WTA Bogotà: Sara Errani (finalmente) promossa, avanti anche Schiavone

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WTA Bogotà: Sara Errani (finalmente) promossa, avanti anche Schiavone

L’azzurra soffre solo nel finale contro la russa Ekaterina Alexandrova, testa di serie n. 7: può ancora sperare in chiave Roland Garros. Francesca recupera da 0-4 nel secondo set e supera Tig

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Sara Errani supera Ekaterina Alexandrova per 6-2 6-4, ottenendo un’altra chance di risalire la china in una stagione iniziata male anche per alcuni problemi fisici. Nel primo set i colpi potenti da fondo campo della russa mettono in difficoltà Errani, che con un errore di dritto concede subito una palla break, prontamente sfruttata da Alexandrova con una bella risposta di dritto che Sara non controlla. L’azzurra si procura subito due palle del contro break grazie a un errore di rovescio in uscita dal servizio della russa, che annulla la prima ma manda in rete il dritto sulla seconda opportunità concessa. Errani tiene poi il servizio a 30, aiutata anche da alcuni errori dell’avversaria. Alexandrova è molto aggressiva, ma commette tanti errori e con un doppio fallo perde nuovamente il servizio. Sara non riesce però a confermare il break appena ottenuto e con un vincente di dritto Alexandrova recupera il servizio di svantaggio. La russa ha moltissime difficoltà al servizio e con un doppio fallo offre un’altra opportunità di break a Sara, che la sfrutta grazie a una risposta aggressiva che costringe Alexandrova a sbagliare con il rovescio. La romagnola sale 5-2 e nel game successivo approfitta del settimo doppio fallo del set della russa per procurarsi un primo set point, annullato da Alexandrova con una smorzata dopo un ottimo servizio. La russa concede un altro set point, su cui commette l’ennesimo doppio fallo, regalando quindi il parziale all’azzurra. A far la differenza in negativo sono stati i ben 23 errori gratuiti di Alexandrova a fronte di soli 6 vincenti.

Nel secondo set Ekaterina riesce finalmente a tenere la battuta, ma nel quarto game Errani risponde bene e le strappa il servizio grazie ad un rovescio lungo dell’avversaria. Alexandrova cerca sempre la risposta aggressiva, ma sbaglia spesso e Sara si porta sul 4-1. La russa non sfrutta un’occasione per non far scappare definitivamente l’italiana, concede una palla break sbagliando il recupero di una contro smorzata e perde ancora una volta il servizio ai vantaggi. Sara si porta quindi sul 5-1, ma il match non è ancora finito. Alexandrova ha uno scatto d’orgoglio e si procura tre palle per recuperare uno dei due break, concretizzando la terza grazie ad un rovescio in rete dell’azzurra. La russa adesso sbaglia meno e, approfittando di un calo di concentrazione di Errani, si avvicina ancora nel punteggio. La romagnola continua nel suo momento di difficoltà perdendo anche il secondo break di vantaggio grazie ad una buona accelerazione di rovescio della russa. Nonostante il nervosismo Errani non si abbatte, conquistando un set point grazie ad un errore di rovescio di Alexandrova dopo uno scambio lungo, che concretizza difendendosi bene e trovando un colpo tagliato su cui la russa arriva male. Sara ha giocato un buon match, mettendo in mostra una buona solidità contro un’avversaria comunque molto fallosa; ancora una volta ha rischiato di farsi recuperare da una situazione di netto vantaggio, prendendosi delle pause che questa volta non l’hanno punita. Al prossimo turno sfiderà Sachia Vickery.

Francesca Schiavone ripaga gli organizzatori, che le hanno dato una wild card, superando per 6-3 6-4 la romena Patricia Maria Tig. Schiavone inizia alla grande il match, procurandosi tre palle break consecutive nel secondo game e concretizzando la seconda grazie a un doppio fallo dell’avversaria. Francesca conferma il break ai vantaggi. Quando non mette la prima in campo la milanese ha molti problemi, commettendo infatti quattro doppi falli nei primi tre game di servizio e subendo l’aggressività della romena. Nel quinto game Tig si procura una palla break con un bel rovescio lungo linea vincente e approfitta di un errore di dritto di Schiavone per recuperare il break. La romena completa poi la rimonta nel game successivo. Sul 4-3 Francesca si procura una palla break, ma non la sfrutta mandando fuori la risposta; Tig concede un’altra occasione all’azzurra spedendo in rete il rovescio in uscita dal servizio e con un errore di dritto manda Schiavone a servire per il set. La milanese gioca un ottimo turno di battuta e con un servizio vincente chiude a 0 il game, conquistando il primo set per 6-3. La romena chiama la fisioterapista per un problema al ginocchio destro e richiede il medical time out.

 

Sotto una pioggia fastidiosa Schiavone cala di rendimento e nel secondo game concede due palle break, che annulla grazie ad una risposta sbagliata di Tig e ad una volée di dritto; l’italiana offre un’altra palla break sbagliando la smorzata e perde poi il servizio con un errore di dritto. La romena approfitta dei molti errori di Schiavone per portarsi sul 2-0. Francesca continua a sbagliare e subisce un altro break. Il terzo set sembra vicino, ma la Leonessa non si arrende e recupera uno dei due break. L’azzurra torna poi a tenere il servizio e nel gioco successivo conquista due palle per recuperare anche il secondo break grazie ad un’accelerazione di dritto su cui Tig sbaglia il pallonetto, che concretizza con un bel passante di rovescio lungo linea. Adesso Francesca gioca molto meglio e riesce a completare un impronosticabile rimonta. La tennista romena si innervosisce e concede una palla per il sorpasso, che avviene grazie ad un rovescio slice in rete. Schiavone serve quindi per il match e si procura due palle per chiuderlo, ma non le sfrutta mandando fuori il dritto sulla prima e non gestendo una risposta profonda di Tig sulla seconda; la romena non riesce ad arrivare a palla break e con una risposta sbagliata manda ancora una volta l’ex campionessa del Roland Garros a un punto dal match; è un altro errore della sesta testa di serie a regalare una bella vittoria alla milanese, che come Errani è alla ricerca di riscatto e di punti per provare ad entrare nel tabellone principale dello Slam francese. Adesso affronterà la slovena Dalila Jakupovic, che ferma subito la difesa del titolo della statunitense Irina Falconi sconfiggendola per 6-2 6-4.

La pioggia oggi si è abbattuta con più insistenza, costringendo ad interrompere i match per oltre un’ora e mezza. La pausa non ha distratto l’olandese Kiki Bertens, prima testa di serie, che supera per 6-4 6-1 la serba Nina Stojanovic. Nel settimo game del primo set, dopo alcuni scambi di break, l’olandese mette a segno l’allungo decisivo, chiudendo poi il set alla prima occasione. Nel secondo set Stojanovic conquista solamente due punti al servizio, con Bertens che la travolge in 24 minuti vincendo il match in risposta alla prima palla utile. Al secondo turno affronterà la connazionale Cindy Burger. Agevole vittoria anche per la ceca Katerina Siniakova, testa di serie n. 2, che sconfigge la qualificata svizzera Jil Teichmann per 6-0 6-4. Siniakova domina il match, incontrando però delle difficoltà nel chiuderlo: avanti 5-2, non sfrutta due match point in risposta e subisce il contro break nel game successivo dopo non aver convertito un’altra occasione, per poi portare a casa l’incontro sul servizio dell’avversaria alla quarta palla utile totale. Adesso affronterà la spagnola Sara Sorribes Tormo, che ha avuto la meglio sull’altra ceca Denisa Allertova per 6-1 7-6. Nessun problema per la polacca Magda Linette, che supera per 6-1 6-3 Nadia Podoroska, tennista argentina proveniente dalle qualificazioni. Al secondo turno sfiderà la bulgara Elitsa Kostova. Esce di scena la greca Maria Sakkari, testa di serie n. 8, superata per 6-3 7-6 dalla spagnola Silvia Soler-Espinosa, che adesso affronterà la serba Aleksandra Krunic. La russa Irina Khromacheva supera con un doppio 6-2 la giovanissima wild card locale Emiliana Arango, sedici anni e n. 774 del ranking. Al secondo turno giocherà contro Lara Arruabarrena. Prosegue il torneo anche la paraguaiana Veronica Cepede Royg, che sconfigge per 2-6 6-3 6-4 la wild card brasiliana Beatriz Haddad Maia e ora affronterà Johanna Larsson.

Risultati:

S. Errani b. [7] E. Alexandrova 6-2 6-4
[1] K. Bertens b. N. Stojanovic 6-4 6-1
D. Jakupovic b. I. Falconi 6-2 6-4
V. Cepede Royg b. [Q] B. Haddad Maia 2-6 6-3 6-4
S. Soler-Espinosa b. [8] M. Sakkari 6-3 7-6(6)
[5] M. Linette b. [Q] N. Podoroska 6-1 6-3
S. Sorribes Tormo b. D. Allertova 6-1 7-6(4)
[WC] F. Schiavone b. [6] P. Tig 6-3 6-4
I. Khromacheva b. [WC] E. Arango 6-2 6-2
[2] K. Siniakova b. [Q] J. Teichmann 6-0 6-4

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ATP Miami, l’Italia del tennis si ferma: tra Sinner e il titolo c’è il tabù Medvedev (live su Ubitennis dalle 19)

In uno dei giorni più importanti della storia del tennis italiano Jannik dovrà superarsi per battere un giocatore che in passato ha fatto soffrire ma mai battuto

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Jannik Sinner - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Cinque a zero. Questo lo score dei precedenti tra Daniil Medvedev e Jannik Sinner, tutti a favore del russo. Si deve partire inevitabilmente da qui per analizzare i temi della finale del Masters 1000 di Miami 2023, che andrà in scena oggi alle 19 italiane. Già, finalmente Jannik non gioca nella notte: una buona notizia che di certo aumenterà l’attenzione e l’audience intorno a una partita attesissima. Sinner gioca per essere il secondo azzurro a vincere un trofeo Masters 1000 dopo Fabio Fognini, principe a Montecarlo nel 2019. Jannik è alla sua seconda finale 1000 da primo italiano a giocarne due: la prima fu sempre a Miami, nel 2021, persa contro Hubert Hurkacz.

Sinner-Medvedev, a Rotterdam il precedente più recente

L’ultimo incontro tra i due è recentissimo, la finale di Rotterdam dello scorso 19 febbraio. Jannik aveva vinto il primo set 7-5, per poi affondare nei due parziali successivi sotto i colpi potenti e profondi del russo (6-2 6-2). Questo dunque diventa il precedente più attendibile, forse l’unico, da prendere come riferimento per ragionare su ciò che potrà accadere all’Hard Rock Stadium. Perché gli altri sono capitati in momenti differenti: a Vienna 2022 Jannik perse 6-4 6-2, nel contesto di un autunno che lo ha visto giocare poco e maluccio a causa dei problemi fisici. Tutti gli altri precedenti sono arrivati nella parte di carriera in cui Sinner aveva ancora nel proprio angolo il precedente team, quello capitanato da Riccardo Piatti: alle ATP Finals Torino 2021 (vinse Medvedev 6-0 6-7 7-6), a Marsiglia 2021 (Medvedev 6-2 6-4) e Marsiglia 2020 (Medvedev 1-6 6-1 6-2). Senza nulla togliere al lavoro fatto dal guru comasco, che ha sviluppato il talento di Sinner come pochissimi altri avrebbero saputo fare, è con il duo Vagnozzi-Cahill che Sinner sta trovando la quadratura del cerchio per essere davvero competitivo ai massimi livelli. Da segnalare poi che questa sarà la prima sfida tra i due che non si gioca indoor.

Sinner: “Cercherò di fare delle cose nuove e variare il gioco”

Sono quindi tre i set vinti da Sinner in cinque precedenti con il russo già numero uno del mondo. Abbastanza per poter dire che fin qui Daniil è uno dei pochi giocatori a partire favorito con Sinner. Ma Rotterdam ha dimostrato che la forbice tra i due, che non si amano troppo (basti ricordare l’atteggiamento provocatorio di Medvedev durante la partita di Torino nel 2021), si è ridotta. Come può riuscire allora Jannik a strappare la prima vittoria contro il russo nel momento che più conta? Sicuramente avrà un grande peso l’aspetto fisico: a Rotterdam Jannik pagò alla distanza lo sforzo fatto per vincere il primo set 7-5. Da questo punto di vista, entrambi hanno giocato molto nelle ultime settimane, essendo arrivati in fondo praticamente ad ogni torneo giocato. Medvedev ha però giocato di più nell’ultimo mese, contando anche Dubai sono 17 le partite giocate, di cui 16 vinte. Conterà ovviamente molto la lucidità mentale e Sinner arriva a questo match con una grande fiducia: quella che deriva dall’aver battuto il n.1 del mondo. “Cercherò di fare delle cose nuove che ovviamente non posso svelare, cercando di mescolare il gioco – ha detto Jannik -. E comunque, se anche non dovessi riuscire a batterlo nemmeno questa volta, avrò altre opportunità in futuro”. Giusto: il tennis sa sempre come stupire e regala ogni settimana una nuova chance. La partita di oggi ha però un peso specifico diverso. E tutta l’Italia non vede l’ora di godersi lo spettacolo, mentre i bookmakers non sanno indicare un chiaro favorito.

 

ATP Miami, finale: Sinner-Medvedev, ore 19, diretta tv Sky Sport e NOW TV, streaming Sky Go

NOTA PER I LETTORI DI UBITENNIS: Potremo seguire insieme la finale di Miami con la diretta scritta che verrà effettuata oggi a partire da pochi minuti prima delle 19.

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Quando un italiano vince sul numero 1: Sinner che batte Alcaraz vale il Panatta che battè Connors? [VIDEO]

Il direttore Scanagatta, a seguito della vittoria di Sonego su Djokovic, ripercorse tutti i 7 exploit italiani contro i n.1 del mondo. Da Barazzutti a Sonego, passando per Volandri e Fognini

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Jannik Sinner – ATP Miami 2023 (foto Ubitennis)

Con la vittoria su Carlos Alcaraz, Jannik Sinner non ha solamente raggiunto la seconda finale in un Masters 1000 della carriera ma ha anche battuto il numero 1 del mondo per la prima volta (risultato che tra l’altro costa allo spagnolo la prima posizione del ranking a partire dalla prossima settimana a favore di Djokovic). Battere il primo del ranking ATP ha sempre un sapore più speciale e nella storia del tennis italiano solamente altri sei giocatori sono riusciti nell’impresa in Era Open, in ordine cronologico: Barazzutti, Panatta, Pozzi, Volandri, Fognini e Sonego, a cui si aggiunge ora anche Sinner

Tornando indietro agli anni ’60, va segnalato che Nicola Pietrangeli battè Rod Laver nella finale degli Internazionali d’Italia a Roma nel 1961 (non c’è ufficialità sulla classifica di quel periodo, anche se Laver l’anno dopo compì il Grande Slam), e sempre in quegli anni Giuseppe Merlo battè sei giocatori campioni Slam.

Il primo a farcela nell’Era Open (cioé dal 1972 in poi) è stato Corrado Barazzutti, nel 1974, ai quarti di Monaco di Baviera sulla terra rossa battendo il romeno Ilie Nastase, sconfitto 3-6 7-6 6-1 dal tennista di Udine. Successivamente fu Adriano Panatta addirittura due volte vincitore sul numero 1 del mondo. Prima nella finale di Stoccolma 1975, sul cemento con l’americano Jimmy Connors che soccombe 6-4 6-3, poi il bis del romano un paio d’anni più tardi, ancora contro Connors, battuto 6-1 7-5 al secondo turno del torneo di Houston (terra) nel 1977.

 

Si cambia millennio per arrivare al 15 giugno del 2000, durante il terzo turno del Queen’s su erba, quando il barese Gianluca Pozzi ha sfruttato al massimo le condizioni fisiche non perfette dello statunitense Andre Agassi, il quale perso il primo set 6-4 si ritira sul vantaggio di 3-2 nel secondo set. Sette anni dopo tocca a Filippo Volandri, al terzo turno degli Internazionali di Roma: il 10 maggio del 2007 il livornese supera 6-2 6-4 Roger Federer con una partita a dir poco memorabile per la storia recente del tennis italiano.

Roma palcoscenico di un altra vittoria azzurra sul numero 1 mondiale, il 16 maggio del 2017, impresa messa a segno da Fabio Fognini che ha sconfitto al 2° turno per 6-2 6-4 lo scozzese Andy Murray. Infine torniamo alla storia recente: 30 ottobre 2020, ATP 500 di Vienna, semifinale. Un Lorenzo Sonego strepitoso batte il numero 1 del mondo Novak Djokovic lasciandogli appena tre giochi e infliggendogli la peggior sconfitta in carriera nei match giocati al meglio dei tre set a livello ATP. Un 6-2 6-1 incassato dal serbo dopo aver acquisito matematicamente la posizione in cima al ranking anche al termine di quella stagione.

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ATP Miami, Sinner batte Alcaraz: “Ti diverti a giocare così. Ci vogliono due tennisti per fare questi punti”

“Dopo la sconfitta di Indian Wells ho cambiato qualcosa, ma non dico cosa” così Jannik Sinner dopo la vittoria sul n.1 del mondo Carlos Alcaraz. “Anche contro Medvedev dovrò mischiare le carte”

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Jannik Sinner - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Tre ore e un minuto ha impegato Jannik Sinner per battere Carlos Alcaraz in rimonta, nella semifinale del Masters 1000 di Miami, con una prestazione spettacolare che abbinata al grande tennis dello spagnolo ha dato vita ad un match memorabile. Di seguito la conferenza stampa dell’altoatesino.

D: Jannik, ben fatto. Come classifichi questa vittoria tra le migliori della tua carriera?
JANNIK SINNER: Oh, di sicuro è una delle migliori vittorie. Ovviamente è stata una partita molto dura contro Alcaraz. Penso che entrambi abbiamo giocato una partita di altissimo livello. Da parte mia, penso di aver cambiato un paio di cose da Indian Wells a qui, cosa che ero obbligato a fare, e sono andate per il verso giusto. Non dirò esattamente cos’ho cambiato (sorride) ma penso che anche lui se ne sia accorto e la prossima volta cambierà qualcosa, quindi dovrò essdere pronto. Sono felice della prestazione. Ovviamente domenica sarà un’altra partita (con Medvedev). Partita molto, molto diversa. Non ho mai vinto contro Daniil, quindi vediamo come va. Anche in quel caso dovrò cambiare qualcosa nel mio gioco, mischiare le carte.

D: Si è visto un tennis straordinario giocato da entrambi. Riesci a divertirti giocando una partita del genere quando sei nel bel mezzo della battaglia, o è solo dopo che riesci ad apprezzare davvero il tipo di tennis che è stato giocato?
JANNIK SINNER: No, penso che quando entrambi i giocatori giocano a tennis in questo modo, è anche molto bello giocare. Lo senti, no? Anche con la folla. Penso ci sia stata una grande energia con tutto. È semplicemente bello far parte di questo tipo di partite, in primo luogo, e in secondo luogo, ti senti come se dovessi cambiare sempre qualcosa durante la partita. Penso che sia stato così oggi. Sì, di sicuro ti diverti, perché è meglio avere una partita come questa piuttosto che pochi scambi e penso che qui puoi vedere del buon tennis.

 

D: Tornando alla partita di oggi, puoi dire qualche parola sul punto, il secondo punto sul 4-2 nel terzo set che è stato fantastico, incredibile?
JANNIK SINNER: Sì, è stato anche un punto lungo. Era un punto fisico, di sicuro. È iniziato con il dropshot, e poi dopo io sono andato incrociato penso. Poi sono tornato con il diritto. In alcuni punti sono andato di rovescio lungo linea e lui era praticamente sdraiato, ma è risalito così velocemente. Volevo andargli dietro, no, ma lui era lì. E poi, dopo, ho provato questo tiro, perché prima volevo fargli un pallonetto ma la palla era troppo bassa. Quindi sono andato incrociato, che è stata la scelta giusta. Tuttavia, è stato un punto molto fisico. Ho perso in game dopo quello. Ma sì, come ho detto, hai sempre bisogno di due giocatori per fare questo tipo di punti.

D. Quando hai perso a Indian Wells, quella sconfitta è rimasta con te per molto tempo o ti sei ripreso — parlo mentalmente — ti sei ripreso abbastanza velocemente e hai iniziato a pensare a questo torneo e ad apportare modifiche, come hai detto, e stai pensando alla prossima volta che lo affronterai?
JANNIK SINNER: No, quando abbiamo perso a Indian Wells, il giorno dopo siamo partiti per venire qui. Ho avuto un giorno libero e poi ho iniziato ad allenarmi. Fin dalla prima sessione di allenamento, abbiamo cercato di migliorare alcune cose, di mescolare un po’ meglio il gioco, per prepararci alla prossima possibile sfida contro Carlos. Ma anche per usarlo contro gli altri giocatori. Penso di aver iniziato a fare un po’ di più contro Grigor Dimitrov nel match del secondo turno. Poi anche dopo contro Andrey Rublev è stata una bella partita. Sai, penso che l’intero torneo che ho giocato fino ad ora sia stato qualcosa di buono per me, perché ho cercato di inserire alcune cose nuove, e questo è tutto al momento e ne sono felice, ma ovviamente ci sono cose anche dalla partita di oggi che posso prendere per migliorare.

D: All’inizio del terzo ha faticato un po’ fisicamente. Sembrava avessi i crampi. Prima di tutto, hai avuto problemi fisici del genere? Inoltre, come hai affrontato questo per non distrarti?
JANNIK SINNER: Sì, ne ho avuti un po’. Quando ero sopra di un break nel secondo, ho avuto anche un po’ di crampi ma non così tanto. Sapevo che dovevo andare avanti, aspettando il momento giusto. Sul 4-3 quando stavo servendo nel secondo set, ero in difficoltà, perché lui aveva un paio di palle break. Se mi avesse preso il servizio lì, sarebbe stato difficile tornare. Ma quel game mi ha dato molta fiducia, no? Poi dopo sono rientrato molto bene. Nel terzo set l’ho visto faticare. Ho cercato di spingere lì, specialmente nel primo gioco, perché sapevo che era l’ultimo turno in cui stava servendo con le palline usate, quindi è un po’ più facile rispondere e cercare di rimanere concentrato su me stesso, cosa che penso di aver fatto molto bene, soprattutto nel terzo set.

Terminate le domande in inglese, Sinner ha parlato in esclusica col nostro inviato Vanni Gibertini, e queste sono le sue risposte in italiano:

D: Mentalmente la parte più difficile qual è stata?
SINNER: Sapevo di avere le mie chance soprattutto nel primo set che poi non sono riuscito a sfruttare, sul 4-1 ad esempio potevo andare 15-40 e poi ho sbagliato qualche palla facile. Però comunque ti danno un po’ di fiducia perché sei lì nel punteggio e provi a dare il massimo. Nel secondo set sono partito bene brekkandolo subito ed era di nuovo una partita 50 e 50. Nel terzo ho provato a restare lì nel presente e sono contento di come ce l’ho fatta.

D: Quando lui dava segni di fatica che aggiustamenti hai fatto?
SINNER: Sempre continuare a spingere perché con lui anche se metti la palla in campo tira molto molto forte e veloce, e imprevedibile. Io sono rimasto sul mio gioco e sul presente e sono contento di quella parte lì.

D: In finale trovi Daniil Medvedev, l’ultima partita in finale a Rotterdam hai giocato un ottimo primo set.
SINNER: Da Rotterdam prendo tanti insegnamenti e anche lì dovrò fare del mio meglio e apportare qualche modifica al mio gioco. Sono pronto, sono di nuovo in finale. Il torneo non è finito, sono qua per provare a fare del mio meglio poi vedremo

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