Mondo Challenger: i ritorni di Vanni e Robredo, sorpresa Molleker

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Mondo Challenger: i ritorni di Vanni e Robredo, sorpresa Molleker

Lo spagnolo trionfa a Lisbona dopo un’attesa lunga cinque anni. L’azzurro conquista Samarcanda. Il 17enne Rudolf Molleker alla prima gioia in carriera

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Bordeaux (Francia, €106.000, terra rossa) – R. Opelka b. [WC] G. Barrere 6-7(5) 6-4 7-5

Grazie alla vittoria in rimonta contro il padrone di casa Gregoire Barrere, Reilly Opelka diventa il primo statunitense nella storia a conquistare il Challenger di Bordeaux. Si tratta del secondo successo in carriera a livello Challenger per il 20enne americano (il primo era arrivato nel 2016, sul cemento indoor di Charlottesville) e il primo (in assoluto) su terra rossa. Grazie a questo successo, Opelka guadagna ben 62 posizioni in classifica mondiale e sale al numero 144, ma soprattutto si candida per un posto alle Next Gen Finals di Milano (adesso è numero 8, a soli 128 punti di distanza da Alex De Minaur, settimo).


Busan (Corea, $150.000, cemento) – [1] M. Ebden b. [3] V. Pospisil 7-6(4) 6-1

Continua il grande momento di forma di Matthew Ebden, che con la vittoria a Busan mette in bacheca il terzo titolo Challenger degli ultimi sei mesi. Il 30enne australiano ha battuto in finale il canadese Vasek Pospisil, salendo al numero 73 del mondo, la posizione più alta raggiunta dopo l’infortunio al ginocchio, e il successivo intervento, che nel 2014 aveva messo a rischio il prosieguo della sua carriera (il suo best ranking è invece di numero 61, raggiunto nel 2012).


Heilbronn (Germania, €85.000, terra rossa) – [WC] R. Molleker b. [2] J. Vesely 4-6 6-4 7-5

Come passare dal non aver mai vinto nemmeno una partita a livello Challenger, a sollevare il primo titolo in carriera, nel giro di una settimana. È quello che è successo al 17enne tedesco Rudolf Molleker, profeta in patria a Heilbronn. Questa settimana da sogno catapulta il giovane tedesco (nato però in Ucraina) al numero 300 del mondo (aveva iniziato il torneo al 497esimo posto in classifica). È il più giovane tedesco a vincere un titolo dal successo del 17enne Alexander Zverev a Braunschweig nel 2014. Grazie a questo successo, diventa inoltre il terzo giocatore classe 2000 capace di conquistare un titolo (gli altri due sono Felix Auger-Aliassime e Nicola Kuhn).


Lisbona (Portogallo, $43.000, terra rossa) – T. Robredo b. C. Garin 3-6 6-3 6-2

Un attesa lunga cinque anni per un giocatore da sempre abituato ad alzare trofei (in carriera ha infatti conquistato ben 12 titoli a livello di tour principale). Dopo un lungo periodo costellato da infortuni e operazioni (gomito e piede compresi), l’ex numero 5 del mondo Tommy Robredo (estremamente commesso durante la cerimonia di premiazione) è tornato a sorridere dopo un’attesa, come dicevamo, lunga cinque anni (l’ultimo titolo in carriera lo aveva conquistato ad Umago nel 2013). Grazie a questa vittoria, il 36enne spagnolo (che oggi sarà impegnato nel primo turno di qualificazioni del Roland Garros, opposto al nostro Simone Bolelli), guadagna 59 posizioni nella classifica ATP e sale al numero 168.


Samarcanda (Uzbekistan, $75.000, terra rossa) – L. Vanni b. M. Vilella Martinez 6-4 6-4

Torna alla vittoria Robredo in Portogallo, torna alla vittoria Luca Vanni in Uzbekistan. Un’attesa certamente meno lunga rispetto a quella dello spagnolo, ma non per questo meno sentita. L’ultimo successo di ‘Lucone’ era arrivato nel 2016 nel Challenger di Andria, con un vittoria in rimonta contro Matteo Berrettini. Due anni dopo il 32enne azzurro è tornato a sorridere e ha messo in bacheca il quinto titolo Challenger della sua carriera, diventando il sesto italiano ad aggiudicarsi un torneo di questo livello nell’anno in corso (gli altri cinque sono Andreas Seppi, Matteo Berrettini, Marco Cecchinato, Stefano Travaglia e Gianluigi Quinzi).

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