Fognini Cecchinato, l’attacco a due punte a segno sulla terra (Piccardi), Doppia vittoria. Fognini e Cecchinato il tennis di gloria (Crivelli), Magic Fognini sulle orme di Panatta (Mancuso), Fognini Cecchinato che bis storico (Semeraro)

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Fognini Cecchinato, l’attacco a due punte a segno sulla terra (Piccardi), Doppia vittoria. Fognini e Cecchinato il tennis di gloria (Crivelli), Magic Fognini sulle orme di Panatta (Mancuso), Fognini Cecchinato che bis storico (Semeraro)

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Rassegna stampa a cura di Daniele Flavi

 

 

Fognini Cecchinato, l’attacco a due punte a segno sulla terra

 

Gaia Piccardi, il corriere della sera del 23.07.2018

 

Su campi paralleli separati dalla Mitteleuropa, gemelli che già al Roland Garros avevano tentato il colpaccio a braccetto, Fabio Fognini e Marco Cecchinato sono i due piccoli draghi che nella stessa domenica (esistono vari precedenti di doppie vittorie italiane nello stesso weekend, ma nel medesimo giorno vinsero solo Bertolucci a Firenze e Barazzutti a Charlotte nel circuito Wct: 24 aprile 1977) si annettono la terra di Bastad (Svezia) e Umago (Croazia), assicurandosi da oggi una nuova classifica: n.14 il ligure (a un passo dal best ranking: n.131131 marzo 2014) e n. 2211 palermitano che — ricordiamolo — il 29 aprile scorso conquistava a Budapest il primo titolo Atp della carriera (Fognini sale a quota 7) per poi inventarsi, perla sorpresa di tutti, semifinalista a Parigi. Siamo a livello di Atp 25o, montepremi intorno ai 500 mila euro, l’asticella sale per il Ceck che vola ad Amburgo (Atp 500) dove trova il n. 37 del mondo Monfils al primo turno (nessun precedente) e l’austriaco Thiem, n. 9, l’avversario che lo aveva battuto in semi al Roland Garros, come prima testa di serie. Fognini invece non cambia: si trasferisce in Svizzera, a Gstaad, l’Atp 25o di cui è campione in carica. Ma è così che l’azzurro prepara lo storico assalto ai top-lo del ranking: a 31 anni sarebbe la giusta ricompensa, il percorso andrà completato sul cemento americano e poi all’Open Usa, l’ultimo Slam stagionale di cui sia Fabio che Marco si sono già assicurati il tabellone principale. A Bastad non c’è Flavia Pen Tennis Fognini e Cecchinato i’attacco a due punte a segno sulla terra di Bastad e Umago netta, rimasta al mare con il piccolo Federico. Gasquet è il solito talento incostante che permette a Fognini di partire a rilento, riacchiappare il primo set (6-3), addormentarsi nel secondo (3-6) e spuntarla grazie a una maggiore freschezza fisica nel terzo (6-1). A Umago c’è Gaia, detta Peki, musa ispiratrice del Ceck che non dà scampo al mancino Pella nel primo (6-2) e poi domina con autorevolezza il tie break del secondo (7-4): «Una dedica speciale alla mia fidanzata speciale». C’è ancora un po’ di terra, prima del veloce su cui torneranno i big, per mettere altri punti in cascina. Fognini e Cecchinato sanno come si fa.

 

Doppia vittoria. Fognini e Cecchinato il tennis di gloria

 

Riccardo Crivelli, la gazzetta dello sport del 23.07.2018

 

Luglio col bene che ti voglio. La magia di un mese, la magia di un ragazzo che quando mette insieme testa, gambe e concentrazione vale i primi del mondo. E lo dice anche la classifica: con il trionfo di Bastad, Fognini sale al numero 14, a una sola tacca dalla miglior posizione di sempre che occupò nel 2014. FELICE Questo d’altronde è il periodo d’oro di Fogna, la terra europea estiva è il suo terreno di caccia: su sette tornei, cinque li ha vinti a luglio, ma era dal 2013 che non si concedeva il bis nello stesso anno (allora furono Stoccarda e Amburgo uno dietro l’altro, stavolta prima della Svezia c’era stato San Paolo a marzo). L’appuntamento scandinavo è uno dei preferiti dai giocatori, per l’ambiente e l’accoglienza, con la particolarità di uno stadio che contiene più spettatori (5000) degli abitanti del paese (4800). Fabio lo onora con il secondo successo in carriera (su 4 sfide) contro Gasquet, magari calante ma pur sempre un califfo. Una partita controllata all’inizio con il servizio, sfuggita di mano per un calo suo più che per i meriti del francese e ripresa con aggressività, soprattutto con il rovescio. contro un rivale che aspettava solo l’errore di Fogna e alla fine è stato travolto: «Sono molto soddisfatto, perché è sempre complicato giocare contro Richard. E’ stato fondamentale cominciare di nuovo bene il terzo set, rimanere solido anche dopo un secondo set molto altalenante». CHE STAGIONE Peccato soltanto che l’ora e 47′ trascorsa in campo lo svuoti di energie per la successiva finale del doppio, ma la stagione di Fognini, che continua a giocare con la caviglia sinistra in disordine, è numericamente vicina a essere la sua migliore di sempre: è arrivato a 31 vittorie, appena cinque in meno di tutto il 2017, con due ottavi Slam (in Australia e a Parigi); il settimo trionfo sul circuito, inoltre, lo lascia da solo al secondo posto tra i plurivittoriosi italiani, staccando Bertolucci e dietro solo a Panatta (10). Questa settimana Fabio difende, da testa di serie numero uno, il titolo ottenuto l’anno scorso a Gstaad e intanto si gode il 12° posto nella Race, prima della trasferta americana, sempre complicata per la superficie e le condizioni climatiche. Ma questo Fogna non può avere paura del caldo e del cemento: la top ten non è soltanto il sogno di una notte di mezza estate.

 

Magic Fognini sulle orme di Panatta

 

Angelo Mancuso, il  messaggero del 23.07.2018

 

Due italiani trionfano nello stesso giorno: succede nel tennis ed il merito è di Fabio Fognini e Marco Cecchinato. Il ligure ha vinto a Bastad, il siciliano a Umago. Una doppietta che ricorda quella di due anni fa quando Paolo Lorenzi conquistò Kitzbuhel e ancora Fognini si impose a Umago. Era lo stesso fine settimana, ma i due successi in quel caso arrivarono a distanza di 24 ore (sabato 23 e domenica 24 luglio). Di doppiette azzurre ce ne sono state altre due in passato, firmate entrambe da Barazzutti e Bertolucci: una nell’aprile 1976 (Nizza e Barcellona) e l’altra nel 1977 (Charlotte e Firenze, pure allora nello stesso giorno, il 24 aprile). Si trattava di tornei inseriti nel WCT Tour, un circuito parallelo a quello dell’ATP. IL RE DI SVEZIA Fognini superando il francese Richard Gasquet per 6-3 3-6 6-1 ha rinverdito la tradizione azzurra nel torneo svedese, già vinto da Barazzutti, Zugarelli, Cané e Gaudenzi. Non metteva piede a Bastad da 8 stagioni e ha dovuto lottare contro condizioni di gioco veloci, umide e non esattamente ideali per il suo tennis, nonostante si giocasse sulla terra. Nel parziale decisivo è venuta fuori la differenza con Gasquet in termini di lucidità e condizione fisica. Fabio correva e serviva prime palle: è volato sul 3-0, ha chiuso 6-1. Un titolo, il settimo in carriera, che permette al 31enne di Arma di Taggia di scavalcare Bertolucci che aveva agganciato 4 mesi fa a San Paolo. Davanti c’è solo Panatta a quota 10. Fabio è risalito al n.14 ATP, a soli 10 punti dal best ranking di n.13 del marzo 2014. Non potrà agguantarlo questa settimana a Gstaad dove difende i 250 punti del successo dello scorso anno, ma potrà metterlo nel mirino per l’estate sul cem ento americano. MARCO SI CONFERMA II 25enne palermitano è entrato in una nuova dimensione dopo la straordinaria semifinale al Roland Garros. La vittoria sulla terra rossa di Umago non è una sorpresa, visto che ha battuto giocatori che gli stanno dietro in classifica. Ma il modo in cui vive le partite è molto convincente, sia quando gioca bene che, soprattutto, quando non è in giornata. In finale contro l’argentino Guido Pella è stato incisivo dalla parte del rovescio e ha sfruttato alla perfezione la smorzata: non sempre arriva il punto, ma i continui scatti in avanti sfiniscono i rivali.

 

Fognini Cecchinato che bis storico

 

Stefano Semeraro, la stampa del 23.07.2018

 

Anche il tennis, grazie a Fabio Fognini e Marco Cecchinato, ha portato il suo mattoncino in una giornata memorabile per lo sport azzurro. I due migliori giocatori italiani si sono presi infatti due Atp 250, rispettivamente lo Swedish Open di Bastad e i Croatia Open di Umago: Fabio ha superato 6-3 3-6 6-1 l’ex n. 7 del mondo Richard Gasquet (oggi n. 29), mentre Marco ha battuto 6-2 7-6 l’argentino Guido Pella, n. 72 del mondo. Non si tratta di «major», certo, ma la doppietta è confortante, e un indice di continuità dopo la clamorosa semifinale di Cecchinato al Roland Garros. Fra l’altro è la terza volta nell’era Open, cioè dal 1968, che due azzurri vincono un torneo professionistico nella stessa settimana (l’ottava se si considera un doppietta unisex, maschi e femmine): nel 1977 era toccato a Corrado Barazzutti nel Wct di Charlotte e Paolo Bertoluccci nell’Atp di Firenze, due anni fa a Paolo Lorenzi a Kitzbuhel e a Fabio Fognini a Umago. Trionfi a Bastad e Umago Per il «Ceck» è una ulteriore conferma, dopo le semifinali sull’erba di Eastbourne, che l’exploit di Parigi, con la vittoria su Djokovic nei quarti, non era casuale. Per il «Fogna» un segnale in più che il 2018 può essere un anno importante: Fabio a febbraio si era già imposto a San Paolo, e con questa vittoria sale al n. 14 in classifica Atp, a un solo posto dal suo miglior ranking di sempre, il n. 13 del 2014, e diventa in solitaria il secondo italiano per numero di titoli in carriera: 7, contro i 10 di Adriano Panatta. Per Marco, anche lui vittorioso per la seconda volta nell’anno (dopo Budapest in aprile) quello di oggi è invece il piazzamento più alto in carriera: 22. Dai green inglesi alla terra europea, un’Italia mica male.

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