Roland Garros: Berrettini avanza senza brillare, Fabbiano cede a Cilic

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Roland Garros: Berrettini avanza senza brillare, Fabbiano cede a Cilic

L’unica vittoria azzurra di giornata la porta a casa Matteo Berrettini contro Andujar ma già dal prossimo turno sarà necessaria maggior qualità. Fabbiano non può nulla contro il croato

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Matteo Berrettini - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

[11] M. Cilic b. T. Fabbiano 6-3 7-5 6-1 (da Parigi, il nostro inviato)

Marin Cilic non è certo nel miglior momento della sua carriera, ma purtroppo la situazione di Thomas Fabbiano è persino peggiore. La sfida di primo turno a Parigi ha quindi avuto l’esito più prevedibile, ovvero l’allungamento a otto della striscia di sconfitte consecutive del giocatore pugliese in match di tabellone principale: dalla stoica vittoria contro Opelka a Melbourne, Thomas quest’anno è ancora a secco. Ha vinto sì cinque incontri, ma tutti di qualificazione (due a Rotterdam, due a Dubai e uno a Ginevra) e battendo un solo top 100. Non può quindi stupire la mezza occasione sciupata nel secondo set del sonnacchioso incontro andato in scena sul Suzanne Lenglen.

Sotto di un set, Fabbiano si era trovato a condurre 5-4 e servizio per rimettere i conti in ordine, salvo rovinare ogni piano di rimonta regalando i tre game successivi. Due timidi rovesci – uno lungo, l’altro in rete – mandavano Cilic avanti di due set, ormai sostanzialmente al turno successivo dove il croato incontrerà uno tra Dimitrov e Tipsarevic. L’Italia dunque perde il primo dei suoi nove pezzi nel tabellone maschile: Thomas dovrebbe tornare in campo sull’erba olandese di ‘s-Hertogenbosch, sempre via qualificazioni. Con l’augurio che riesca a mettersi alle spalle una prima metà di stagione molto grigia.

Ho giocato due buoni set, i primi due, nei quali ho avuto alcune chance – ha detto Fabbiano dopo la partita – nel secondo ho anche servito per il set, poi però ogni volta che riuscivo a fare il break, ho combinato dei disastri cui purtroppo non sono riuscito a porre rimedio. Devo cercare di prendere quanto mi buono mi ha dato questa partita e poi guardare avanti all’erba. Giocherò a ‘s Hertogenbosch tra due settimane, dopo una preparazione che probabilmente sarà sul cemento dal momento che non ho a disposizione un campo sull’erba su cui allenarmi“.

[29] M. Berrettini b. P. Andujar 6-7(3) 6-4 6-4 6-2

A livello emotivo il Roland Garros non sarà come il Foro Italico, soprattutto per un romano come Matteo Berrettini, ma è pur sempre lo Slam geograficamente più vicino all’Italia, con tanti connazionali sulle tribune, e debuttare per la prima volta da testa di serie non è semplice. Il nostro Berrettini ha pagato con un set e con una partita piena di alti e bassi il suo debutto “con un numero di fianco al nome” gli Internazionali di Francia, riuscendo a distendersi man mano che la partita andava avanti imponendo la sua grande spinta da fondo e utilizzando con la consueta maestria la palla corta, oggi più che mai portatrice di punti.

Nei 69 minuti del primo set il tennista italiano ha quasi sempre dovuto inseguire dopo aver concesso il break nel game di apertura a causa di tre errori consecutivi, incluso il più catastrofico dei drop shot. Berrettini si lamenta con il suo coach Santopadre, seduto in tribuna in mezzo a una nutrita rappresentanza italiana: gioca troppo corto e non sente il diritto uscire dalle corde. Il secondo controbreak del parziale, quello sul 5-4 è arrivato con una volée “al bersaglio grosso” che non ha fatto troppo piacere ad Andujar, ma “business is business”, e quando c’è da portare a casa il punto va bene anche questo.

Thomas Fabbiano – Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

In uno dei tie break più brutti dell’anno (otto gratuiti e due risposte sbagliate su 10 punti giocati) è proprio Berrettini a non trovare il campo più spesso dell’avversario e trovarsi quindi sotto di un set, schiumando seduto sulla sua sedia mentre Andujar va negli spogliatoi. Dopo un game nel secondo set, Matteo decide di dare la racchetta al giudice di sedia (curiosamente) per far cambiare le corde e di prenderne un’altra dalla borsa. Forse il nuovo attrezzo era meglio approntato per una giornata freddina come questa domenica parigina, ma per Berrettini arriva subito il break che alla fine gli consente di portare a casa il secondo parziale.

La spallata decisiva al match arriva sul 4-4 nel terzo set, quando due errori gratuiti di Andujar sul 30-30 mandano Berrettini a servire per il parziale, ottenendo poi un altro break, questa volta a zero, nel gioco d’apertura del quarto set. Dopo questa maratona di quasi quattro set, Matteo affronterà al secondo turno il norvegese Casper Ruud, vincitore in tre set all’esordio di Ernst Gulbis.

Risultati:

[11] M. Cilic b. T. Fabbiano 6-3 7-5 6-1
[29] M. Berrettini b. P. Andujar 6-7(3) 6-4 6-4 6-2
[WC] N. Mahut b. [16] M. Cecchinato 2-6 6-7(6) 6-4 6-2 6-4
[3] R. Federer b. L. Sonego 6-2 6-4 6-4

IL TABELLONE MASCHILE

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