ATP 's-Hertogenbosch: prima su erba, passa Seppi

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ATP ‘s-Hertogenbosch: prima su erba, passa Seppi

All’esordio sui prati olandesi, Andreas lascia un set al giapponese Ito. L’azzurro chiude 6-3 al terzo. Ottavi contro Muller

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Archiviata la non brillante stagione sul rosso conclusa con la sconfitta al secondo turno del Roland Garros contro Fognini, Seppi fa suo il match d’esordio sull’erba di Den Bosch e lo fa battendo dopo un’ora e cinquanta minuti il nipponico Tatsuma Ito, numero 174 ATP proveniente dalle qualificazioni. Tra i due un solo precedente datato 2012 a Mosca dove fu il nostro giocatore a prevalere. Andreas parte contratto, cede la battuta in apertura e si ritrova 3 a 1 sotto. Il tennista italiano però non si scompone, nel sesto game risale da 40-0 andando a cogliere il break che lo rimette in carreggiata, per poi allungare nell’ottavo gioco trovando un altro break grazie ad un dritto vincente in contropiede. Seppi serve per far suo il primo set e lo fa chiudendo al primo set point con un rovescio lungolinea vincente che fissa il risultato sul 6-3. Nel secondo parziale i due giocatori tengono il proprio servizio senza scossoni fino al 4-3 in favore del giapponese, quando Seppi ha un passaggio a vuoto e perde la battuta. L’azzurro ha l’occasione per rientrare nel set, Ito però bravo ad annullarla e a chiudere 6-3 al secondo set point trascinando la contesa al terzo. Andreas rischia nel terzo game, con il giapponese che arriva a palla break. Da qui l’azzurro trova però la forza per difendere la sua battuta, cogliere un break che lo porta a condurre fino al 4 a 1, per poi difenderlo fino all’ace finale che sancisce la vittoria al terzo per 6-3. Luci e ombre in questo esordio sull’erba per il nostro connazionale, che al prossimo turno affronterà Gilles Muller (Andreas conduce 3-2 nei precedenti ma il lussemburghese ha vinto gli ultimi due e non si sono mai affrontati su erba).

Dopo le defezioni importanti di Goffin e del Potro, avvenute prima dell’inizio del torneo, a inaugurare il tennis giocato di questa ventottesima edizione in campo maschile sono Aljax Bedene, tds 8, opposto a Denis Istomin, numero 74 ATP. Tra i due ci sono due precedenti con Istomin vincitore in entrambe le circostanze. Il primo set sembra ricalcare l’andamento degli incroci vinti dall’uzbeco, grazie al break conquistato nell’ottavo game che porta Istomin a servire il set e ad aggiudicarselo con il punteggio di 6-3. Nel secondo parziale si arriva in equilibrio fino al 2 a 2, ma da questo momento Bedene, finalista recentemente a Budapest, gira completamente il match vincendo 10 dei successivi 11 giochi, che lo portano a superare il turno con due perentorie partite vinte per 6-2 e 6-1, accedendo al turno successivo dopo un’ora e venti minuti. Continua la sua striscia di vittorie Nicolas Mahut, numero 7 del seeding, che con i suoi tre trionfi è al comando dell’albo d’oro (insieme a un certo Pat Rafter). Dicevamo della sua striscia aperta, poiché il francese è il vincitore delle ultime due edizioni (più il trionfo colto nel 2013) e inizia il suo torneo vincendo contro l’americano Dennis Novikov, numero 172 della classifica e anche lui proveniente dalle qualificazioni. È un match in cui si impone grazie al suo servizio sempre efficace, dove solo una volta si trova ad annullare nell’ultimo game del confronto alcune chance di break al suo avversario. Mahut passa il turno conquistando entrambi i parziali grazie a un break, fissando il risultato sul 6-3 6-4 in un’ora e dieci minuti, iniziando così la difesa del titolo conquistato dodici mesi fa.

Ultimo match di giornata vede la vittoria di Vasek Pospisil, numero 83 ATP e al tabellone principale dopo aver superato le qualificazioni, contro la wild card olandese Tallon Griekspoor, numero 282 delle classifiche. Il giocatore canadese, recentemente rientrato nei primi cento al mondo grazie alla vittoria di un challenger in Corea del Sudha deciso di saltare le qualificazioni del Roland Garros per prepararsi al meglio per la stagione su erba. Pospisil inizia male cedendo il proprio servizio, ma recupera lo svantaggio per poi andare a vincere il parziale nel dodicesimo game grazie ad uno scambio spettacolare dove, seppur scivolando, riesce a ritrovare gli appoggi per sfoderare il passante che gli vale per 7-5. La seconda partita Pospisil la fa sua con un categorico 6-1 che lo qualifica al turno successivo dopo un’ora e diciotto minuti.

 

Risultati:

A. Seppi b. [Q] T. Ito 6-3 3-6 6-3
[8] A. Bedene b. D. Istomin 3-6 6-2 6-1
[7] N. Mahut b. [Q] D. Novikov 6-3 6-4
[Q] V. Pospisil b. [WC] T. Griekspoor 7-5 6-1

Michele Trabace

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ATP Miami: Sonego rimonta Evans e vola al terzo turno

Lorenzo bissa il successo su Thiem con una vittoria in 3 set sul britannico N.23 del seeding

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Lorenzo Sonego - ATP Miami 2023 (Twitter @Federtennis)

L. Sonego b. [23] D. Evans 4-6 6-3 6-2

Dopo un inizio di giornata sportivamente drammatico per il tennis azzurro a Miami, Lorenzo Sonego conferma tutta la sua esuberanza agonistica rimontando a suon di diritti vincenti Daniel Evans in un match molto divertente sul Campo N.1, lo stesso dove prima di lui aveva perso Matteo Berrettini contro l’americano McDonald,

Il match che ha visto contrapposte la potenza di Sonego e la varietà di gioco del britannico si potrebbe riassumere con una curiosa statistica. Dopo aver ceduto a zero la battuta nel gioco d’apertura del match, Sonego ha annullato le successive 12 palle break da lui affrontate oppure, se volete, Evans ha mancato le 12 successive. Peraltro sempre in crescendo: 2 nel primo set che avrebbero reso ancora più netto il 6-4 Evans finale. 4 nel secondo set vinto da Sonego per 6-3 e addirittura 6 nel terzo set nonostante il 6-2 finale possa far intendere un dominio di Sonego in realtà solo apparente. Alla fine infatti ci sono volute quasi 2h30 per chiudere la contesa con Evans visibilmente contrariato per la sua mancanza di killer instinct. Dopo il break subito in apertura di terzo set ha addirittura trasformato la racchetta in un oggetto non identificabile prendendosi l’inevitabile warning dal giudice di sedia.

 

Sonego è stato paziente, consapevole che con il passare dei minuti, il tennis brillante ma molto difficile del suo avversario avrebbe perso in efficacia e infatti Sonego ha progressivamente preso il comando degli scambi da fondo lasciandolo esplodere il suo dritto quanto più possibile. A quel punto Evans non ha potuto fare altre che affidarsi alle variazioni con le discese a rete e le rasoiate in slice ma in termini di pesantezza di palla e di resistenza fisica Lorenzo era ormai incontenibile.

Una bella vittoria che fa il paio con quella di primo turno contro Dominic Thiem che per quanto lontano dai fasti del passato, è sempre un primo turno da prendere con le molle. Ora il livello potrebbe salire ancora se come da pronostico Frances Tiafoe batterà il giapponese Watanuki nella notte italiana

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ATP Miami: Berrettini non sa più vincere, sconfitto da McDonald ma quante occasioni mancate [AUDIO ESCLUSIVO]

Matteo ce la mette tutta, raggiunge il set point in entrambi i parziali ma cede dopo due tie-break

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M. McDonald b. [19] M. Berrettini 7-6(8) 7-6(5)

Si sapeva fin dal sorteggio che l’esordio di Matteo Berrettini versione 2023 contro Mackenzie McDonald a Miami sarebbe stato molto complicato: Matteo che era apparso in condizioni preoccupanti nel Challenger 175 di Phoenix si sarebbe trovato di fronte infatti un giocatore autore fin qui di una stagione eccellente sul cemento outdoor arricchitta dallo scalpo di lusso di Rafael Nadal all’Australian Open.

Ma l’andamento del match estremamente serrato alla fine è stato quasi più deludente di una sconfitta netta. Matteo ha dato tutto quello che aveva (non molto in questo momento) e ha avuto set point in ciascuno dei due parziali: uno nel tie-break del primo set e due consecutivi sul 6-5 del secondo sempre sul servizio avversario.

 

Ma quando la fiducia manca persino il suo più grande alleato nei giorni di gloria, il tie-break, può diventare un rebus impossibile da risolvere. Con i due persi oggi la statistica nel 2023 recita 3 vinti e 7 persi, troppo brutta per essere vera per un giocatore che è senza dubbio nei primi 5 al mondo per qualità del servizio.

Ma il tie-break è da sempre lente d’ingrandimento dello stato psicofisico di un giocatore in quel determinato momento e il momento di Berrettini è il più negativo degli ultimi 4 anni e si sta prolungando sempre di più.

McDonald ha mostrato tutte le sue qualità da americano DOC sul cemento: grande velocità di piedi eccellente copertura del campo e buona velocità di braccio. Berrettini è rimasto costantemente in difficoltà sugli scambi lunghi dove alla cronica debolezza sul lato sinistro si è aggiunta una fallosità estrema anche con il diritto, arma letale come il martello di Thor nei giorni migliori.

I lati positivi si sono visti da un servizio comunque efficace, favorito da un campo più rapido rispetto a quelli di Indian Wells e la consueta umiltà nel lottare punto su punto come fosse un giocatore qualunque, invece di un ex finalista di Wimbledon.

Ma nel momento in cui i punti pesano di più, quelle paure e quelle incertezze viste in California e in Arizona riappaiono inesorabili e allora ecco che un doppio tie-break alla sua portata diventa terreno fertile per un’altra prematura eliminazione, ancora all’esordio come a Indian Wells nel primo Masters 1000 della stagione.

Se a queste due si aggiunge l’altra, sempre all’esordio all’Australian Open capite bene perché Berrettini non è lo stesso giocatore che abbiamo ammirato dal 2019 in poi

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ATP Miami: Musetti ancora nel tunnel, subito fuori con Lehecka

Altra sconfitta per Lorenzo Musetti, battuto in due set da Jiri Lehecka. Ora il ritorno sulla terra a partire da Marrakech

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Lorenzo Musetti - Miami 2023 (foto Ubitennis)

(dal nostro inviato a Miami)

J. Lehecka b. [18] L. Musetti 6-4 6-4

Nonostante il cambio di campo all’ultimo momento, causato dal forfait in extremis di Gasquet che ha rinunciato a giocare contro Tsitsipas, e lo spostamento sull’importante palcoscenico del Centrale,  Lorenzo Musetti non è riuscito a invertire la tendenza negativa di questo periodo uscendo nel suo match di apertura contro il ceco Jiri Lehecka, n. 44 della classifica mondiale e recente quartofinalista all’Australian Open. Certamente un sorteggio non benevolo per il carrarese, che si è trovato ad affrontare su un fondo particolarmente rapido come il Laykold dell’Hard Rock Stadium di Miami una delle più belle realtà emergenti di questo inizio di 2023.

 

Dopo la palla break avuta sul 2-1 del primo set, Musetti si è progressivamente spento, incapace di far male con i propri colpi da fondocampo a causa della sua posizione molto arretrata in campo, posizione nella quale veniva spinto dai colpi aggressivi di Lehecka a partire dalla risposta.

PRIMO SET – Inizio con discreto piglio da parte di Musetti, che ha tenuto con buona autorità i primi turni di battuta. Sulla risposta però la situazione era differente: il toscano è costretto quasi sempre a rispondere bloccando la palla, e così facendo è sempre Lehecka a poter prendere in mano lo scambio fin dai primi colpi. Era comunque Musetti, sul 2-1, il primo ad arrivare a palla break, anche grazie ad alcuni errori da fondocampo del ceco che non si mostrava impeccabile nei palleggi, forse per il desiderio di spingere i colpi appena possibile. Lehecka annullava la chance del 3-1 per Musetti con un bel servizio, tenendo poi il servizio per schivare il primo pericolo della partita.

Dopo i primi servizi tenuti con una certa disinvoltura le difficoltà però erano dietro l’angolo per il tennista azzurro che quando doveva iniziare il punto con la seconda di servizio si trovava sempre aggredito e costretto ad arretrare di diversi metri già al terzo colpo rendendo la gestione degli scambi molto più difficile. Così facendo si trovava a giocare passanti da posizioni molto arretrate, e quindi con basse probabilità di riuscita, e si esponeva agli appoggi incrociati corti di Lehecka.

Il break arrivava sul 3-3, quando alla quarta palla break il ceco trovava una risposta vincente di rovescio lungolinea. Il set si chiudeva pochi minuti dopo, quando Lehecka metteva in cascina il parziale per 6-4 in 40 minuti.

SECONDO SET – Purtroppo per Musetti il secondo parziale non iniziava in una maniera migliore: quattro punti consecutivi dal 15-0 conditi da un doppio fallo e due gratuiti di diritto confezionavano il break che davano a Lehecka la tranquillità per condurre il match a proprio piacimento. Nei suoi turni di battuta il ceco non veniva mai impensierito, e gli bastava condurre il match in porto che finiva senza sussulti dopo 80 minuti con un periodico alto che comunque non può essere una grande consolazione per Musetti, quasi mai in partita e penalizzato da una bassa percentuale di prime che, nonostante sia arrivata a un totale del 54% dopo un primo set sotto il 50%, non è comunque sufficiente per fare gara a questi livelli su superfici così rapide.

TERRA EUROPEA – Dopo un inizio di stagione da incubo, Musetti ora è atteso dal ritorno in Europa per la stagione sulla terra battuta, in quello che dovrebbe essere il periodo a lui più favorevole del calendario. Tuttavia c’è il rischio che questi risultati negativi possano mettere ancora più pressione sui tornei a lui più congeniali, rischiando di far precipitare ulteriormente la situazione.

Nell’immediato la classifica non è in pericolo, e questo almeno consentirà a Musetti di entrare nei prossimi tornei con uno status tale da poter scongiurare, almeno in linea di principio, primi turni troppo complicati. Ma sarà necessario iniziare a vincere qualche partita per invertire la tendenza, dato che da metà gennaio in poi il record è di una partita vinta contro sette perse. Proprio per questo è stato deciso di aggiungere alla programmazione il torneo di Marrakech ad inizio aprile, prima del Masters 1000 di Montecarlo, dove Lorenzo spera di riprendere confidenza con la vittoria.

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