Pagelle: Roger fa cento, Kyrgios redento?

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Pagelle: Roger fa cento, Kyrgios redento?

Roger Federer centra il prestigioso traguardo e non ha intenzione di fermarsi. Lo stimolo segreto di Kyrgios. La rabbia di Nadal e la gioia di Pella. Mentre Bouchard va a Hollywood

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Chissà se Roger Federer (10) ha mai ascoltato “Cara” di Lucio Dalla, e se, trovandosi di fronte Stefanos Tsitsipas (8) sabato abbia canticchiato: 


“Cosa ho davanti, non riesco più a parlare,
Dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare…
(vuoi andare a dormire)
Quanti capelli che hai, non si riesce a contare,
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli, ci si può fidare. 

Conosco un posto nel mio cuore dove tira sempre il vento, per i tuoi pochi…tornei e per i miei che sono cento,
non c’è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare”

Perché in fondo cosa vuoi dire più a Roger Federer? Quando perse la sua prima finale a Marsiglia nel 2000 contro Marc Rosset, il suo anziano connazionale gli buttó lí la classica frase che si dedica ai giovani sconfitti in lacrime  “Ne vincerai tanti altri”. Giusto qualcuno, caro Marc. “Papà tu invece quanti ne hai vinti?” “Ehm, dieci!” ha risposto il povero James Blake (10) alle sue figlie. “Solo???”.

Voi capite quante generazioni di ottimi tennisti ha rovinato Roger? Sembra passato un secolo dal primo titolo ATP vinto da Roger a Milano, e in queste ore si sente ancora ripetere dello “straordinario legame di Federer con l’Italia”: intanto, a meno di una wildcard per le NextGen Finals pare difficile che il carniere di Federer possa rimpinguarsi di altri titoli conquistati sul suolo del Bel Paese, visto che la rinuncia a Roma pare ormai definitiva e che la pagliacciata delle Finals a Torino si è conclusa come al solito tra roboanti dichiarazioni, insulse chiacchiere (e va bene che siamo a Carnevale) e una figuraccia da pezzenti.

Stefanos Tsitsipas (10-2) avrebbe voluto festeggiare l’ingresso in top-10 battendo nuovamente il Re, ma le fatiche dei turni precedenti, soprattutto con il ritrovato innamorato Monfils (7), lo hanno indotto alla resa dinanzi al meraviglioso ottuagenario. Il futuro è indubbiamente suo e dovrà dividerselo con Zverev (7) e forse con l’altro protagonista della settimana.
Perché che Nick Kyrgios (9) sappia giocare molto bene a tennis ci sono pochi dubbi, così come c’è poco da dire quando l’australopigreco si trova davanti i più forti del circuito. Il pubblico di Acapulco (4) ci ha capito poco, compresi i tifosi di Nadal che Nick ha prematuramente spedito sull’aereo per Indian Wells

Svelato comunque il motivo di questa versione vogliosa e determinata di Nick, così come della sua delusione al momento della premiazione: gli avevano detto che in palio c’era una pera e lui era convinto si trattasse di Bernarda… Chissà che versione di Nick troveremo nel prosieguo di stagione, magari con un allenatore raccattato in spiaggia o facendo jet-sky, oppure semplicemente senza voglia di correre.

Certo, a Rafa Nadal (5) non può stare simpatico uno che senza allenarsi sappia tenerlo fermo a tre metri dalla palla, ma per una volta lo spagnolo ha dimostrato di essere un cattivo perdente. Già perdente, una parola che si sarà sentito ripetere tante volte Guido Pella (7), abituato ad arrendersi in finale ma finalmente felice come una Pasqua: le vie del tennis sono infinite.

In ogni caso la notizia della settimana è che dopo Match Point, Borg-McEnroe, La battaglia dei sessi, Hollywood apre nuovamente le porte al tennis, con un film su Genie Bouchard e la sua romantica storia con il tifoso dei Patriots con il quale perse una scommessa via Twitter pagando pegno con un appuntamento al “buio”. Gli sceneggiatori hanno meditato a lungo alla ricerca di un finale fantasioso, impossibile, al limite dell’inverosimile, che sfociasse nella fantascienza: scartato il matrimonio trai due, il lieto fine vede Genie in trionfo a Wimbledon.

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