AO day 4: Nadal e Djokovic cercano conferme, prova del nove per Fognini

Australian Open

AO day 4: Nadal e Djokovic cercano conferme, prova del nove per Fognini

Si completa il secondo turno con Rafa Nadal e Novak Djokovic che trovano avversari ideali per entrare in forma. Fognini affronta Paire in una sfida di nervi, Makarova ostacolo duro per Errani. Rischio Muller per Raonic, Safarova per Serena. Tiafoe, Escobedo e Chung per sorprendere

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Sarà un’alba dai toni forti per i nostri colori sul campo numero 3 di Melbourne, con Fabio Fognini atteso non prima delle 06.00 italiane da un match imprevedibile con “uno più pazzo di lui” come Benoit Paire, come potete leggere nel pezzo a loro dedicato di Ruggero Canevazzi. Il Fognini solido e concentrato ammirato contro Feliciano Lopez dovrebbe indurre ad un cauto ottimismo, ma in fondo il ricordo del match folle giocato dai due alle Olimpiadi di Rio con l’azzurro bravo a spuntarla 7-6 al terzo dopo mille saliscendi e due match point annullati, annunciano una partita quanto meno emozionante. In un match del genere i precedenti contano fino ad un certo punto, peraltro le due vittorie dell’avignonese risalgono a Belgrado 2012 e al Roland Garros 2015 quando però Fabio era reduce da un’intossicazione alimentare causata da sushi parigino andato a male.

Compito sicuramente arduo invece per Sara Errani, che prova a svoltare dopo un 2016 assai deludente che l’ha portata fuori dalle prime 50 del mondo e dunque senza teste di serie in uno Slam come non le capitava dagli Australian Open 2012. L’azzurra sfida Ekaterina Makarova, scesa al numero 34 del mondo, ma particolarmente a suo agio nel primo slam dell’anno dove raggiunge la seconda settimana ininterrottamente dal 2011 (con il picco della semifinale nel 2015). Fu proprio Sara nel 2010 a fermare la russa al secondo turno, nell’unico precedente sul duro su quattro favorevole alla romagnola (4-3 per Makarova il totale degli head to head), ma la potenza della mancina e la poca fiducia dell’azzurra rendono la sfida davvero complicata: sarebbe davvero una grande (e gradita) sorpresa se la Errani raggiungesse il terzo turno.

La quarta giornata del torneo sarà importante per verificare lo stato di forma di Novak Djokovic e Rafa Nadal, ma sarebbe clamoroso vederli davvero in difficoltà. Il sei volte campione di Melbourne non può certo temere l’amico di tanti cinque set di Seppi Denis Istomin, piombato al numero 117 del mondo e in tabellone grazie ai play-off Asia-Pacific con in palio una wild card, sempre battuto nei cinque precedenti con un solo set lasciato per strada nel 2013 in Canada. Insomma, Nole mostrerà ancora qualche incertezza ma non perde ad un secondo turno di uno slam da Wimbledon 2008 per mano di Marat Safin. Qualche insidia in più potrebbe portarla Marcos Baghdatis a Rafa Nadal. Sono lontani i tempi – ben 11 anni ahinoi – in cui la Rod Laver Arena impazziva di tifo cipriota spingendo Marcos sino alla finale con Federer, ma l’atmosfera della night session potrebbe ispirare il cipriota e rendere la vita un po’ più complicata a Rafa, che ha comunque vinto otto dei nove precedenti (unico ko a Cincinnati 2010, ma sull’erba di Stoccarda un anno e mezzo fa lo spagnolo la spuntò solo in volata).

Sarà interessante capire quanto fastidio potrà dare lo scatenato Gilles Muller di questi tempi al serafico Milos Raonic. È vero, Il lussemburghese ha perso diciannove partite di fila contro i top-5 ed il bilancio di 2-0 nei precedenti a suo favore non è molto indicativo (a Wimbledon 2011 Milos si ritirò e ancora a Valencia nel 2012 era acerbo) ma lasciare campo, iniziativa ed entusiasmo a Muller può essere molto pericoloso e quindi il canadese farà bene a stare molto attento. Così come David Goffin farà bene a non fidarsi di quella vecchia volpe di Radek Stepanek, che ha già vinto quattro match contando le qualificazioni e mira a divenire il più anziano a raggiungere il terzo turno in uno slam da quando Jimmy Connors vi riuscì a New York nel 1991.

Se i vecchietti non mollano, finalmente brillano anche i giovani. Alexander Zverev, dopo le fatiche dell’esordio, proverà a raggiungere il fratello Misha al terzo turno sfidando il diciottenne Tiafoe. L’altro rampante americano Escobedo ci dirà quante altre cartucce ha da sparare l’intramontabile David Ferrer, mentre Chung proverà a portare per la prima volta nella storia la bandiera coreana al terzo turno degli Australian Open ma contro questo “nuovo” Dimitrov sarà molto complicato. Detto che Monfils e Dolgopolov potrebbero regalarci un match da montagne russe, converrà buttare un occhio anche a Thiem che speriamo possa essere il prossimo avversario di Fognini ( ma se vincesse Thompson non ci dispereremmo).

Tra le donne torna in campo Serena Williams attesa dalla riedizione della finale del Roland Garros di due stagioni fa, quando Lucie Safarova la costrinse al terzo set per alzare la coppa dei Moschettieri. I precedenti sono impietosi (9-0), la mancina ceca è piombata al numero 61 del mondo dopo un anno pieno di problemi fisici ma le condizioni di Serena non appaiono smaglianti e sarebbe interessante scoprire se, di fronte alle prime difficoltà, l’ex numero 1 abbia ancora voglia di soffrire.

Miriana Lulic (79) nella sua lunga carriera e nelle sue mille vite ha vinto solo due partite a Melbourne, una nel 1998 e una due giorni fa: la sua prossima avversaria Agnieszka Radwanska è la numero 3 del mondo e ha vinto i due precedenti sempre per ritiro ma se pensiamo alla sua seconda di servizio e alle risposte della croata ecco che la sorpresa clamorosa potrebbe anche prendere forma. E non sarebbe la prima volta che Aga la Maga smarrisca la bussola dinanzi ad un tabellone tutto sommato comodo.

Pliskova e Cibulkova dovrebbero sorvolare su Blinkova e Hsieh senza grossi patemi, idem Konta con Osaka e Wozniaki con Vekic. Da seguire invece le sfide tra Gavrilova e Konjuh e Bacsinszky e Kovinic.

Qui il programma completo del day 4

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