Novak Djokovic in questi giorni è a Belgrado. Ma per il fuoriclasse serbo – che nella città natale si sta preparando per l’ATP 500 di Dubai che inizia il prossimo 22 febbraio – queste non sono ovviamente solo giornate dedicate alle visite a familiari e amici.

Domenica il n. 1 del mondo si è allenato in uno dei club della capitale assieme al connazionale Filip Krajinovic, n. 98 ATP, sotto gli occhi del suo storico coach Marjan Vajda e del preparatore fisico Gebhard Phil-Gritsch, che lo hanno raggiunto in questi giorni in Serbia.
“Ho approfittato dell’occasione di essere a casa per passare un po’ di tempo con i parenti e gli amici più cari, ma mi alleno ogni giorno. Voglio essere preparato al meglio per affrontare il torneo di Dubai, non voglio lasciare niente al caso. Sono contento di potermi allenare con un giovane tennista serbo, Krajinovic è un giocatore fantastico che ha davanti un grande futuro. Ha qualità, lavora bene, ha avuto qualche infortunio nel passato ma credo che ora i risultati stiano per arrivare” ha detto Djokovic al termine dell’allenamento di circa due ore con il 23enne nativo di Sombor, cittadina della Vojvodina nord-occidentale.

Djokovic partirà nei prossimi giorni per Dubai, dove lo scorso anno subì, in finale contro Federer, una delle sue 6 sconfitte stagionali (su 88 match disputati). Il 28enne belgradese farà poi rientro nella capitale serba, per disputare con la Serbia il match di primo turno del World Group di Coppa Davis.

“Dal 4 al 6 marzo giocheremo contro il Kazakistan. Sono felice che ci ritroveremo di nuovo tutti assieme in nazionale. Spero che le tribune saranno piene, che ci sia una bella atmosfera e che la Serbia vinca ancora una volta. Non vediamo l’ora che arrivi questo match e siamo contenti che si giochi al Pionir. Credo sia il palazzetto ideale per questo match” ha dichiarato Djokovic in merito alla scelta dello storico palazzetto belgradese, dove non si disputa una sfida di Davis dal 1989, dai tempi della Jugoslavia.