Andy Murray ha bisogno di una pausa. È stato lo stesso tennista scozzese a confidare ai suoi più stretti collaboratori di necessitare di un periodo di riposo, utile a rimettere in sesto il suo provatissimo fisico sul finale di una stagione che lo ha già visto giocare 64 incontri, di cui ben 51 a partire dal torneo di Montecarlo. Il numero 2 del mondo, che dovrà sottoporsi a una risonanza magnetica per valutare l’entità della lesione alla coscia infortunata nel recente match di Coppa Davis contro l’argentino Pella, sta seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di saltare il torneo di Pechino, in programma tra poco meno di due settimane, e soprattutto quello di Shanghai, penultimo Masters 1000 stagionale.
Murray, peraltro, dovrà onorare un ulteriore impegno inserito da tempo nella sua già affollatissima agenda: è in programma domani, presso l’SSE Hydro di Glasgow, un’iniziativa benefica organizzata dallo stesso campione scozzese al fine di raccogliere fondi in favore dell’UNICEF e di un’organizzazione locale chiamata Young People’s Future. Andy sarà protagonista di un’incontro di esibizione che lo vedrà opposto a Grigor Dimitrov, dopo che Gael Monfils, l’avversario originariamente previsto, ha dato forfait a causa dell’ormai noto infortunio al ginocchio. “Non è certo l’ideale“, ha dichiarato il due volte campione olimpico, “ma era una delle poche date disponibili. Sapevo che non avrei giocato alcun torneo questa settimana, perché normalmente vado in Cina con cinque o sei giorni d’anticipo. Ho tentato di organizzare questo evento per anni, quindi spero di essere fisicamente a posto per mercoledì“.