Caso Serena Williams-Ramos: Ohanian polemizza con il NY Times

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Caso Serena Williams-Ramos: Ohanian polemizza con il NY Times

Il marito di Serena contesta Christopher Clarey, secondo il quale le donne non sarebbero penalizzate nelle sanzioni degli arbitri. E intanto Serena resta categorica…

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Non si placano le polemiche da parte del clan Williams. Dopo la scenata di Serena in campo, adesso è il marito della campionessa statunitense, Alexis Ohanian, a ritornare sull’argomento e a pungere i giornalisti. Il fondatore di Reddit se la prende in particolare con Christopher Clarey, illustre penna del The New York Times. Seppure elegantemente, Clarey aveva criticato l’atteggiamento di Serena dopo la polemica di cui si è resa protagonista durante la finale a New York persa contro la Osaka. E, come il giornalista americano, gran parte della stampa presente allo US Open aveva bacchettato la reazione – diciamolo, davvero eccessiva – della ex n. 1 del mondo.

Il 14 settembre Clarey pubblica un articolo sul The New York Times in cui riporta i dati relativi alle sanzioni, di varia natura, ricevute dai tennisti uomini e donne dal 1998 ad oggi. Infatti, uno degli argomenti di Serena nella sua protesta contro l’arbitro Carlo Ramos, era proprio che, secondo lei, le donne sarebbero più penalizzate degli uomini da parte dei giudici di sedia. Sarà vero? Tuttavia, stando alla statistica riportata da Clarey, pare che i numeri le diano assolutamente torto. Dall’analisi del giornalista americano, appare che le donne abbiano ricevuto in totale un numero maggiore di warning rispetto agli uomini soltanto per quanto riguarda il coaching (152 a 87) e per non essersi presentate alle consuete conferenze stampa post match (10 a 6) che, ricordiamolo, negli slam sono obbligatorie, anche in caso di sconfitta. Ma allora, cosa vuole sostenere esattamente Ohanian?

Dai suoi commenti al suo primo tweet, pare che il marito di Serena si affidi ad un calcolo di percentuali tenendo conto della totalità delle violazioni delle regole (percentuale che sarebbe più elevata nelle sanzioni alle donne), mentre i dati di Clarey mostrerebbero solo un “totale” di effettive sanzioni. Resta comunque una parte di ambiguità nell’argomentazione del marito di Serena.

Dal canto suo, anche Serena è tornata a parlare dell’accaduto. La versione australiana del celebre quotidiano Daily Mail riporta alcune dichiarazioni di Williams di quella che è stata la sua prima intervista dopo la sconfitta contro Naomi Osaka, rilasciata alla giornalista Lisa Wilkinson, del programma televisivo australiano “The Sunday Project” (che andrà in onda in Australia nella serata della prossima domenica), Serena rimane sulle sue posizioni e riafferma categorica di non aver mai avuto con Mouratoglou accordi su eventuali segnali di coaching durante i match: “Lui (Patrick) ha affermato che mi stava facendo un gesto. Non capisco di cosa stesse parlando, non ci siamo mai accordati sul farci dei segnali“. Serena ritorna inoltre sulla questione della presunta disparità tra uomini e donne per quanto riguarda le sanzioni da parte degli arbitri: “Proprio non capisco. Se sei una donna, dovresti riuscire a fare almeno la metà di quello che possono fare gli uomini“.

E poi, alla fatidica domanda se Serena si sia alla fine un po’ pentita della reazione avuta in campo, la campionessa esita, si dimostra a disagio e se la cava con un “mmm“. A quel punto, la giornalista cerca di tranquillizzarla dicendole: “Serena, sono nelle tue mani, completamente nelle tue mani”. Niente da fare. Quello che la Williams riesce a dire è solo un altro laconico, ambiguo e, decisamente insufficiente, “mmm“.

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