ATP San Pietroburgo: ok Troicki e Youzhny, disastro Gulbis

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ATP San Pietroburgo: ok Troicki e Youzhny, disastro Gulbis

Il serbo ha bisogno di due tie-break per superare Kuznetsov. Gulbis, invece, per perdere fa tutto da solo. Domani in campo Fabbiano

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Non una giornata di grande richiamo alla Sibur Arena di San Pietroburgo: in campo una sola testa di serie (Troicki, n. 7) e quattro qualificati. Spiccano però i nomi degli ex top ten Gulbis, teoricamente ancora in grado di offrire prestazioni di alto livello (ma anche come quella odierna), e Youzhny. Bisognerà aspettare fino a giovedì per vedere in campo i primi tre del tabellone, rispettivamente Bautista Agut, Tsonga e Fognini.

RIENTRO COMPLETATO – A spese del qualificato tedesco Daniel “Wally” Masur, torna a vincere un match del Tour Ricardas Berankis, fermo per un anno e rientrato lo scorso maggio dopo l’operazione all’anca. Il lituano, numero 50 ATP nel 2016, si presenta spesso a rete incurante dei suoi soli 175 cm; Masur cerca la pressione dalla linea di fondo con il dritto. Il primo set si decide al quarto gioco: Berankis perde il servizio ai vantaggi con quattro gratuiti di dritto e due attacchi troppo morbidi con lo stesso fondamentale. Masur concede pochissimo nei suoi turni di battuta con l’eccezione, come da manuale, di quello decisivo che comunque tiene senza affrontare palle del contro-break. Senza più passaggi a vuoto, Berankis chiude con autorità il secondo parziale dopo aver strappato il servizio avversario sul 4-3, mentre Masur crolla nel set decisivo.

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI LIAM – Forse distratto dalle ballerine armate di racchette luminose che farebbero la felicita di ogni buon cavaliere jedi, lo speaker sbaglia la pronuncia di Liam – o forse è una citazione del celeberrimo “Igor/Aigor” da Frankenstein Junior. Da junior, a proposito, Liam Broady è stato numero 2 del ranking e oggi, numero 242 ATP, si libera facilmente di Ernests Gulbis. Con il 50% di prime in campo, il lettone è tradito dal rovescio quando serve sotto 2-3; il mancino inglese, che si fa notare per qualche ottimo recupero e un buon tocco a rete, può andare a prendersi il set senza difficoltà. Nel secondo, Gulbis scompare definitivamente, purtroppo non in senso letterale perché preferiremmo non vederlo (non) giocare cosi, e il bagel arriva inevitabile.

RIDATEGLI LA MOQUETTE – È stato n. 8 del mondo nel 2008; l’anno successivo, l’ATP ha vietato la sua superficie preferita e Mikhail Youzhny non ha più saputo ripetersi. Anche il suo avversario odierno, il mancino australiano John-Patrick Smith, è a suo agio sul veloce, si presenta a rete ogni volta che la dinamica dello scambio gliene offre l’occasione e quasi sempre seguendo la prima battuta; non lo fa però quando si ritrova sotto 6-7 al tie-break e perde il set con un errore di dritto. Grazie anche a un paio di nastri favorevoli, Youzhny ottiene l’unico break dell’incontro e passa agli ottavi dove troverà Fabio Fognini.

E PER FINIRE… – Nell’ultimo incontro di singolare, il numero 7 del seeding Viktor Troicki supera il russo Andrey Kuznetsov. Fra gli errori gratuiti che superano abbondantemente i vincenti e le ottime percentuali di trasformazione del servizio (addirittura il 100% con la prima battuta da parte di Viktor), il primo set arriva al tie-break senza sussulti e anche il gioco decisivo sembra avaro di emozioni quando il serbo si conquista cinque set point consecutivi; si fa poi riagganciare sul 6 pari, ma la tensione è subito smorzata da un gratuito di rovescio di Kuznetsov e dal successivo ace di Troicki. L’efficacia dei servizi cala nel secondo parziale, ma i due arrivano ancora al tie-break; il serbo vola 5-1 e questa volta non si fa rimontare. Prossimo turno contro Lajovic o Pella.

Domani in campo gli ultimi incontro del primo turno, con Thomas Fabbiano opposto a Daniil Medvedev, e due match degli ottavi.

Risultati:

[PR] R. Berankis b. [Q] D. Masur 3-6 6-3 6-2
[Q] L. Broady b. [Q] E. Gulbis 6-3 6-0
M. Youzhny b. [Q] J-P. Smith 7-6(6) 6-4
[7] V. Troicki b. A. Kuznetsov 7-6(6) 7-6(2)

Michelangelo Sottili

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