Rio 2016 – Casa Italia: intervista pre-torneo di Ubaldo a Fabbiano e Seppi
Rio 2016 – Casa Italia: intervista pre-torneo di Ubaldo a Paolo Lorenzi
Rio 2016: la prima visita a Casa Italia di Ubaldo Scanagatta
Considerata la particolare natura del torneo olimpico per una volta non ha molta importanza il momento in cui si deve affrontare il grande campione. Se nei tornei “normali” un terzo turno o un quarto di finale è un obiettivo a cui tendere, a Rio de Janeiro uscire a primo turno o a terzo sarà praticamente la stessa cosa, perché non ci sono né soldi né punti in palio. E quindi i nostri giocatori prima o poi dalle parti di un big dovevano incapparci, tutto sommato non è detto che farlo presto sia un danno. Dei quattro baldi giovani impegnati nel torneo nessuno sembra in grado di imitare de Morpurgo – l’unico italiano che conquistò una medaglia di bronzo nel lontanuccio 1924 – però chissà, il torneo olimpico in fondo l’hanno vinto Massu e Rosset, che non erano certo più forti di Fognini… Da quando il tennis è stato reintrodotto come sport olimpico a Seoul 1988 (dopo una parentesi come sport dimostrativo dal 1968), nessun azzurro si è mai spinto oltre i quarti di finale: a raggiungerli sono stati, proprio in Sud Corea, Paolino Canè e Raffaella Reggi (nell’anno del Golden Slam di Steffi Graf). Francesca Schiavone l’ultima ad approdare ai quarti, ad Atene 2004, quando perse in due set dalla russa Myskina; prima di lei, nel ’96 ad Atlanta, ci era riuscito anche Renzo Furlan, sconfitto in due set da Leander Paes, adesso leggenda del doppio. Ancora, e chiudiamo con le premesse, considerata la natura del torneo, due italiani sono nella parte alta del tabellone e due nella parte bassa. Uno è nel quarto di Djokovic (Lorenzi); un altro in quello di Nadal (Seppi); il terzo dalle parti di Nishikori (Fabbiano) e infine Fognini è in rotta di collisione con Murray. Ma prima di arrivare a cotanti nomi i nostri dovranno sudare qualche camicia.
Precedenza per il nostro numero 1, Paolo Lorenzi, che avrebbe Djokovic solo nei quarti di finale. Prima dovrebbe liquidare Lu, poi uno tra Bautista e Kuznetsov e poi chi arriva dal quartetto Tsonga, Janowicz, Jaziri, Muller. Per Seppi invece l’incontro con Nadal sembra vicino, vicinissimo. Potrebbe essere sufficiente sbarazzarsi di Marchenko e se Delbonis non approfittasse delle incerte condizioni del maiorchino sarebbe il turno di Andreas di provare la sorpresa. Tolto Nadal quella parte di tabellone ha come teste di serie Simon e Goffin, ma a quel punto davvero ci sarebbe spazio per qualche otusiders. Chissà che la solidità di Seppi non finisca per fare il miracolo: a Londra 2012 il bolzanino fu sconfitto in due set da Juan Martin del Potro, poi vincitore della medaglia di bronzo. Nel quarto di Nishikori c’è Fabbiano che comincia con Rogerio Dutra Silva, insomma non poteva capitare tanto meglio. Caso mai dovesse vincere però, ci sarebbe da affrontare Monfils, e va bene sognare però la strada pare decisamente sbarrata. Dulcis in fundo la (più) croce e delizia (poca) del tennis italiano, quel Fabio Fognini che esordirà contro Estrella Burgos, uno ampiamente fuori dai top 70. Alle scorse Olimpiadi, Fabio perse con onore da Novak Djokovic in tre set: attualmente arriva in Brasile sulla scia del successo di Umago e di una buona prova sul cemento di Toronto. Dovesse vincere ci sarebbe un incontro da psicanalisti in vacanza contro Benoit Paire, che per gli amanti del genere promette scintille. Solo dopo Andy Murray, detentore del titolo, campione uscente di Wimbledon, numero due del mondo e leggermente favorito…
Le tre ragazze italiane sono state sorteggiate due nella parte alta del tabellone e una, Sara Errani, nella parte bassa. Roberta Vinci è la testa di serie numero 6 ma non ha delle avversarie agevoli, come non fu semplice l’esordio a Londra quattro anni fa, quando perse contro Kim Clijsters in due set. Già la Schmiedlova potrebbe creare qualche grattacapo e peggio potrebbe essere la Makarova a secondo turno. Tutto questo per poi trovarsi Petra Kvitova a terzo turno… Sorteggio terribile per Karin Knapp che è capitata nel quarto di Muguruza ed esordirà contro Lucie Safarova. Se mai dovesse farcela al turno successivo l’aspetterebbe Venus Williams e a quel punto dal terzo turno in poi tutto sembrerebbe una passeggiata…. Infine Sara Errani è capitata dalle parti della Radwanska. Prima però, un esordio molto complicato contro Kiki Bertens ed eventualmente un secondo turno contro Barbora Strycova. Molto poco da stare allegri, anche pensando al primo turno fatale della sua ultima partecipazione olimpica, contro Venus Williams.
Notizie poco confortanti per il doppio femminile: le ex numero uno del mondo, Sara Errani e Roberta Vinci, sono state infatti orteggiate nel quarto delle sorelle Williams, favorite d’obbligo del torneo e già giustiziere delle azzurre a Londra 2012, quando vinsero l’oro. Le italiane esordiranno contro le tedesche Andrea Petkovic e Angelique Kerber (detentrice degli Autralian Open e finalista a Wimbledon in singolare quest’anno), prima di un potenziale secondo turno contro le gemelle ucraine Kichenok. Non bene nemmeno l’esito dell’urna per l’unica coppia maschile in gara per l’Italia: Fabio Fognini e Andreas Seppi apriranno la loro campagna contro gli ucraini Marchenko/Molchanov, per poi eventualmente affrontare i fratelli Murray, detentori della Coppa Davis, al secondo turno.