[4] A. Kerber b. [WC] L. Robson 6-2 6-2 (Emmanuel Marian)
Ai tempi del loro primo incontro sull’erba di Church Road, Laura era una ragazzina di enormi e giustificate speranze, mentre “Angie” non era ancora Kerber per come la conosciamo oggi. Era il 2011 e da allora di acqua sotto ai ponti ne è passata parecchia: la tedesca di lì a due mesi avrebbe sorpreso il mondo andando in semifinale a New York e qualche anno dopo sarebbe addirittura diventata campionessa slam, mentre la giovanile esuberanza della povera Laura si sarebbe via via spenta come una candela soffocata da un’incredibile serie d’infortuni. Dopo la clamorosa vittoria di Melbourne, la numero 4 del mondo pare aver perso una buona porzione della proverbiale carica agonistica, ma la sua versione odierna, ancorché poco scintillante, è più che sufficiente per contrastare i disagevoli tentativi di resurrezione dell’ex numero 1 britannica, in tabellone grazie a una wild card. La giocatrice nativa di Melbourne parte decisa a vendere cara la pelle e, sebbene i suoi primi due turni in battuta siano quantomai laboriosi, riesce a tenere la testa avanti fino al 2-1. Robson, tuttavia, fin da subito lascia l’amara sensazione di non essere pronta a competere a certi livelli sulla lunga distanza, e il muro tedesco, che pare costruito apposta per evidenziarne le carenze atletiche, le crolla presto addosso. Un po’ per impazienza, un po’ per fiato corto, la numero 283 WTA con l’andare del match si assume rischi sempre più grossi, ma una condotta spericolata al cospetto di Kerber può portare alla perdizione, e le conseguenze non sono inaspettate. La tedesca infila un parziale di undici giochi a due che chiude la contesa, per il disappunto di una platea pronta all’ovazione davanti ai rari ma spettacolosi vincenti che Laura sciorina anche a partita ampiamente conclusa. Angelique approfitta della bella serata di questo primo lunedì londinese per un proficuo allenamento agonistico in attesa del secondo round, dove se la vedrà con con Varvara Lepchenko.
[15] K. Pliskova b. Y. Wickmayer 6-2 0-6 8-6 (Diego Serra)
Vince Karolina Pliskova in tre set contro Yanina Wickmayer, numero 46 WTA, le due tenniste s’erano incontrate tre volte in precedenza con due vittorie a una per la ceca. Sarebbe interessante capire cosa sia successo a Karolina nel secondo set, dove è apparsa totalmente svuotata. Primo set con break Pliskova nel primo e quinto game, con la tennista ceca che si deve difendere da tre palle break nel secondo game. Pliskova chiude nell’ottavo game per 6 a 2. Tutto finito? Nemmeno per sogno, perché Pliskova non gioca nel secondo set. Tre break Wickmayer nel secondo, quarto e sesto e definitivo game. Pliskova non tiene un servizio e nemmeno ottiene una palla break su servizio dell’avversaria. Set durato 21 minuti. Terzo set più combattuto fortunatamente e quando Pliskova sfrutta la prima palla break del set, nel settimo game, sembra davvero aver riportato il match sui giusti binari. Ma nel decimo game di nuovo la ceca serva male ed è brekkata dall’avversaria. Si arriva quindi all’undicesimo game, il più bello del match dove Wickmayer si difende da ben 3 palle break, va in vantaggio 3 volte, prima di capitolare. Pliskova nel game successivo serve bene e vince il match, il blackout del secondo set ma anche tanta grinta nel terzo per venirne fuori in una giornata non straordinaria.
[5] S. Halep b. A.K. Schmiedlova 6-4 6-1 (Raffaello Esposito)
L’attesa è finita. Si apre la caccia al titolo di Serena Williams, secondo i bookies londinesi ancora la grande favorita qui. Sul campo 2 la quinta favorita Simona Halep affronta per la prima volta la n. 40 WTA Anna Karolina Schmiedlova, ventunenne slovacca di Kosice che a Katowice e Bucarest 2015 si è fatta fama di ammazza-italiane a spese di Giorgi ed Errani. Simona non è a suo agio sull’erba, e con l’eccezione del 2014 non è mai andata oltre il secondo turno a Church Road. Inoltre quest’anno i ricorrenti problemi al tendine d’Achille l’hanno costretta a rinunciare ai tornei preparatori dopo una primavera in ripresa segnata dal titolo a Madrid. Difficile che la tennista slovacca riesca a ripetere le gesta di Paride ma vedremo. Nel primo set Halep vola senza problemi sul 4-1 perché l’altra non centra il campo, poi sale sulle renne di Babbo Natale, comincia a regalare l’impossibile e quando scende il punteggio è sul 4 pari. Per sua fortuna Schmiedlova ci tiene ad imitarla e nel momento migliore perde il servizio a zero e poco dopo il primo set. Da qui in poi Simona si rilassa di testa, mette a posto il suo gioco e non rischia più nulla fino al termine. Tre break le danno parziale e partita col punteggio finale di 6-4 6-1. Avrà la vincente di Sevastova contro schiavone.
[28] L. Safarova b. B. Mattek-Sands 6-7(7) 7-6(3) 7-5 (Antonio Pagliuso)
Nella sfida tra amiche e compagne di doppio (insieme hanno vinto Australian Open e Roland Garros del 2015), Lucie Safarova batte Bethanie Mattek-Sands per 6-7(7) 7-6(3) 7-5. La partita si rivela equilibrata sin dalla frazione d’apertura quando le due tenniste rimangono appaiate fino al tiebreak. L’equilibrio viene rotto soltanto alla sedicesima palla quando la Mattek-Sands riesce a chiudere al terzo set point approfittando di un errore gratuito della numero 28 del seeding. Lucie Safarova rischia di crollare nel secondo parziale andando sotto per 5-2 e dovendo cancellare addirittura un matchpoint alla Mattek-Sands prima di arrivare nuovamente al tiebreak. Questa volta è la mancina di Brno a uscire vincitrice dal jeu décisif, mandando la sfida al terzo set. Qui è ancora la statunitense a portarsi con la testa in avanti salendo sul 5-3. La Safarova, sull’orlo del baratro, deve fronteggiare altri due matchpoint avversari (al nono e al decimo game) riuscendo ancora a salvarsi. Bethanie Mattek-Sands non riesce a capitalizzare le ghiotte occasioni e alla fine è la ventinovenne ceca a trionfare chiudendo set e sfida sul 7-5. Safarova, che quest’anno ha trionfato nell’International di Praga, avanza così al secondo round dei Championships dove sfiderà Samantha Crawford.
[12] C. Suarez Navarro b. S. Zhang 6-3 4-6 6-4 (Roberto Dell’Olivo)
Ottava vittoria a Wimbledon per la spagnola Suarez Navarro, alla sua settima presenza a Church Road. La dodicesima testa di serie pesca al primo turno la cinese Zhang, numero 63 WTA, già battuta proprio sull’erba londinese nel primo turno del 2014. Ma non è stata una passeggiata come due anni fa, quando Carla vinse 6-1 6-2. Ci sono voluti questa volta tre set ed oltre due ore di gioco per avere la meglio della cinese. Primo set sbloccato al quinto gioco, con la spagnola a conquistare il break decisivo alla seconda occasione. Finisce 6-3 in 35 minuti. Poi ecco la cinese che non ti aspetti. Shuai sale 3-1, complice anche qualche diritto sbagliato della Navarro; si fa recuperare, ma poi Zhang riesce di nuovo a conquistare il break decisivo e allungare il match al terzo. Dove, alla quinta palla break, strappa subito il servizio alla sua avversaria, andando a condurre di nuovo 3-1. Qui la Navarro tira fuori l’orgoglio e un po’ di profondità in più, ribaltando un match ormai quasi perso. L’urlo liberatorio finale della Navarro la dice lunga di quanto oggi sia stato difficile per lei superare questo primo turno.
[Q] E. Alexandrova b. [23] A. Ivanovic 6-2 7-5 (Raoul Ruberti)
Si apre malissimo e si chiude subito il Wimbledon di Ana Ivanovic. Il sorteggio la aveva opposta alla qualificata russa Ekaterina Alexandrova, che qui a Londra giocava il suo primo match su erba in carriera nel main draw di un torneo WTA. E per quest’ultima non era stata neppure una cavalcata trionfale, nelle qualificazioni, perché al secondo e terzo turno era stata costretta a vincere rispettivamente 14-12 e 13-11 al set decisivo. Ma Ana forse già pensa al matrimonio col suo bel Bastian Schweinsteiger (programmato per metà luglio) e questo è bastato: concluso il primo set, da un parziale di quattro giochi a zero per la sua avversaria, la ex numero 1 al mondo ha ottenuto finalmente palle break a favore nel secondo. Non è bastato, però: la ventunenne Alexandrova è salita 4-2, prima che le gambe iniziassero a tremarle per l’enormità dell’impresa a portata di mano. Si è ritrovata sotto 4-5, poi il servizio ha ricominciato ad assisterla e ha ottenuto – grazie ad una volée di rovescio angolata che le ha aperto il campo e ad un passante di rovescio incrociato – la possibilità di servire per il match. Un ace ha concluso la pratica, allungando a quattro la sua striscia di vittorie londinesi. E chissà che contro Anna-Lena Friedsam non conquisti addirittura la quinta. Sconforto invece per Ana Ivanovic, sempre più lontana dai risultati che qualche anno fa si sarebbero aspettati da lei.
[9] M. Keys b. L. Siegemund 6-3 6-1 (Chiara Nardi)
Madison Keys, entrata da poco tra le prime 10 del mondo, supera Laura Siegemund per la prima volta in carriera, prendendosi la rivincita dopo la sconfitta subita a Charleston. Il match è stato più equilibrato di quanto non dica il punteggio. La statunitense ha fatto leva sul suo servizio potente, con ottime percentuali di prime di servizio, e sui colpi profondi e precisi da fondo campo. La tedesca ha invece messo in mostra una buona manualità a rete e una discreta solidità da fondo campo. Nel primo set la Keys sale piuttosto velocemente sul 4-0, annullando una palla del contro break sul 2-0. Madison inizia a commettere un maggior numero di errori e la Siegemund recupera uno dei due break, ma resiste e conquista il primo parziale al secondo set point. Il secondo set si apre subito con un break in favore della giovane statunitense. La Keys risponde molto bene e al quarto game conquista un altro break. La tedesca non sfrutta alcune chance per recuperare un break e dopo aver annullato con personalità due match point consecutivi sul suo servizio manda fuori il dritto dopo una risposta profonda della Keys sul terzo per la statunitense. Al secondo turno affronterà la belga Kirsten Flipkens, semifinalista nell’edizione del 2013.
[8] V. Williams b. D. Vekic 7-6(3) 6-4 (Diego Serra)
Si apre il Wimbledon delle sorelle Williams, vince Venus che batte in due set Donna Vekic, numero 112 del mondo, a cui non sono bastati due set point nel primo set, e nemmeno il sostegno di Stam Wawrinka in tribuna. Primo incrocio tra le due tenniste nella WTA. Primo set con le giocatrici che si scambiano la battuta nel settimo e ottavo game, brava Vekic nell’undicesimo game a strappare il servizio a Venus, che in questo game pare davvero ferma. Nel game successivo ci sono due set point e servizio per Vekic, che spreca entrambe le occasioni e si fa brekkare. Tiebreak quindi con quattro minibreak a due per Venus e set portato a casa. Si muove male e poco Williams ma il servizio la tiene a galla nel match. Troppo disordinata invece Vekic. Secondo set molto equilibrato, serve bene anche Donna Vekic, mentre Venus tende ad accorciare gli scambi basandosi sul servizio. Che non abbia voglia di trascinare il match al terzo si capisce immediatamente. Nell’ottavo game c’è una palla break, la prima del set, per Vekic che però non viene di nuovo sfruttata. Nel nono game Vekic si disunisce, perde fiducia e concede due palle break all’avversaria, errore fatale contro una giocatrice esperta come Venus. Nel game successivo Williams chiude con il servizio e si porta a casa il match d’esordio nel suo diciannovesimo Wimbledon.
Risultati:
[2] G. Muguruza b. C. Giorgi 6-2 5-7 6-4
[8] V. Williams b. D. Vekic 7-6(3) 6-4
[4] A. Kerber b. [WC] L. Robson 6-2 6-2
[9] M. Keys b. L. Siegemund 6-3 6-1
[5] S. Halep b. A. K. Schmiedlova 6-4 6-1
[14] S. Stosur b. M. Linette 7-5 6-3
[17] E. Svitolina b. N. Broady 6-2 6-3
[Q] E. Alexandrova b. [23] A. Ivanovic 6-2 7-5
[12] C. Suarez-Navarro b. S. Zhang 6-3 4-6 6-4
S. Lisicki b. S. Rogers 6-1 6-3
[22] J. Jankovic b. S. Voegele 6-2 6-2
[29] D. Kasatkina b. V. Duval 6-0 7-5
C. Whittoeft b. [25] I. C. Begu 6-1 6-4
M. Barthel b. D. Kovinic 6-2 7-6(3)
[Q] M. Sakkari b. S. Zheng 6-3 6-2
A.L. Friedsam b. Z. Diyas 6-4 6-0
D. Allertova b. M. Gasparyan 6-3 3-0 rit.
V. Lepchenko b. T. Pereira 5-7 7-6(3) 6-2
[28] L. Safarova b. B. Mattek-Sands 6-7(7) 7-6(3) 7-5
M. Doi b. L. Chirico 6-1 6-2
L. Arruabarrena b. O. Govortsova 6-2 1-6 8-6
K. Flipkens b. N. Gibbs 6-3 6-1
F. Schiavone b. A. Sevastova 7-6(7) 6-4
[Q] J. Cepelova b. M. Duque-Marino 7-5 7-5
S. Crawford b. [Q] P. Kania 7-5 6-3
[20] S. Errani b. P. M. Tig 6-4 6-4
[Q] M. Erakovic b. I. Falconi 4-6 6-3 10-8
A. Cornet b. P. Hercog 6-3 6-0
Y. Shvedova b. J. Goerges 7-5 6-4
K. Nara b. M. Brengle 6-2 6-7(5) 6-3
[15] Ka. Plikova b. Y. Wickmayer 6-2 0-6 8-6
[26] K. Bertens b. J. Ostapenko 6-3 6-2