Ruud si farà, parola di Federer: "Arriverà presto nei primi 20"

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Ruud si farà, parola di Federer: “Arriverà presto nei primi 20”

PARIGI – In conferenza stampa il fuoriclasse elvetico si complimenta con il suo giovane avversario. E Ubaldo gli ricorda del primo incontro con Kim Clijsters

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Casper Ruud - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

da Parigi, il nostro inviato

Nonostante non sia stato in grado di vincergli un set, ma solo di andarci vicino, Roger Federer in conferenza stampa è colmo di elogi per il suo avversario odierno, Casper Ruud: “Mi è piaciuto il modo in cui dopo nove giochi difficili ha reagito. Il terzo set si poteva risolvere in un modo o nell’altro. È stato fantastico vederlo restare agganciato. Penso che avrà un buon avvenire, si vede. Ha un’ottima attitudine, è molto calmo, forse perché è norvegese! Al momento è molto forte sulla terra battuta, perché può utilizzare il dritto, i colpi da terra battuta. La chiave sarà il modo in cui inizierà a ribattere sulle superfici rapide, come è stato con Rafa. Oggi ho visto il giocatore da terra battuta, ma sono sicuro che dentro di lui c’è anche un giocatore da superfici dure. Arriverà presto nei primi 20“.

Sull’incontro: “Oggi le condizioni erano un po’ più rapide per il caldo. Quando fa caldo c’è più rimbalzo e la palla arriva più veloce. Ho servito bene tranne che nel primo set in cui mettevo poche prime. Sul Lenglen il pubblico è vicino e si sente un ambiente differente anche se è un po’ più scivoloso. Può dipendere dal fatto che sotto la terra battuta ci sia un po’ più di duro rispetto allo Chatrier che è più morbido“.

Quanto al suo ritorno sulla terra battuta: “Sì, ne sono contento. Non sapevo cosa attendermi. A questo punto il mio livello non so dire se sia il massimo che posso raggiungere, potrebbe esserlo, sono curioso di scoprirlo”.

A Roger Federer viene anche chiesto anche se ricorda il suo primo incontro con Kim Clijsters e sul fatto che la belga ricordi di averlo incontrato la prima volta all’Orangebowl con i capelli tinti di biondo (“Sì.. non fu la migliore delle scelte…”): “Mmmhh.. forse nel 1998, forse a Wimbledon. Ma sai, belgi e svizzeri sono sempre stati vicini. Giocavo in doppio con Olivier Rochus, c’era Xavier Malisse, è possibile che lei in quel periodo ‘sia entrata nella foto'”. Ubaldo Scanagatta gli ricorda che in realtà erano stati entrambi al torneo Junior di Firenze nel 1998. Roger fa spallucce: “Tu c’eri? Io sì, ma di questo proprio non mi ricordo!”.

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