi, quando Rafa scende in campo, nessun giocatore al mondo è sicuro di uscirne vittorioso. Un Nadal senza problemi fisici è pericoloso per chiunque, soprattutto sulla terra di Parigi, una Parigi che si appresta a festeggiarne il 30 compleanno. 4 Dilemma Murray: in calo o ancora formato Slam? Se per formato Slam s’intende arrivare in fondo e quindi giocarsi l’accesso alla finale, lo scozzese Andy Murray è ancora uno dei campioni più tosti da battere. Ma tra la semifinale e un trofeo alzato al cielo, c’è di mezzo l’infinito. Murray ha vinto tutto quello che di più importante esiste in calendario: Wimbledon, l’Open degli Stati Uniti, l’oro ai Giochi di Londra e la Coppa Davis. Scartando il Roland Garros che non è nelle sue corde, le ultime motivazioni potrebbero riguardare proprio l’imminente Open d’Australia che lo ha visto perdere 4 finali nelle ultime 6 edizioni. 5 Tra i giovani, chi sarà la rivelazione del 2016? Sono anni che il circuito maschile è alla ricerca della rivelazione. Federer, Nadal e Djokovic hanno strozzato intere generazioni di futuri campioni; e per questo basta ricordare che Kei Nishikori, 26 anni, è il più giovane tra i top 10. Tra gli under 21 il più promettente di tutti è Nick Kyrgios; ha dalla sua la tradizione australiana, il fisico, la potenza e una mano assolutamente delicata. Il resto lo potrà colmare nelle prossime due stagioni visto che il miglior Federer è esploso a 22 anni e mezzo. Occhio anche al croato Borna Coric (19 anni) e al tedesco Alexander Zverev (18 anni). IsFabio Fognini riuscirà quest’anno ad entrare nei top 10? La risposta al quesito è nella testa di Fabio che ha tutte le carte in regola per occupare una sedia al tavolo dei top 10. Ci sono giocatori arrivati al primo posto grazie solo ai risultati sulla terra (vedi Vilas o Muster). Oggi i meccanismi che regolano il computer non lo permettono e ti costringono a fare punti su ogni superficie. Il Fognini che a fine marzo 2014 era arrivato al 13 posto del ranking aveva il 75% dei punti fatti sulla terra. Quello di ora ha il 60% sulla terra e il 40% sul veloce. A Fabio servono punti sul cemento per dimostrare che la vittoria su Nadal a New York non era un caso. 7 Per Serena Williams sarà l’anno giusto per il Grande Slam? Serena Williams è l’incontrastata numero 1 del mondo da 151 settimane consecutive, da 274 complessive (terza di sempre dopo Graf con 377 e Navratilova con 331). Eppure il suo volo si è interrotto 1’11 settembre scorso quando, a 2 passi dal realizzare il Grand Slam, fu battuta da Roberta Vinci nella più clamorosa sorpresa che la storia del tennis ricordi. E da allora Serena non ha più giocato partite ufficiali. Questo volo riparte ora dall’Australia (torneo che ha vinto 6 volte), ma nessuna nell’era Open, alla sua età (34 anni e 3 mesi), è riuscita a vincere uno Slam, figurarsi il poker. 8 Venus è in crescita, saprà tornare competitiva ai massimi livelli?….

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement