Ostapenko è già fuori dal Roland Garros. Male Errani e Schiavone

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Ostapenko è già fuori dal Roland Garros. Male Errani e Schiavone

Fuori al primo turno la campionessa in carica, come Myskina nel 2005. Vince l’ucraina Kozlova. Sara cede al terzo a Cornet, la leonessa ko in due tiebreak. Out anche Venus

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[PODCAST] Alla Conquista della Terra (Ep 15) – La rivincita dei lucky loser

da Parigi, i nostri inviati Antonio Garofalo, Ruggero Canevazzi e Ilvio Vidovich

La prima giornata del Roland Garros 2018 si apre con la clamorosa eliminazione al primo turno della campionessa in carica Jelena Ostapenko per mano di Kozlova. E’ solo la sesta volta nell’era open che una campionessa slam in carica viene sconfitta all’esordio: Graf (1994 Wimbledon), Capriati (2003 AO), Myskina (2005 RG), Kuznetsova (2005 US Open)e  Kerber (2017 US Open) le altre. Fuori subito anche le due azzurre impegnate: Sara Errani si arrende ai problemi fisici ed alla rimonta di Alizè Cornet, mentre Francesca Schiavone cede in due tiebreak alla ventenne slovacca Kuzmova.  Venus Williams sorpresa dalla Wang, soffre un set (sotto 1-5) Elina Svitolina prima di superare la fidanzata di Kyrgios, Ajla Tomljanovic.Stephens lascia solo due game ad Arantxa Rus, mentre la solidità di Putintseva ha la meglio su Johanna Konta.

JELENA ABDICA –  La sabbia rossa del Roland Garros può diventare facilmente una palude cara Jelena, ma tu sei giovane e imparerai da questa scoppola. Imparerai anche che il tennis non è una gara a chi tira più forte e che quelle righe bianche e la rete in mezzo hanno uno scopo. Le prime vanno centrate, la seconda va evitata.

Jelena Ostapenko (5 WTA) non fa onore al suo trionfo 2017 ed esce al primo turno meritatamente contro l’ucraina Kateryna Kozlova (66 WTA), un’impresa che non riusciva dal 2005 quando a compierla fu la russa Anastasia Myskina. Kozlova ha sempre battuto in carriera la tennista lettone ed evidentemente sa bene come metterla in difficoltà. Jelena ci mette molto del suo giocando un primo set orripilante fra doppi falli, errori continui e goffe corse in avanti per recuperare i drop shot avversari. Ci arriva sempre ma non fa mai il punto. Lo perde solo 7-5 perché Kozlova alla fine sembra incapace di tenere la battuta decisiva ma quando le occasioni fioccano prima o poi una la prendi. L’ucraina alla pausa si fa medicare una grossa vescica sul tallone sinistro ma neanche questo intervallo di tempo consente a Jelena di riordinare le idee. Forse non trova il tempo sulla palla o è infastidita dal vento che spira sul campo, sta di fatto che non riesce per tutto l’incontro a mettere insieme tre colpi di fila (“Ho giocato una partita orribile. Sono dispiaciuta ma soprattutto tanto, tanto arrabbiata” dirà a fine match). La lettone scatta per prima alla ripresa e sembra guadagnare slancio ma è solo un’illusione perché ben presto ricomincia la serie infinita di errori che consentono all’avversaria di rientrare. Particolarmente drammatico lo score al servizio della detentrice, che ha brekkato Kozlova per quattro volte senza riuscire a vincere neanche un set, annegando in 13 doppi falli (“Stamattina mi ero svegliata con delle brutte sensazioni. Ma avevo cercato di rimanere positiva. E non mi immaginavo potesse succedere questo” ha rivelato in conferenza stampa, sorridendo per cercare di sdrammatizzare un po’). Gran merito invece al tennis di Kateryna, sempre velocissima sul campo e in grado con ottima mano di alternare alte parabole difensive ad affondi immediati. Affronterà al secondo turno la vincente del match fra Azarenka e Siniakova.

ERRANI MALE – Il ritorno sul Philippe Chatrier, che tante soddisfazioni le ha dato in passato, non regala buone notizie a Sara Errani. Al termine di una prestazione sconcertante l’azzurra cede ad Alizé Cornet nella riedizione del match dei “why you say Vamos?” con entrambe le giocatrici reduci da discusse vicende di doping che in qualche modo ne condizionano il rendimento. “Non è facile giocare con la spada di Damocle del ricorso al TAS pendente. Purtroppo non ho notizie sui tempi della decisione ma è un pensiero che non aiuta”. 
Non era partita male la romagnola che, complice una Cornet inguardabile e incapace letteralmente di trovare il campo, portava a casa il primo set agevolmente per 6-2 issandosi anche 2-0 ad inizio del secondo. Lì si spegneva completamente la luce e Sara si inabissava sotto una serie incredibile di errori ed orrori soprattutto al servizio con doppi falli di metri. “Sono calata fisicamente. Purtroppo non sono riuscita a ad allenarmi bene questa settimana, è da Roma che ho il ferro basso e problemi di stomaco ogni qualvolta mangio. Dovrò fare accertamenti”. La partita, in verità inguardabile per larghi tratti, scivolava via con la francese brava ad approfittare con il rovescio lungolinea degli enormi spazi che Sara lasciava sul lato destro del campo. Un terrificante parziale di dieci giochi a uno (da 6-2 2-0 a 2-6 1-4) con lo sparuto pubblico accaldato di questa prima domenica di torneo che entrava in partita – “Il pubblico mi ha trascinata, in un altro torneo probabilmente non ce l’avrei fatta a rimontare” – consentiva alla francese di prendere il largo. Sara provava a rientrare in partita con Cornet che iniziava il suo consueto show lamentando non si capisce quale malessere dopo ogni battuta ma brava a sorpendere l’azzurra con perfette palle corte. Dopo quattro match point gettati al vento,  la contesa era finita, per gli ululati felici del pubblico dello Chatrier.

FRANCESCA, PECCATO – “Francesca facci sognare” c’era scritto sulla maglietta di una piccola tifosa seduta nel suo box. E Francesca Schiavone ci ha provato a regalare l’ennesima soddisfazione ai suoi tifosi qui a Parigi Purtroppo però le sassate da fondo della 20enne slovacca Viktoria Kuzmova non glielo hanno permesso. Anche se in conferenza stampa la tennista milanese confiderà ai cronisti italiani di non essersi mai sentita veramente in partita oggi (“Forse la tensione, forse un po’ di stanchezza dopo le qualificazioni, sta di fatto che non ho giocato bene, non sentivo bene gli appoggi”). Sebbene dopo una partenza devastante della sua avversaria, soprattutto con i colpi di inizio scambio (in particolare il risposta), i suoi colpi di fioretto cominciavano a destabilizzare la n. 87 del mondo, che appena lo scambio si allungava e soprattutto si giocava in larghezza, evidenziava tutti i suoi limiti di mobilità laterale. Francesca riusciva infatti a rimontare da 1-4 nel primo set e a giocarselo al tie break. Qui però era brava Kuzmova, che tornava a sparare vincenti al servizio e alla risposta. 7-2 Slovacchia senza recriminazioni. Che invece c’erano nel secondo set, giocato punto a punto. Soprattutto per quel dodicesimo game dove una demivolèe sul 15-30 e poi una palla corta sul set point a favore della tennista milanese, hanno consentito alla tennista di Kosice di recuperare lo svantaggio e giocarsi di nuovo il parziale al tie break. Che nuovamente la vedeva tornare praticamente infallibile: altro 7-2 (“Niente da dire è stata brava lei. Mi spiace invece un po’ per come ho giocato il game sul 6-5, quello sì“) e passaggio del turno per la giovane slovacca, che poi correva a dare il cinque al suo coach a bordo campo, con il sorriso sollevato di chi era seriamente preoccupato prima di scendere in campo (“Sì, ero preoccupata, sapevo che il suo tennis sulla terra rossa poteva darmi molto fastidio” ci sarà al termine della conferenza stampa). Nel frattempo, Francesca Schiavone usciva dal campo tra gli applausi del pubblico, forse per l’ultima volta qui a Parigi.  Per il momento, non si sa nemmeno se la rivederemo al prossimo Slam (“Con la classifica che ho è difficile entrare nel tabellone di un torneo sull’erba. E prima di Wimbledon bisogna farne almeno uno, non ha senso andare solo a Londra. Sull’erba non è come sulla terra, che ci metto pochi giorni a ritrovare il mio gioco, ci sono schemi precisi e bisogna riprenderli ed allenarli. Adesso vado a casa e ci rifletterò”).

SVITOLINA DIESEL – Dopo a prima mezz’ora dominata da una Tomljanovic davvero esplosiva e autrice di vincenti magnifici, Elina Svitolina prendeva le misure, facendo valere la differenza di classifica (n.4 contro n.68 WTA) nella testa (sempre meglio lei nel punti decisivi) ogni volta che lo scambio si allungava, approdando così al secondo turno (contro la vincente di Schiavone-Kuzmova) al termine di una partita molto bella e combattuta anche nel secondo set. L’australiana nata a Zagabria partiva alla grande, con la mente sgombra e il braccio sciolto, mettendo in campo colpi profondissimi (eccellente il rovescio incrociato) che trovavano impreparata la fresca campionessa di Roma. Elina però non si scomponeva e da 5-1 sotto cominciava la rimonta (Nel primo set, quando Ajla giocava alla grande, ho cercato di tenere la palla alta sopra la rete, migliorando punto dopo punto”, ha dichiarato l’ucraina), sfruttando il tipico braccino che s’impossessa di Tomljanovic, ora dai colpi molto più corti (quando aumentava la potenza, finivano lunghi). Il doppio fallo sul set-point del 5-2 si rivelava la pietra tombale della comprensiva ragazza di Nick Kyrgios, che non poteva opporsi alla risalita della n.4 del mondo, fino al 7-5 finale, accompagnato dalla rottura di racchetta dell’australiana, omaggio comprensibile alla testa calda di Canberra. Nel secondo set ci si aspettava poco più di una passerella per Svitolina, ma la sua avversaria non aveva nessuna intenzione di scansarsi. Nonostante un 2-0 ingeneroso, figlio dei soliti errori di misura – peraltro spesso indotti dal grande lavoro ai fianchi della tds n.4 -, la venticinquenne di Brisbane continuava a martellare dal fondo fendenti bellissimi che lambivano le righe, per la gioia del pubblico (poco presente all’inizio, poi più corposo ma non abbastanza: il gran caldo non può essere una giustificazione se è domenica, il cielo è azzurro quasi come in Provenza e inizia il Roland Garros. Parigini troppo ben abituati?). Sul 2 pari però Elina sentenziava che poteva bastare alzando definitivamente l’asticella e chiudendo 7-5 6-3 dopo un’ora e mezza di ottimo tennis. Se il livello medio del torneo femminile è questo, ci sarà da divertirsi.

ha collaborato Raffaello Esposito

Risultati:

[26] B. Strycova b. K. Nara 1-6 6-3 6-4
[25] A. Kontaveit b. M. Brengle 6-1 4-6 6-2
[4] E. Svitolina b. A. Tomljanovic 7-5 6-3
E. Makarova b. S. Zheng 6-4 6-1
P. Martic b. Y. Wang 6-2 6-3
[32] A. Cornet vs S. Errani 2-6 6-2 6-3
[10] S. Stephens b. [LL] A. Rus 6-2 6-0
J. Brady b. [WC] A. Hesse 6-1 6-1
V. Kuzmova b. [Q] F. Schiavone 7-6(2) 7-6(2)
Y. Putintseva b. [22] J. Konta 6-4 6-3
Q. Wang b. [9] V. Williams 6-4 7-5
Z. Diyas b. M. Linette 6-3 6-1
K. Kozlova b. [5] J. Ostapenko 7-5 6-3
[Q] M. Frech b. E. Alexandrova 6-3 3-6 6-3
[WC] P. Parmentier vs [WC] C. Paquet 3-6 7-6(4) 3-1 rinviata a domani per oscurità
[Q] A. Dulgheru vs C. McHale 5-7 7-6(5) rinviata a domani per oscurità

Il tabellone completo

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