C’erano ancora quattro posti liberi nel tabellone principale del torneo di Amburgo, uno degli appuntamenti principali della seconda parte di stagione sul rosso, e quest’oggi quei buchi sono stati riempiti ma purtroppo nessun italiano è riuscito a farcela.
Partiamo dal primo incontro sul centrale tra il brasiliano Thiago Monteiro e il tedesco Daniel Masur il quale, se il punteggio potrebbe far credere sia stato spettacolare, la realtà dei fatti è differente: scambi durati più di cinque colpi se ne sono visti pochi e di volé neanche a parlarne. Spesso i punti si concludevano con un errore gratuito da parte di uno dei due e la battuta è stato senza dubbio il colpo che ha avuto maggior importanza (numerosi gli ace e i servizi vincenti, soprattutto dalla parte del tedesco). I primi due set hanno avuto un andamento speculare e si sono decisi entrambi al tie-break, dove gli errori gratuiti di dritto hanno fatto si che si arrivasse al terzo set. Nell’ultimo parziale il mancino sudamericano è riuscito a strappare la battuta al suo avversario proprio nell’ottavo game, nonostante quest’ultimo avesse tutto il supporto del pubblico, sorprendentemente numeroso. Monteiro, numero 126 del ranking, ha mostrato più resistenza e più varietà da fondo e nel gioco successivo è riuscito a chiudere la partita, non senza prima salvare 4 palle del contro-break.
Tornando a parlare del tennis tricolore, alla sconfitta di ieri di Sonego si aggiunge quella odierna di Matteo Viola, numero 321 del mondo per mano di Steven Diaz, venticinquenne canadese di chiare origini spagnole. Forse non è uno di quei junior di cui parla Raonic, ma è comunque un tennista che vanta 18 titoli Futures. Il match a cui assistiamo è tutt’un’altra cosa rispetto a quello visto sul centrale; parecchi giochi finiscono ai vantaggi, Diaz cerca spesso di spezzare il ritmo con la palla corta e Viola non disdegna affatto le discese a rete. Entrambi i giocatori sono estremamente nervosi: il canadese si lamenta per il continuo entra ed esci del pubblico e l’italiano per le condizioni del campo non impeccabili. Viola subisce un break sul 4 pari, commettendo anche un doppio fallo, e nel game successivo avrebbe diverse occasioni per riportare il set in parità, ma è troppo aggressivo e non trova le misure del campo. Nel secondo set è lui a partire subito forte e brekka per due volte l’avversario, ma in entrambi i casi non riesce a concretizzare il vantaggio e con un gesto di estrema stizza scaglia una pallina sulla cima di un albero all’esterno del campo numero 1. Ne seguirà ovviamente un warning. L’italiano ha perso il controllo dei nervi ed insieme ad esso perderà ancora una volta il servizio, e conseguentemente, dopo un’ora e tre quarti di gioco, anche il match.
Gli altri due incontri in programma vedono trionfare il russo Medvedev e il ceco Satral, rispettivamente ai danni di Mertl e Stebe.
Risultati:
[1] T. Monteiro b. D. Masur 7-6(6) 6-7(2) 6-3
[6] J. Satral b. C. Stebe 6-4 6-4
[3] S. Diez b. M. Viola 6-4 6-4