Pagelle: tra Madrid e Torino ci salva l’azzurrino

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Pagelle: tra Madrid e Torino ci salva l’azzurrino

Roger Federer snobba Roma per Madrid, il balletto di Torino per le Finals. Sinner rivelazione a Bergamo, Fognini disperso, Cecchinato numero uno. La rinascita di Bencic, i dubbi di Osaka

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Meno male che in Italia siamo tutti tifosi di Nadal. Insomma, non ce ne importa nulla che quel perdente di Roger Federer, sì uno che doveva vincere er quinto slamme almeno un paio di volte e non si sa come abbia fatto a perdere, abbia preferito quel torneaccio di Madrid, senza tradizione, senza statue e senza bucatini all’amatriciana (e facesse la pubblicità della paella allora!). “Che ce frega de Ruggero noi c’avemo Raffaeeel, Raffaeeeeeel, Raffaeeeeeel” si ode dalle parti del Foro Italico.

Poco male, comunque, l’Italia del tennis si consolerà dal 2021 quando Torino ospiterà le Finals: eh sì, vi diamo uno scoop in esclusiva, pare infatti che Coni, Fit, Sport&Salute, Movimento5 Stelle, Lega Nord, Giuseppe Conte, Antonio Conte, Paolo Conte, Regione Sardegna, Comunità Montana di Monte Mario, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, No-Tav e No-Vax si siano seduti ad un tavolo di concertazione e abbiano trovato l’intesa sulla compilazione della schedina del Superenalotto che verosimilmente produrrà i 62 milioni di euro incredibilmente necessari per garantirsi le Finals e di cui tutti ignoravano l’importanza.

Dopo questi fondamentali successi politici, tocca ora ai nostri alfieri in campo, l’arduo compito di tenere alto il vessillo tricolore. Il non più numero uno d’Italia Fabio Fognini (4) continua la sua imperiosa campagna di conquista sudamericana:  dopo aver annichilito per ben due tornei di fila l’ostico avversario Bye, si è dovuto arrendere al giovane virgulto canadese Felix Auger-Aliassime (8): questa NextGen sarà pur sempre una cazzata, per dirla alla Fogna, ma dopo Munar è il secondo giovinastro che approfitta del vecchio e svogliato Fabio. 

E dunque, nuovo capitano azzurro è Marco Cecchinato, stanco dopo il trionfo di scorsa settimana e con il quale appunto siamo in debito di un 8. Matteo Berrettini (6,5) continua a crescere gradualmente, Seppi (6,5) è sempre una garanzia, ma la copertina della settimana la merita il diciassettenne Jannik Sinner (8), che sbuca all’improvviso in quel di Bergamo e si porta a casa un trofeo Challenger con un gioco e una serenità da veterano. Speriamo che non ascolti i panegirici di chi già lo prevede numero 1 del mondo, ma con vicino un esempio come Andreas Seppi, non dovrebbe correre questo rischio.

Il rischio invece di perdere un po’ la testa lo corre Naomi Osaka (5) che ha licenziato l’allenatore che l’ha portata a due Slam e al numero 1 del mondo: problemi di cuore o problemi di soldi, non si sa, certo che il ko con Kiki Mladenovic (6,5), risorta per un giorno, ha fatto scalpore. Anche qui, l’amore da campo pare non produrre grandi risultati, visto anche quello che sta combinando Dominic Thiem (4). Di migliorarsi a vicenda sembra sia riuscito solo a Monfils e Svitolina, che da quando viaggiano in coppia sono felici e anche abbastanza vincenti.

Belinda Bencic (9) ha giocato un torneo straordinario mettendo in fila il poker di top-10 Sabalenka-Halep-Svitolina-Kvitova e preannunciando un ritorno lì dove le compete. Belinda e Petra (8) sembrano in questo momento due squarci di fantasia e imprevedibilità in un tennis femminile di corri e tira.

Vincitrice e runner-up del Premier 5 di Dubai 2019

Dovremmo oramai aver capito che Stefanos Tsitsipas (8) sta facendo davvero sul serio, mentre il suo compare Denis Shapovalov (4,5) non ha ancora capito cosa vuole fare da grande. Mentre il figlio prodigo Evans (7) si arrende solo ad Albot (7,5), l’oscar della settimana va a Gilles Simon (10), quattro ace in un game. “Ti era mai successo?” “Beh, no, solitamente mi ci vuole tutta la stagione”

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