Coppa Davis: Seppi discontinuo ma cinico, l'Italia soffre ma va sul 2-0

Coppa Davis

Coppa Davis: Seppi discontinuo ma cinico, l’Italia soffre ma va sul 2-0

Dopo l’incredibile vittoria di Paolo Lorenzi su Marco Chiudinelli in 5 set dopo 5 ore, Andreas Seppi ci porta sul 2-0 battendo Henri Laaksonen in 4 set (7-5 7-6(4) 3-6 6-3). Il tennista altoatesino non gioca suoi suoi livelli ottimali ma nei momenti topici viene fuori la sua maggiore caratura tecnica

Pubblicato

il

 

Coppa Davis, ottavi di finale
ITALIA-SVIZZERA 2-0

Alla fine di una giornata incredibile con due singolari che sono durati più di 8 ore, l’Italia chiude in vantaggio 2-0 la prima giornata di Coppa Davis della sfida valevole per il 1° turno del World Group 2016 contro la Svizzera all’Adriatic Arena di Pesaro. Un vantaggio che ci aspettavamo visto che i nostri avversari giocavano orfani delle loro stelle ma che ha riservato molte più emozioni (e sofferenze) di quelle che ci potevamo attendere alla vigilia. Se Paolo Lorenzi ha dovuto sudare più di 5 ore (annullando anche 3 match point) per portare a casa la sua prima vittoria nella manifestazione a punteggio non acquisito (ne aveva già vinte 2, ma per l’appunto a sfide oramai decise), Andreas Seppi ha impiegato invece 4 set e un po’ più di 3 ore per aver ragione di Henri Laaksonen. Non una partita bella quella del nostro nr.1, condito come da lui stesso ammesso da una serie infinita di gratuiti. Ma una partita concreta, essenziale, condotta con cinismo da Andreas, capace di imporre la sua maggior classe nei momenti cruciali del match. Proveremo così a chiudere già domani la sfida, per l’Italia probabilmente in campo Bolelli e Seppi (anche se Barazzutti come sappiamo ha indicato in doppio nel sorteggio i due che non sono scesi oggi in singolare, cioè Cecchinato e Bolelli) mentre Luthi dal canto suo farà di tutto per recuperare Marco Chiudinelli, unica sua ancora di salvezza in doppio.

A. Seppi b. H. Laaksonen 7-5 7-6(4) 3-6 6-3 (dal nostro inviato a Pesaro, Alessandro Stella)

Stat Seppi Laaksonen

Il pubblico assiepato sugli spalti della Adriatic Arena spera che nel secondo singolare si soffra meno che nel primo, visto che ancora si deve riprendere dalle emozioni della sfida durata 5 ore tra Lorenzi e Chiudinelli.

Non ci sono precedenti tra Seppi e Laaksonen, il tennista svizzero in Davis ha vinto 5 incontri su 6 e per tre volte ha vinto al quinto set, insomma non molla mai.
Parte Andreas al servizio, si procede seguendo i servizi sino al 2 pari. Laaksonen sfodera un buon tennis, fatto di un buon servizio e di ottime accelerazioni. Andreas è un po’ troppo discontinuo invece e riesce raramente a sfondare con i suoi colpi, anzi più accelera più lo svizzero gli ritorna indietro palle insidiose. Insomma un match difficile che Seppi non può assolutamente permettersi di perdere e di conseguenza da giocare con grandissima attenzione. Nel quinto gioco l’azzurro rischia al servizio, salva due palle break e dopo 12 punti porta a casa la battuta. Laaksonen concede ben poco al servizio e si rende nuovamente minaccioso sul 4 pari, ma Andreas salva la terza palla break del set e va sul 5-4. Il suo avversario non trema quando serve per restare nel set nel decimo gioco, ma sul 5-6 accusa un minimo di tensione, concede la prima palla break ad un Seppi finalmente aggressivo alla risposta e con un gratuito di rovescio regala il primo set al tennista di casa.

Il secondo parziale si apre con il tennista svizzero meglio disposto in campo. Probabilmente il primo set perso ha scosso il 23enne di origini finlandesi, ora meno intimorito di fronte alla solidità di Andreas. Che invece nei primi due game sostanzialmente non gioca: 8-0 il parziale in favore di Laaksonen che si porta subito in vantaggio di un break (2-0). L’altoatesino rischia di perdere ancora il servizio ma sotto 30-40 si sveglia dal torpore e riesce a non far scappare l’avversario. La partita è molto lineare, e sicuramente risente della tensione scaricata sul campo dall’incontro precedente. Laaksonen però è tennista discretamente dotato, anche se tende a perdere spesso il controllo del diritto (il colpo con il quale comunque fa più male). Sulla diagonale di rovescio Seppi sembra avere più margine, ed è proprio insistendo su quella traiettoria che riesce a rimettersi in carreggiata: il contro-break vale il parziale di 4-4. Adesso la partita è più altalenante, con Seppi che – passato in vantaggio nel game successivo – sul 5-4 sciupa un set-point e Laaksonen che a sua volta non converte una palla-break che l’avrebbe portato a servire per il set. Seppi spreca altri due set point nel dodicesimo gioco e si giunge quindi al tie-break, non prima che lo svizzero abbia ridestato il pubblico scaraventando in terra la racchetta.

Seppi sfrutta un nastro fortunato per salire subito 3-1, in uno scambio in cui comunque aveva inchiodato il suo avversario sul rovescio; nonostante una seconda di servizio vince una battaglia di back nel punto successivo e raggiunge un rassicurante 4-1, che diventa subito 5-1. Sul 6-2 arrivano quattro set-point consecutivi per Seppi che sciupa il primo con un diritto fiacco e si vede annullare il secondo da un colpo coraggioso di Laaksonen. Il terzo però è quello buono e Andy si porta in vantaggio di due set: i giocatori escono momentaneamente dal campo e la speaker dell’Arena annuncia erroneamente la fine delle ostilità. Non si correggerà, provocando uno strano mormorio di incomprensione sugli spalti.

Si ricomincia con uno spettacolo piuttosto modesto. Il tennista di Caldaro ripete il pessimo inizio di secondo parziale e va ancora sotto 2-0 (break concesso con un gratuito di diritto). Questa volta però si rimette immediatamente in riga attaccando bene a rete sul 30-30 e poi sfruttando una stecca di Laaksonen (che fa felice un tifoso sugli spalti, bravo ad afferrarla di volo); lo svizzero è nuovamente molto falloso, e da la sensazione di essere troppo irruento nella preparazione dei colpi e di perdere, talvolta, l’equilibrio del corpo. Quando però ritrova il servizio e può colpire alle sue condizioni torna a essere un cliente pericoloso, specie per un Seppi che quest’anno sta faticando a trovare la sua forma migliore; così Laaksonen torna in vantaggio di un break e può andare a servire per il set sul 5-3. E’ proprio questo il game più combattuto dell’incontro: Seppi spreca una palla del contro-break, l’elvetico raggiunge un set-point, spreca anche lui e poi converte nella successiva occasione con un diritto a sventaglio vincente: 6-3 Svizzera. Anche in questo secondo singolare la squadre capitanata da Luthi abbozza un progetto di rimonta grazie a un interprete che di partite rimontate in Davis è un esperto (contro il Belgio, nella passata edizione, rimontò in cinque set sia Bemelmans che Darcis).

Conciliabolo al cambio campo tra Barazzutti e Seppi, è probabile che il tecnico azzurro abbia messo in guardia il suo ragazzo, memore dell’esperienza di poche ore prima. La chiave per la partita di Andreas è senz’altro la risposta. Quando riesce a domare le traiettorie al servizio del suo avversario, specie quelle esterne, prende sistematicamente il comando dello scambio. Questa volta l’altoatesino riesce anche a partire senza handicap e comincia il set in vantaggio 2-1, vincendo anche un bello scambio a rete (uno dei pochi dell’incontro, a dire il vero). Replica lo svizzero nel game successivo: il punto del 30-0 è messo a referto con una bella volèe. Si torna poi a battagliare con il diritto: Laaksonen sale 30-0 sul servizio avversario, Andreas rimonta con autorità e fa 3-2. Torna a farsi sentire il pubblico, in particolare la “frangia azzurra” più accesa che reclama attenzione con cori e tamburi a ogni cambio campo. L’incontro però è ancora tutto da vincere, perchè il nativo di Lohja serve con ottime percentuali e non permette all’italiano di mettere i piedi in campo. Lo stesso però fa Andreas che sale 4-3 poco prima che scocchino le tre ore di gioco. E nel momento in cui la partita sembra senza un padrone, Seppi fa valore il suo maggiore peso specifico: game di grande consistenza chiuso da un grande rovescio lungolinea che vale 5-3 e servizio. Identifico un paio di sbadigli in tribuna e nel frattempo Seppi si è guadagnato tre match-point: il secondo è un servizio vincente e vale il tanto atteso 2-0 per l’Italia. Con molti più patemi del previsto la giornata si conclude positivamente per i colori azzurri; domani il doppio potrebbe regalare ai ragazzi di Barazzutti il punto decisivo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement