Ascolta le interviste ai protagonisti!
[1] S. Williams b. A. Cornet 7-6(5) 6-2 (Paolo Di Lorito)
A concludere il programma della terza giornata del torneo femminile ci pensano Alizé Cornet e Serena Williams che si affrontano per la settima volta in carriera, la seconda alle Olimpiadi. La francese ha vinto gli ultimi 3 incontri datati tutti 2014, compreso il terzo turno a Wimbledon, mentre la statunitense aveva vinto i 3 precedenti. Sin dal primo punto Williams imposta il gioco in maniera aggressiva facendo muovere l’avversaria da una parte all’altra del campo e questo schema porta i suoi frutti in quanto la statunitense va subito avanti di due break. Cornet sembra un po’ scoraggiata dal suo inizio gara e forse inizia a sospettare di trovarsi di fronte una Serena in giornata sì, e mentre Venus ridacchia e scatta foto dagli spalti, l’unica sorella Williams rimasta in gara inizia a dare segni di cedimento: le percentuali con la prima di servizio calano, i doppi falli aumentano e le risposte lunghe sono numerosissime. L’insieme di tutto ciò rimette in carreggiata la francese alla quale va dato il merito di aver cambiato atteggiamento e aver aumentato sensibilmente l’aggressività da fondo campo. Il match si infiamma e il pubblico inizia a rendersi partecipe dello spettacolo con ovazioni per entrambe le tenniste, e anche con qualche fischio a seguito della racchetta rotta della numero uno del ranking. Nel decimo gioco Cornet piazza un paio di vincenti e l’emotività inizia a prendere il sopravvento su Serena la quale concede due set point ma poi, ritrovando un po’ di concentrazione e di servizio riesce a portarsi 5 pari. Nel game successivo arriva nuovamente un break per Williams conquistato con due straordinari vincenti seguiti da fragorosi “come on”, ma questo match non è destinato ad un andamento regolare e dunque il controbreak, a 0 e con un doppio fallo, è immediato. 6 pari. I tie-break spesso vengono vinti da chi ha maggior esperienza, e nonostante quello di oggi sia caratterizzato da numerosi errori commessi da tutte e due le giocatrici, la statunitense riesce ad avere la meglio grazie alla sua superiore fisicità e l’abilità nel gestire i momenti chiave.
Nel secondo parziale Alizé è visibilmente e comprensibilmente stanca e il primo break arriva nei game di apertura. La francese continuerà a lottare, ma solo a sprazzi, prima di cadere nuovamente vittima delle risposte vincenti di Williams la quale riuscirà a concludere con un punteggio molto più sonoro rispetto a quello visto in campo. Cornet esce di scena al secondo turno esattamente come quattro anni fa mentre continua la caccia alla quinta medaglia d’oro per Serena che oggi non è sembrata per nulla invincibile, e nel prossimo incontro se la vedrà con Svitolina.
[2] A. Kerber b. E. Bouchard 6-4 6-2 (Gabriele Ferrara)
C’era molta attesa nel vedere Angelique Kerber contro Eugenie Bouchard, che aveva vinto 3 dei 4 precedenti, inclusa la splendida partita disputata quest’anno al Foro Italico. L’incontro inizia con Bouchard che cerca di essere il più aggressiva possibile con il servizio, cercando poi di prendere campo con il dritto lungolinea, mentre Kerber tenta di impostare il gioco sulla diagonale sinistra, ma sbaglia più del solito quando tenta di accelerare, soprattutto con il rovescio. La canadese si porta così avanti 4-1, ma la teutonica reagisce prontamente e, grazie ad un bel rovescio in diagonale e ad un ottima stop volley, accorcia sul 3-4, completando poi la rimonta nel game successivo. Adesso la campionessa di Brema pare aver acquisito fiducia e il suo rovescio è notevolmente più preciso ed efficace, mentre Bouchard sbaglia molto con il dritto e, con un doppio fallo ed una volée di rovescio che finisce in rete, cede la battuta per la seconda volta consecutiva, con la numero 2 del mondo che poi chiude il parziale con il punteggio di 6-4.
Nel secondo set la numero 40 del mondo è sempre più vittima delle sue paure ed insicurezze, sbagliando sempre moltissimo con il dritto – che, soprattutto in lungolinea, esegue girando troppo poco le spalle – e non riuscendo più a trovare un modo per vincere il punto in maniera sistematica. La campionessa di Melbourne, dopo essersi salvata molto bene da 0-40 nel quarto game, scappa così sul 3-1. Nel quinto gioco la ragazza di Montreal cerca di rimanere aggrappata al match rischiando tutti i colpi, ma ormai sembra non crederci più, commettendo errori anche dalla parte del rovescio, subendo poi anche un gran passante di dritto in corsa della tedesca, che centra il doppio break. Nonostante la canadese sul 5-1 salvi con estremo coraggio 3 match point, “Angie” non ha problemi ad archiviare il match con lo score di 6-4 6-2 in un’ora e ventuno minuti di gioco. Agli ottavi attende Stosur o Doi.
[11] P. Kvitova b. C. Wozniacki 6-2 6-4 (Tommaso Voto)
Il programma olimpico di tennis al femminile a Rio si apre con lo scontro tra Petra Kvitova e Caroline Wozniacki, due “regine” del tennis che stanno vivendo un periodo decisamente complicato della loro carriera. La ceca è alla ricerca di quella continuità di risultati che ormai le manca da troppo tempo, mentre la danese ha avuto una stagione piena di infortuni (soprattutto alla caviglia) che hanno minato la sua preparazione fisica e la sua classifica infatti è scivolata al n.50 del mondo.
L’inizio della Kvitova è fulminante: la ceca si porta immediatamente sul 3-0 e lascia in più di un’occasione la sua avversaria ferma. Petra prende subito l’iniziativa nello scambio ed affonda i suoi colpi con convinzione e precisione, mentre l’ex n.1 del mondo danese è lenta ed impacciata. Qualche lampo di Caroline arriva nel quarto game, ma Kvitova salva 3 palle break consecutive e conquista un pesantissimo 4-0 con un diritto in corsa sulla riga. Caroline prova ad alzare la traiettoria dei suoi colpi in modo da rallentare la progressione della ceca, che in fase di spinta, quando è in giornata, è devastante. Chiuso il primo parziale sul 6-2, Petra domina la scena: ha due opportunità di break, ma stavolta la portabandiera danese è attenta a neutralizzare la minaccia. Caroline prova a rallentare lo scambio, il suo “muro” difensivo inizia a contenere, in parte, le accelerazioni della due volte vincitrice di Wimbledon. Tuttavia l’attendismo dell’ex n.1 del mondo non paga, anche perché Petra continua ad inondarla di vincenti (soprattutto con il diritto mancino) ed a comandare le operazioni da fondo campo. Il break arriva nel terzo gioco, con Wozniacki che fallisce anche una palla game. Petra non arretra (anche se c’è stato un calo di tensione nel momento di chiudere sul 5-2), si aggiudica il match e continua la sua corsa verso una difficile medaglia olimpica (possibili quarti contro Serena Williams), che potrebbe, in parte, risollevare un 2016 decisamente negativo.
[7] M. Keys b. K. Mladenovic 7-5 6-7(4) 7-6(5) (Emmanuel Marian)
Kiki Mladenovic non porterà Rio de Janeiro nel cuore, questo è certo. L’esperienza, del resto, è andata com’è andata. Dopo la clamorosa sconfitta patita in doppio con la compagna Caroline Garcia e la conseguente bufera di polemiche scatenata dalla coppia stessa contro la Federazione francese, Kiki è finita gambe all’aria anche nel torneo di singolare, in modo altrettanto clamoroso. E dire che Madison Keys ha fatto di tutto per consegnarle un successo consolatorio. Il match di secondo turno tra la francese e la statunitense andato in scena sul campo 1 si è risolto in una furibonda lotta di tre ore e venti minuti in cui entrambe le giocatrici sono state a un passo, o forse meno, dal punto di non ritorno.
Kiki e Madison non conoscono mezze misure, e la tenzone si è dipanata su un sentiero lastricato di vincenti da urlo ed errori macroscopici. La ventitreenne di Saint Pol Sur Mer, pervicacemente dissipatrice, per tre volte nel primo parziale si è fatta rimontare un break di vantaggio. Sul 5-4 in suo favore, impegnata a servire per il set, la numero 38 WTA ha ceduto tre giochi in fila, completando l’omelette con due doppi falli consecutivi nel dodicesimo game che hanno regalato la prima frazione alla settima favorita del torneo. E con simile dinamica Mladenovic è andata a un passo dal perdere in due, nonostante Madison lamentasse continui fastidi a una spalla: avanti 5-4 e servizio nel secondo parziale, la francese è inciampata sulla linea del traguardo e, rialzatasi, ha visto l’avversaria avanti per 4 a 1 nel tie break, a tre punti dalla vittoria. Keys, contagiata dall’atmosfera carica di prodigalità, ha però deciso di partecipare al “fuori tutto”, cedendo sei punti consecutivi e rinviando ogni decisione al terzo set. Un terzo set dove gli errori, e gli orrori, hanno continuato a farla da padroni, mentre le contendenti, fallosissime in risposta, governavano i rispettivi turni di servizio fino al tie break. Nel gioco decisivo Kiki si è trovata avanti sul 5-3 e servizio prima che un fortunatissimo nastro lanciasse la rimonta di Keys, la quale ha firmato gli ultimi quattro punti necessari a guadagnare gli ottavi, dove troverà Suarez Navarro. Kristina, sconsolata nell’atto di lasciare il campo, non sa più a quale santo votarsi: fossimo in lei, ci concederemmo una lunga vacanza.
[3] G. Muguruza b. N. Hibino 6-1 6-1 (Manuel Dicorato)
Ad inaugurare il programma odierno sul campo numero 2 sono Suarez Navarro e Konjuh le quali si trovano faccia a faccia per la prima volta. Nonostante i colpi della croata siano molto più potenti rispetto a quelli della sua avversaria è lei a trovarsi spesso in difficoltà e la spagnola, facendo muovere Ana lateralmente, le crea qualche problema e arriva a palla break per tre game consecutivi. Alla terza occasione Carla riesce a portarsi avanti nel punteggio ma la numero 93 del mondo, iniziando finalmente a colpire con più precisione, trova l’immediato contro-break e questo confronto di stili (la potenza da una parte e la strategia dall’altra) rende la partita imprevedibile. Entrambe le giocatrici avrebbero la chance di passare in vantaggio, Konjuh ha addirittura set point sul 6-5, ma la poca incisività rende il tie-break inevitabile e in quest’ultimo frangente gli errori gratuiti sono così tanti che solo tre punti non sono stati mini-break. A spuntarla dopo poco più di un’ora è Suarez Navarro. Nel secondo set la diciottenne croata, visibilmente scoraggiata per l’esito del primo parziale, è molto più frettolosa e ciò influirà negativamente sul suo tennis. Subisce due break consecutivi che la mandano giù 4-0 e, con un paio di colpi giocati a tutto braccio, riuscirà solo a dimezzare lo svantaggio ma neanche lei appare troppo convinta di poter rimontare. Suarez Navarro, migliorando il risultato di 4 anni fa quando venne eliminata da Clijsters, accede al terzo turno.
[10] J. Konta b C. Garcia 6-2 6-3 (Chiara Gheza)
Nel secondo turno del torneo Olimpico di Rio, su un campo numero 2 dagli spalti pressoché deserti, si incontrano la britannica Johanna Konta, reduce dal suo primo trionfo in un torneo WTA, e la francese Caroline Garcia. Parte subito bene la Konta che disegnando il campo con colpi precisi strappa immediatamente il servizio a Caroline. Johanna comanda gli scampi fin dall’avvio, imponendo il proprio ritmo alla Garcia. La francese entra in confusione inanellando una serie di errori gratuiti che fanno volare l’avversaria sul 4 a 1. Al cambio campo una sconsolata Caroline chiede l’intervento del fisioterapista per un problema all’avambraccio destro. Né la vistosa fasciatura né l’interruzione aiutano però la transalpina che continua a subire il gioco della Konta. Il set scivola così nelle mani della giocatrice britannica che senza troppo faticare, concedendosi anche un paio di errori di distrazione, lo conquista con il punteggio di 6 a 2.
Il secondo parziale si apre con la Garcia al servizio in un game infinito. Caroline lotta con tutte le sue forze, reagisce ai colpi profondi della Konta, annulla una palla break dopo l’altra e tiene così la battuta. La Konta è però in giornata di grazia e non deve far altro che aspettare i successivi turni di servizio dell’avversaria per piazzare due break consecutivi. Caroline dimostra carattere e determinazione giocando un game perfetto sulla battuta della Konta che le permette di accorciare le distanze grazie a un contro break. Johanna, seppur infastidita dal ritorno della francese, riesce ad amministrare il gioco quanto le è sufficiente per vincere set e incontro. Nel prossimo turno la Konta affronterà la russa Svetlana Kuznetsova, numero 8 del tabellone, passata senza giocare per ritiro della rumena Monica Niculescu.
Risultati:
[11] P. Kvitova b. C. Wozniacki 6-2 6-4
[2] A. Kerber b. E. Bouchard 6-4 6-2
[1] S. Williams b. A. Cornet 7-6(5) 6-2
[7] M. Keys b. K. Mladenovic 7-5 6-7(4) 7-6(5)
[13] S. Stosur b. M. Doi 6-3 6-4
[9] C. Suarez Navarro b. A. Konjuh 7-6(5) 6-3
[10] J. Konta b. C. Garcia 6-2 6-3
[3] G. Muguruza b. N. Hibino 6-1 6-1
M. Puig b. [14] A. Pavlyuchenkova 6-3 6-2
[8] S. Kuznetsova b. M. Niculescu W/O
[15] E. Svitolina b. H. Watson 6-3 1-6 6-3
E. Makarova b. A.K. Schmiedlova 3-6 6-4 6-2
S. Errani b. [16] B. Strycova 6-2 6-2
D. Kasatkina b. S. Zheng 6-1 6-4
K. Flipkens b. L. Safarova 6-2 rit.
L. Siegemund b. S. Zhang 6-2 6-4