Roland Garros, ufficiali tutte le teste di serie

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Roland Garros, ufficiali tutte le teste di serie

I primi 32 dei nuovi ranking ATP e WTA comporranno il seeding dello Slam rosso. Per l’Italia Fognini e Vinci (dentro per un soffio!)

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Manca meno di una settimana all’inizio dell’Open di Francia – le qualificazioni sono in corso già da ieri, con numerosi tennisti italiani in campo – e il tempo per rientrare fra le teste di serie dei due tabelloni di singolare è scaduto. Dopo l’aggiornamento dei ranking ATP e WTA dello scorso lunedì, i primi 32 iscritti al tabellone del Roland Garros saranno certi di avere un posto come seeded player. I risultati dei tornei in corso in questi giorni (Ginevra, Lione, Norimberga e Strasburgo) sono dunque ininfluenti, ma potrebbero rivelarsi utili tra un mesetto, quando giungerà il momento di stabilire le teste di serie per Wimbledon.

Già annunciate le assenze di enorme rilievo di Roger Federer e Serena Williams, nel tabellone femminile c’è ancora Petra Kvitova: la ceca, aggredita in casa lo scorso dicembre, pare deciderà all’ultimo minuto se rientrare già a Parigi. Il sistema di sorteggio prevede che le 32 teste di serie vengano divise in blocchi e che ognuno di essi venga distribuito con un criterio preciso, in modo tale che le prime due non si affrontino prima della finale, le prime quattro prima delle semifinali, le prime otto prima dei quarti, le prime sedici prima degli ottavi (e sempre le quattro migliori contro le quattro peggiori) e in generale non ci siano scontri tra teste di serie prima del terzo turno (anche qui con le otto migliori contro le otto peggiori). Ecco i tennisti e le tenniste già certi del “privilegio”:

Roland Garros 2017, singolare maschile:

 

1 – Andy Murray
2 – Novak Djokovic
3 – Stan Wawrinka
4 – Rafael Nadal
5 – Milos Raonic
6 – Dominic Thiem
7 – Marin Cilic
8 – Kei Nishikori
9 – Alexander Zverev
10 – David Goffin
11 – Grigor Dimitrov
12 – Jo-Wilfried Tsonga
13 – Tomas Berdych
14 – Jack Sock
15 – Gael Monfils
16 – Lucas Pouille
17 – Roberto Bautista Agut
18 – Nick Kyrgios
19 – Albert Ramos-Viñolas
20 – Pablo Carreño Busta
21 – John Isner
22 – Pablo Cuevas
23 – Ivo Karlovic
24 – Steve Johnson
25 – Richard Gasquet
26 – Gilles Muller
27 – Sam Querrey
28 – Fabio Fognini
29 – Juan Martin del Potro
30 – David Ferrer
31 – Gilles Simon
32 – Mischa Zverev

Da evidenziare i nomi di Juan Martin del Potro, tra i primi 32 per la prima volta dagli Australian Open del 2014, e di Sascha e Mischa Zverev, primi fratelli ad essere entrambi teste di serie nello stesso Slam dai tempi di Gene e Sandy Mayer (Wimbledon 1982, quando le teste di serie erano ancora soltanto 16). Si tratta anche del tredicesimo anno consecutivo nel seeding del Roland Garros per Rafael Nadal e David Ferrer. Una sola bandiera italiana tra le 32, di fianco al nome di Fabio Fognini, che da n.28 affronterà al terzo turno uno dei primi 8. Fuori di una sola posizione infatti Paolo Lorenzi (n.34 ATP), costretto a sperare in un ritiro illustre prima del sorteggio.


Roland Garros 2017, singolare femminile:

1 – Angelique Kerber
2 – Karolina Pliskova
3 – Simona Halep
4 – Garbiñe Muguruza
5 – Elina Svitolina
6 – Dominika Cibulkova
7 – Johanna Konta
8 – Svetlana Kuznetsova
9 – Agnieszka Radwanska
10 – Venus Williams
11 – Caroline Wozniacki
12 – Madison Keys
13 – Kristina Mladenovic
14 – Elena Vesnina
15 – Petra Kvitova
16 – Anastasia Pavlyuchenkova
17 – Anastasija Sevastova
18 – Kiki Bertens
19 – CoCo Vandeweghe
20 – Barbora Strycova
21 – Carla Suarez Navarro
22 – Mirjana Lucic-Baroni
23 – Samantha Stosur
24 – Daria Gavrilova
25 – Lauren Davis
26 – Darya Kasatkina
27 – Yulia Putintseva
28 – Caroline Garcia
29 – Ana Konjuh
30 – Timea Bacsinszky
31 – Laura Siegemund
32 – Roberta Vinci

Che Petra Kvitova decida di giocare o di conservarsi invece per la meno faticosa stagione su erba, Roberta Vinci è certa di un posto tra le prime 32 del tabellone femminile: la tarantina ha perso qualche posizione nel ranking, ma è riuscita comunque a non farsi superare da Shuai Zhang. Venus Williams affronta uno Slam senza la compagnia della sorella per la prima volta dagli Australian Open del 2011, oltre 6 anni fa. Balzo in avanti al momento giusto per Elina Svitolina (+5) e Daria Gavrilova (+8) grazie alle ottime prestazioni agli Internazionali BNL d’Italia. Trentanovesimo major consecutivo tra le teste di serie per Agnieszka Radwanska, miglior striscia positiva aperta.

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ATP

ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card

Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

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Fabio Fognini - US Open 2023 (foto USTA/Brad Penner)

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.

Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.

Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.

 

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ATP

ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere

La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

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Alexander Shevchenko - Foto Daniele Combi

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.

Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.

Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.

 

Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.

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ITIA: sospeso Madaras, il tennista dei record nel circuito ITF

L’Agenzia anticorruzione del tennis ha confermato la sospensione provvisoria del giocatore svedese numero 220 ATP, che avrebbe dovuto essere un avversario degli azzurri in Coppa Davis a Bologna

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Dragos Madaras (SWE) - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)

Non esattamente l’età dell’oro per quanto riguarda il tennis svedese. Negli ultimi mesi lo sport della racchetta ha visto da quelle parti un brusco cambiamento, avviato in primis dal numero uno Mikael Ymer. Come si sa, dopo la sospensione del tennista svedese che aveva mancato, secondo l’ITIA, i tre controlli antidoping con conseguente interruzione istantanea dalle competizioni, l’ex 50 al mondo ha deciso di ritirarsi dal tennis lasciando tutti di sasso. Poi, nella parentesi Coppa Davis la nazionale traghettata dal fratello di Mikael, Elias, non ha certamente brillato in quel di Bologna, dove è arrivata con la squadra meno attrezzata di tutti ed è sprofondata malamente in fondo alla classifica, arrivando quindi quarta nel girone.

Ora, invece, un altro tennista svedese deve fare i conti con l’ITIA (International Tennis Integrity Agency), e si tratta dell’attuale numero 220 al mondo (ex 191) Dragos Nicolae Madaras. Il mancino rumeno, naturalizzato svedese, è stato protagonista di un’annata da record che l’ha visto come leader indiscusso del circuito ITF. Infatti, Madaras è diventato il primo tennista della storia a trionfare in ben dieci tornei Futures nello stesso anno e ci è riuscito con l’ultimo titolo nel mese di luglio, quindi poco dopo metà stagione. Dichiarato come un obiettivo di quest’anno, il giocatore svedese aveva aperto il 2023 vincendo quattro titoli consecutivi con ben ventuno successi filati, che l’hanno condotto partita dopo partita a un’impressionante cifra di, appunto, dieci allori, sessantasette vittorie e solo cinque sconfitte. Inoltre, quest’anno ha partecipato per la prima volta a uno Slam, Wimbledon, dove è riuscito a superare un turno nel tabellone cadetto. Come ciliegina sulla torta, Madaras era perdipiù stato convocato per la Coppa Davis a Bologna ma, infine, non vi ha preso parte. E chissà perché…

Una stagione più che positiva, dunque, per il ventiseienne svedese, salvo il fatto che dal 17 agosto gli è stato vietato di partecipare ai tornei professionistici per “non aver ottemperato a una richiesta”, recita il TACP – Tennis Anti Corruption Program – in riferimento al suo caso. Una sospensione provvisoria, però, che attende accertamenti dall’ITIA. Il giocatore ha già provveduto a presentare ricorso contro il provvedimento, ma il 22 settembre è stata respinta, ed è questo il motivo per cui nel frattempo non ha potuto – e per ora non potrà – presenziare in Coppa Davis e nemmeno in qualunque altro torneo approvato dagli organi di governo dello sport. Rimaniamo quindi attesa di un’eventuale sentenza per ulteriori novità sul caso Madaras.

 

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