AO, uomini: Murray e Wawrinka facile, Monfils domina il derby. Avanti Isner e Raonic, out Sock

Australian Open

AO, uomini: Murray e Wawrinka facile, Monfils domina il derby. Avanti Isner e Raonic, out Sock

Nessun problema per Andy Murray con Sam Groth. Gael Monfils fornisce una prova ordinata e concreta, per avere la meglio sul connazionale Mahut in tre set. John Isner supera in tre set Granollers, gestendo al meglio i soliti tiebreak e non è da meno Milos Raonic nel suo match vinto con Robredo. Nessun problema anche per Stan Wawrinka che supera facilmente Radek Stepanek. Rosol elimina Sock in tre set

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[4] S. Wawrinka b. [Q] R. Stepanek 6-2 6-3 6-4 (Raoul Ruberti)

Potendo decidere chi affrontare tra i tennisti fuori dai primi centocinquanta al mondo, difficilmente la scelta ricadrebbe su Radek Stepanek e sul suo serve and volley. Stanislas Wawrinka si impone in tre set la cui chiave sono le sue risposte. Quelle a cui Stan imprime rotazione diventano ingestibili per il ceco, incapace di calibrare la profondità della volée o costretto a giocare demi-volée corte che aprono autostrade per i lob e i vincenti dell’avversario – la puntualità con cui il rovescio monomane dello svizzero buca la copertura della rete di Radek è, appunto, svizzera. Quando però Wawrinka perde peso, Stepanek può chiudere con un back al volo diretto agli angoli e di rado vede la palla tornare indietro. La soluzione sta nella frequenza con cui queste situazioni si verificano: Stepanek fa splendere il tennis per venti, venticinque punti di un incontro in cui Wawrinka ne vince 107. Grazie a un tennis ancor più bello, per nostra fortuna.

L. Rosol b. [25] J. Sock 7-6(6) 7-6(5) 6-3 (Gabriele Ferrara)

Jack Sock e Lukas Rosol sono entrambi alla caccia del primo terzo turno in carriera nello Slam australiano. Si inizia con l’americano che cerca costantemente di impostare lo scambio sulla diagonale destra, non riuscendo però ad essere mai incisivo in risposta ogni volta che si procura un break point (per ben sette volte), mostrando spesso poca reattività con i piedi. Si arriva al tiebreak, dove Rosol serve alla grande, chiudendo poi 8-6 con un ottimo dritto lungo linea. Nel secondo set entrambi i giocatori ottengono moltissimi punti con il servizio, con l’americano che va in difficoltà ogni volta che lo scambio supera i tre colpi (spesso pigro nella ricerca di palla). Si arriva nuovamente al “jeu decisif” (con il ceco che nel dodicesimo game salva un set point dopo aver sbagliato due dritti e uno smash), dove il tennista di Brno rimonta da 3-5 (complice anche un doppio fallo dell’avversario), chiudendo 7-5 con uno splendido dritto lungo linea. Nel terzo set si prosegue senza sussulti fino al sesto game, quando Rosol strappa la battuta a Sock per la prima volta nel match, con il tennista di Lincoln molto in difficoltà quando deve scattare improvvisamente verso destra. Il tennista ceco conserva il vantaggio fino alla fine, accedendo così al terzo turno, dove se la vedrà con Stan Wawrinka. Ottima prestazione da parte di Rosol, che ha servito alla grande ed è stato molto bravo nella gestione dei momenti importanti del match (soprattutto con il dritto, facendo muovere il più possibile l’avversario da quella parte). Da rivedere, invece, Sock, non al top della condizione atletica dopo i problemi di salute avuti sabato scorso in finale ad Auckland.

D. Sela b. F. Verdasco 4-6 6-3 6-3 7-6(4) (Benedetto Napoli)

Dopo Soderling, Djokovic e Fognini la maledizione di Rafael Nadal torna a colpire: la vittima stavolta è Fernando Verdasco. Il giustiziere del nove volte vincitore di Parigi deve inchinarsi all’israeliano n.87 ATP Dudi Sela in un incontro non entusiasmante, in cui entrambi hanno giocato un tennis fatto per lo più da non forzati che da vincenti. Il primo set parte all’insegna dei break: i due si strappano vicendevolmente il servizio ben quattro volte prima che lo spagnolo sfrutti il terzo break-point sul quattro pari e mantenga il proprio turno di servizio chiudendo con un ace. Nel secondo parziale il copione non cambia, ma stavolta è l’israeliano a piazzare il break decisivo (a zero) nell’ottavo game e ristabilire la parità. Sela prova l’allungo aggiudicandosi abbastanza facilmente anche il terzo set e nel quarto avviene lo psicodramma di Verdasco: il n. 45 ATP dapprima riesce ad allungare il match brekkando un Sela afflitto dal braccino del tennista, ma arrivati al tie-break, con due doppi falli consecutivi regala il match all’israeliano che così può festeggiare con i numerosi (e rumorosi) tifosi giunti al seguito. Per lui al terzo turno incrocio contro uno tra Kuznetsov e Chardy. Per Verdasco si chiude un’avventura che era iniziata nel migliori dei modi possibili.

[2] A. Murray b. S. Groth 6-0 6-4 6-1 (Paolo Di Giovanni)

Dopo aver lasciato le briciole nel primo turno ad Alexander Zverev, Andy Murray impartisce una lezione altrettanto severa a Sam Groth, idolo di casa che lo scorso anno si era spinto sino al terzo turno. La miglior arma di Groth, il servizio, manca di efficacia ad inizio incontro e la miglior risposta del circuito ha vita facile. L’australiano è contratto e commette parecchi errori. Prova a scendere a rete con continuità, ma Murray lo passa facilmente e si diletta in particolar modo in una serie di lob al bacio. Nel primo parziale, chiuso senza storia, il numero due del mondo perde appena un punto al servizio, che corrisponde per giunta ad un doppio fallo. Set nuovo, copione vecchio. Lo scozzese vola sul 2-0 grazie anche ad una compilation di volée sbagliate dal detentore del record della battuta più veloce del mondo. Di lì a poco Groth si sblocca, sale al servizio e a sorpresa raggiunge Murray fino al 4-4. Lo sforzo del numero 67 del mondo di rientrare in partita viene vanificato subito dopo, concedendo break e set nel decimo gioco. Nel terzo non c’è partita e Murray chiude facilmente ottenendo la 17esima vittoria su 17 incontri a livello ATP su giocatori australiani (l’unica sconfitta è avvenuta  due settimane fa alla Hopman Cup, per mano di Kyrgios). Al terzo turno, l’ottavo consecutivo a Melbourne, affronterà Joao Sousa.

[13] M. Raonic b. T. Robredo  7-6(6) 7-6(5) 7-5 (Daniele Maialetti)

I precedenti non davano scampo a Robredo, che lo vedevano sotto con un eloquente 5 a 0 nei confronti di un Raonic che con questa vittoria, dopo la conquista del torneo di Sydney, porta la sua imbattibilità da inizio stagione a 6 partite e conferma il dato che lo vede raggiungere sempre almeno il terzo turno in questo torneo, con miglior risultato il quarto di finale ottenuto lo scorso anno quando fu battuto da Novak Djokovic. Il primo set si conclude al tie break, più per demerito del canadese, che non sfrutta sette palle break, di cui quattro set point, che per merito dello spagnolo, che commette un sanguinoso doppio fallo sul 7 a 6 che gli costa il set.Secondo set che segue l’andamento dei servizi, con lo spagnolo che sul 6 a 5 ha una palla break che gli varrebbe il set, il canadese l’annulla con una seconda in kick impressionante e così si va di nuovo al tie break, che Raonic porta a casa con il punteggio di 7 punti a 5  grazie ad una voleè di rovescio.Terzo set sulla falsa riga dei due precedenti, con il canadese che non sfrutta due match point sul servizio dello spagnolo; l’occasione si ripresenta di nuovo, quando Robredo serve sotto 6 a 5. A questo punto il Milos sgancia un missile di diritto su uno dei due match point e chiude i conti in suo favore.Davvero difficile rispondere al servizio del bombardiere Raonic, soprattutto per Robredo abituato a rispondere due metri dietro la linea di fondo, spagnolo che però ha avuto il merito di rimanere agganciato il più possibile al canadese che ora aspetta il vincente della sfida tra Smyczek e Troicki.

[10] J. Isner b. M. Granollers 6-3 7-6(6) 7-6(2) (Aris Alpi)

Aprono il secondo turno sull’Hisense Arena l’americano John Isner, giocatore passato al professionismo diversi anni fa direttamente dal circuito universitario e costruitosi col passare del tempo una sorprendente carriera nei tornei in cemento, contro il n. 80 del ranking Marcel Granollers, spagnolo facilmente adattabile anche al di fuori della terra rossa. Nei testa a testa conduce l’americano solo 1-0, che è anche favorito secondo i bookmakers, ed il precedente è datato 2008. Nel primo set, oltre alla prevedibile pioggia di ace, Isner si diletta in un tennis molto aggressivo, che non lascia nemmeno il tempo allo spagnolo di entrare in partita e lo costringe a cedere 6-3 in appena mezz’ora; nel secondo parziale Granollers invece riesce a trovare una contromossa, appoggiandosi alle fucilate del servizio di Isner per poi portarlo al tiebreak: qui i due mettono in scena una vivace battaglia che però non lascia scampo all’iberico che cede 8-6. Terzo set, altro tie break e nei momenti decisivi Isner non sbaglia e chiude 7-2. Non a caso è chiamato “l’uomo dei tie break”.

[23] G. Monfils b. N. Mahut 7-5 6-4 6-1 (Raffaello Esposito)

Il secondo turno del tabellone maschile è in via di completamento ed oggi scendono nella Margaret Court Arena due galletti di Francia al comune suono della Marsigliese. Gael Monfils (25 ATP e 23 del seeding) se la vede con Nicolas Mahut, che lo segue di 38 posizioni in classifica e ha perso lottando l’unico precedente sul duro di Metz nel 2012. La condizione di Gael è un’incognita, ultimo match ufficiale giocato a fine ottobre, mentre Nicolas ha già giocato Brisbane e Sydney, dove ha raggiunto i quarti provenendo dalle qualificazioni. Monfils serve per primo e il set d’apertura è lungo ed equilibrato perché il suo avversario rimane consistente con la battuta. Ma basta un piccolo momento di distrazione e Gael gli strappa il servizio a zero e quindi il set nel dodicesimo game, chiudendo con un beffardo nastro in risposta. Nel frattempo sulla Rod Laver Arena il gioco viene interrotto a lungo per la caduta di uno spettatore sugli spalti. La testa di serie numero 23 mostra di aver aggiunto al suo gioco utilitaristico la variabile della discesa a rete ed è fatale che prenda il sopravvento, grazie anche al martello del servizio, già 10 aces a questo punto. Mahut è sempre sotto pressione, salva un sesto game complicato ma crolla nel decimo complice una facile volée in rete a campo aperto. Un molle dritto consegna anche il secondo set al galletto più giovane. Mahut non c’è più e il terzo parziale è un’esecuzione. “Vile, tu uccidi un uomo morto” disse morendo Francesco Ferrucci a Maramaldo. 6-1 per la cronaca. Monfils è apparso cattivo e concentrato e anche la sua recente rottura con la stampa, alla quale rilascerà – dice – laconiche informazioni e solo in occasioni ufficiali, può essere la spia di una maggiore voglia di vincere. La cura Tillstrom sembra funzionare ed ora il francese è un pericolo per tutti nella parte di tabellone orfana di Rafa Nadal.

Risultati:

[2] A. Murray b. S. Groth 6-0 6-4 6-1
[8] D. Ferrer b. [WC] L. Hewitt 6-2 6-4 6-4
[23] G. Monfils b. N. Mahut 7-5 6-4 6-1
[16] B. Tomic b. S. Bolelli 6-4 6-2 6-7(5) 7-5
[10] J. Isner b. M. Granollers 6-3 7-6(6) 7-6(2)
[4] S. Wawrinka b. [Q] R. Stepanek 6-2 6-3 6-4
[13] M. Raonic b. T. Robredo 7-6(6) 7-6(5) 7-5
L. Rosol b. [25] J. Sock 7-6(6) 7-6(5) 6-3
D. Sela b. F. Verdasco 4-6 6-3 6-3 7-6(4)
J. Millman b. G. Muller 4-6 6-4 6-2 4-6 7-5
[32] J. Sousa b. S. Giraldo 6-3 7-5 3-6 6-1
[18] F. Lopez b. G. Pella 7-6(2) 6-7(4) 7-6(3) 6-7(10) 6-4
[21] V. Troicki b. [Q] T. Smyczek 6-4 7-6(5) 7-6(4)
A. Kuznetsov b. [30] J. Chardy 6-4 7-6(5) 7-6(5)
[31] S. Johnson b. T. Bellucci 6-3 6-2 6-2
[Q] S. Robert b. R. Ram 6-1 6-7(6) 4-6 7-5 7-5

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