Australian Open: le opinioni delle “leggende” su quanto visto a Melbourne

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Australian Open: le opinioni delle “leggende” su quanto visto a Melbourne

Nel corso di un incontro con i giornalisti, gli ex campioni impegnati nei tornei di doppio “Legends Doubles” hanno risposto alle domane poste loro da Todd Woodbridge su quanto accaduto in questa edizione degli Australian Open

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Mercoledì gli organizzatori degli Australian Open hanno organizzato un incontro tra i giornalisti e gli ex campioni di tennis presenti a Melbourne per disputare i tornei di doppio maschile e femminile “Legends Doubles”. Prima di lasciare la parola ai giornalisti è stato Todd Woodbridge, padrone di casa nel suo ruolo di presentatore e intervistatore a bordo campo, a porre alcune domande agli altri campioni su questa edizione degli Australian Open.

A Lindasy Davenport ha chiesto di commentare il torneo di singolare femminile.
“Ci sono state diverse sorprese. Mi ha impressionato la Kerber che ha eliminato Azarenka, che tutti vedevano come futura campionessa. Come sempre Serena è al di sopra delle altre e le manca poco per il 22esimo Slam”.

Alla domanda se possa influire su Serena il fatto che vincendo raggiungerebbe Steffi Graf al primo posto nella classifica di Slam vinti nell’era Open, ha risposto Martina Navratilova:Penso che gli US Open siano stati una grande delusione per lei, ma allo stesso tempo le hanno tolto un peso perché tutto l’anno non si era fatto altro che parlare di questo (della possibilità che facesse il Grande Slam, ndr). Ora può ripartire da zero e credo che non senta una particolare pressione perché in ogni Slam punta a qualcosa, a qualche record”.

Al suo ex compagno di doppio Jonas Bjorkman (hanno vinto assieme 5 Slam, tra i quali gli Australian Open 2001) – che lo scorso anno ha collaborato con Andy Murray sostituendo temporaneamente Amelie Mauresmo – era logico che Woodbridge facesse proprio una domanda sullo scozzese.
“Ha avuto una pausa breve, non ha riposato molto dopo la Coppa Davis. Adesso lo vedo bene, non ha speso molte energie – ha perso quattro finali qui e so quanto ci tenga a vincere il titolo. Spero sia giunto il momento di Andy ma sarà difficile battere Djokovic”.

All’australiano Mark Philippoussis ha chiesto invece un commento sulle prestazioni dei connazionali Bernard Tomic e Nick Kyrgios.
“Tomic ha giocato bene a Brisbane e qui è arrivato al quarto turno. È stato bravo, ma deve migliorare ancora se vuole entrare nei Top 10. Deve esser più competitivo nei match con i top player. Lo scorso anno è stato costante, ma questo non basta. Kyrgios ha un potenziale enorme, ma sono rimasto un po’ deluso perché contro Berdych sembrava rassegnato alla sconfitta, come se non avesse un piano preciso. Comunque entrambi hanno il potenziale per salire di livello e spero ci riescano”.

Woodbridge non si è dimenticato di Nadal, clamorosamente eliminato al primo turno da Verdasco, ed ha chiesto un opinione sul maiorchino spagnolo a Wayne Ferreira.
“Purtroppo fa molta fatica adesso. Non gli bastano più il top spin e il suo stile di gioco perché in molti colpiscono forte e piatto. Prima vinceva facilmente i match dei primi turni, ora invece deve impegnarsi molto fisicamente. Penso che per lui gli anni inizino a pesare”.

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