Gli strascichi di Singapore investono Karolina Pliskova. La giocatrice ceca, sconfitta da Stephens in semifinale e poi convocata dal capitano Petr Pála per la finale di Fed Cup contro gli Stati Uniti, si vedrà costretta a marcare visita a Praga. Il fastidio al polpaccio comparso durante il suo ultimo torneo stagionale non è stato riassorbito: il suo posto nel quartetto ceco verrà preso Barbora Krejcikova, fresca di raggiungimento della prima posizione del ranking di doppio assieme a Siniakova, anche lei tra le convocate.
“Già a Singapore ci sono stati dei giorni in cui mi provocava dolore persino camminare, mi sentivo molto male ma non vi ho prestato troppa attenzione. Non vedevo l’ora di prendere parte alla finale ma dopo aver ricevuto il risultato degli esami purtroppo non sarà possibile. Sono davvero dispiaciuta, ma la squadra sarà comunque molto forte“. Karolina si è espressa così in un breve comunicato su Twitter con cui, di fatto, annuncia di aver chiuso la stagione.
VERSO LA FINALE – Inevitabilmente, questa notizia aumenta le pur basse possibilità degli Stati Uniti di bissare il successo della scorsa edizione. Alla luce delle convocazioni di Kathy Rinaldi, che oltre alle sorelle Williams ha dovuto rinunciare anche a Stephens, Keys e Vandeweghe, la situazione per il team statunitense sembrava quasi disperata. L’assenza di Pliskova apre una piccola porta: se una singolarista sarà sicuramente Kvitova, la seconda dovrà essere una tra Siniakova e Strycova e si tratterà certamente di una sfida più giocabile per Collins e Kenin, le due probabili singolaristi della squadra di Rinaldi. Un piccolo spiraglio però, non molto di più. Strycova è giocatrice di grande personalità ed esperienza, Siniakova ha lo svantaggio della giovane età ma è una colpitrice eccellente, molto difficile da arginare quando in giornata. Resta poi il doppio, e la convocazione di Krejcikova permetterà a Pala di schierare la coppia più forte del mondo secondo le classifiche. Agli Stati Uniti servirà comunque una grossa impresa, anche senza Pliskova.