Focus
Thiem deve interrompere la conferenza a causa di Serena Williams: “È uno scherzo?”
Episodio piuttosto curioso sul finire della settima giornata di incontri a Parigi. Serena vuole fare la conferenza immediatamente e gli organizzatori ‘cacciano’ Thiem dalla sala

Si è scatenato un putiferio su Twitter in pochi minuti a seguito di un episodio che ha coinvolto Dominic Thiem e Serena Williams sul finire della giornata di sabato. Contesto: il giocatore austriaco era più o meno sereno dopo aver battuto in quattro set Cuevas, mentre la 23 volte campionessa Slam era appena stata sconfitta, piuttosto nettamente, dalla connazionale Sofia Kenin (17 anni più giovane di lei).
Come ci ha confermato il nostro inviato Vanni Gibertini – gli accreditati stampa a Parigi vengono inseriti in un gruppo WhatsApp che annuncia gli orari delle conferenze stampa – Thiem era stato convocato nella ‘main room‘, la sala più grande per ospitare le conferenze dei giocatori, per le ore 20.
Stava rispondendo alle ultime domande in tedesco – quando un giocatore va in conferenza, dopo aver risposto alle domande in inglese a beneficio di tutti i cronisti, può ricevere anche alcune domande nella sua ‘lingua madre’ – nel momento in cui, alle 20:28, ha dovuto lasciare la sala assieme ai giornalisti tedeschi per completare la sua conferenza altrove. Lo speaker ha infatti annunciato che la conferenza stampa di Serena Williams avrebbe immediatamente seguito quella di Thiem, che però non si era ancora completata. L’austriaco è stato dirottato quindi in sala 2, ma secondo quanto riportato da alcuni cronisti austriaci ha dovuto abbandonare anche quest’ultima sala poiché era imminente l’inizio della conferenza stampa di del Potro, inizialmente programmato alle 20:30 nella sala principale ma anch’egli di fatto ‘spodestato’ da Serena Williams. Sembra che alla fine Thiem non abbia mai terminato di rispondere alle domande dei giornalisti tedeschi.
Come si può ascoltare in questo video che ritrae la reazione di Thiem all’accaduto, l’austriaco non ha reagito benissimo. “Davvero non capisco, sul serio. Voglio dire, ma che diavolo significa? È uno scherzo, dai. Devo lasciare la stanza perché lei sta arrivando?“. Dopo qualche istante di silenzio, Dominic aggiunge in tono ancora più stizzito: “Beh, allora me ne andrò. Non rimarrà ad aspettare. Anche io posso fare quello che voglio“.
Thiem, ovviamente, ha tutte le ragioni del mondo. E non perché sia il numero 4 del mondo, ma perché qualsiasi giocatore a cui viene concessa una stanza per svolgere la conferenza deve avere – sembra persino paradossale sottolinearlo – l’opportunità di concluderla. Ma dal momento che Serena Williams è stata immediatamente identificata come la responsabile dell’accaduto, proviamo a fare chiarezza: è davvero tutta colpa sua?
Non ci sono video né testimonianze dirette di quello che Serena avrebbe detto presentandosi all’ingresso della ‘main room’, ma sembra che la giocatrice statunitense abbia manifestato la sua ferma intenzione di non attendere un minuto di più per svolgere la sua conferenza. Avrebbe quindi chiesto di entrare immediatamente nella ‘room 2’, essendo la sala principale occupata, ma gli organizzatori del torneo – ben consapevoli delle dimensioni ristrette della seconda sala, dove la conferenza di Serena sarebbe stata difficilmente gestibile – le avrebbero sostanzialmente detto che no, la conferenza doveva svolgerla lì dopo Thiem. Avendo però Serena messo una grossa fretta agli organizzatori, questi ultimi hanno ben pensato di cacciare Thiem dalla sala.
Dopo aver raccolto tutti gli elementi, sembra esserci un concorso di colpa. Di sicuro l’atteggiamento di Serena non è stato elegante: sconfitta o non sconfitta, avrebbe dovuto attendere il suo turno senza mettere pressioni. Ma la scelta di mandare fuori Thiem in malo modo sembra essere stata presa dagli organizzatori, che invece avrebbero dovuto ‘calmare’ i bollenti spiriti della statunitense e chiederle di attendere il suo turno. Peraltro sarebbero bastati pochi minuti, poiché Thiem aveva ormai quasi finito.
ATP
Italiani in campo sabato 30 settembre: a Pechino Arnaldi sfida Jarry, esordio per Trevisan e Cocciaretto
Matteo Arnaldi cerca un posto nei quarti. Cocciaretto e Trevisan nel main draw, Bronzetti al turno decisivo delle qualificazioni

Chissà se Nicolas Jarry ha ancora gli incubi notturni in tonalità azzurra. Fatto sta che incrocerà nuovamente i colori italiani anche all’ATP di Pechino. Sarà Andrea Arnaldi il suo avversario agli ottavi del torneo. Per il sanremese la speranza di procedere spedito in questa competizione.
Come al solito, in terra cinese, week-end denso di appuntamenti e il sanremese avrà modo di mettere in difficoltà il n. 1 di Cile. La sfida tra questi due tennisti è la prima in assoluto. Start alle ore 6.30 italiane di sabato.
Le quote pendono dalla parte del cileno favorito a 1.75 contro i 2.20 dell’azzurro sui principali bookmaker, con qualche oscillazione, nelle ultime ore, in favore dell’azzurro.
In campo femminile, Elisabetta Cocciaretto sfiderà Marta Kostyuk nel primo turno WTA 1000 di Pechino. L’azzurra sarà in campo alle ore 6.30 contro l’ucraina apparsa in gran forma nell’ultimo periodo. Unico precedente tra le due tenniste è quello del torneo 2023 di Miami, con l’azzurra sconfitta 6-3 6-2. Cocciaretto sfavorita a 2.85, mentre la vittoria dell’ucraina è quotata 1.39. Martina Trevisan, invece, sfiderà Tatjana Maria nel primo turno del WTA di Pechino. Unico precedente tra le due tenniste risale al 2019 al torneo di Acapulco. Tedesca che vinse in due set. Quote pressoché alla pari, con il divario più ampio offerto da bwin: Martina 1,87, Tatjana 1,90.
Sempre a Pechino, si completeranno le gare per l’ingresso nel tabellone principale del torneo. In campo l’azzurra Lucia Bronzetti alle ore 8.00 italiane. La n. 65 del ranking affronterà Ashlyn Krueger. Non ci sono precedenti tra le due, con le quote che vanno da 1.64 di Eurobet per l’americana a 2.18 per l’italiana.
Flash
Wim Fissette scarica Qinwen Zheng: ritorno con Naomi Osaka?
La notizia emerge a margine dell’oro agli Asian Games della cinese: “Ha infranto il contratto”

Brutte notizie arrivano per Qinwen Zheng dopo la medaglia d’oro conquistata in singolare agli Asian Games (vittoria le dovrebbe valere la qualificazione per Parigi 2024). La numero 1 cinese si dovrà separare dal suo allenatore Wim Fissette con cui aveva iniziato una collaborazione nello scorso giugno: il coach, capitano del Belgio in Billie Jean King Cup, avrebbe infatti deciso di tornare da Naomi Osaka, che rientrerà nel circuito nel 2024 dopo la pausa per la maternità.
Una collaborazione che è stata discretamente proficua in questi mesi, considerato che Zheng ha conquistato a Palermo il suo primo titolo a livello WTA e il primo quarto di finale a livello Slam allo US Open. Una vera e propria beffa per la classe 2002 di Shiyan che aveva dato il benservito a Pere Riba, insoddisfatta dei risultati con l’allenatore spagnolo. L’iberico di lì a poco si sarebbe “accasato” con Coco Gauff, portandola insieme a Brad Gilbert a vincere Washington, Cincinnati e lo US Open.
“Fissette ha infranto il contratto, ed è stato molto immorale – sono le parole della cinese riportate da diversi media dopo la finale vinta contro la connazionale Zhu Lin – capisco la sua decisione, ma io e la mia famiglia ci sentiamo feriti. In questo momento, non voglio parlare di questa persona”. Una situazione davvero spiacevole per una giovane come Zheng che aveva investito le sue risorse in un allenatore esperto come il belga e ora si ritrova a piedi in una condizione piena di incognite: il talento è grande, ma ancora la cinese deve trovare una figura stabile che riesca a incanalare il suo grande potenziale. Evidentemente non sarà Fissette.
Flash
WTA Ningbo: in finale Jabeur e la sorpresa Shnaider, sconfitte Podoroska e Linda Fruhvirtova
La tunisina disinnesca con attenzione il dritto dell’argentina, la russa si impone facilmente nella contesa tra giovanissime

Al Ningbo Open le due semifinali emettono verdetti positivi per la testa di serie numero uno Ons Jabeur e per la sorpresa russa Diana Shnaider.
D. Shnaider b. L. Fruhvirtova 6-4 6-1
Diana Shnaider prevale nella sfida tra teenager contro Linda Fruhvirtova nella prima semifinale del Ningbo Open. La classe 2004 russa supera in poco più di un’ora e mezza la ceca più giovane di lei di un anno imponendo il proprio robusto forcing con il dritto ma giocando anche alcune traiettorie di rovescio in particolar modo incrociate che sono risultate molto importanti per neutralizzare le risorse della rivale. Fruhvirtova si è trovata in tal modo spesso impegnata a rincorrere: il suo gioco di contenimento le ha permesso di rimanere a galla per quasi tutto il primo set. Poi la moscovita ha dilagato.
Nella prima frazione l’atleta di Praga trova per prima il break nel secondo gioco, approfittando di un dritto lungolinea di poco largo di Shnaider. Il vantaggio dura poco e la ceca lo rende mettendo in rete uno smash a rimbalzo. Sullo slancio la russa sale 4-2 strappando nuovamente il servizio alla rivale alla sesta palla break del game. Diana è sempre più in palla e dimostra i suoi miglioramenti in fase difensiva annullando una palla per il controbreak con un dritto lungolinea in corsa irraggiungibile per l’avversaria.
Le è sufficiente tenere ancora un turno alla battuta e il primo set è suo: tre ace a testa ma cinque doppi falli per chi ha perso contro due per chi ha vinto. Il secondo parziale conferma la tendenza degli ultimi game e Shnaider infila 5 giochi consecutivi prima di subire un break che non fa male: al termine è un 6-1 in 37 minuti.
Per Fruhvirtova un torneo che le ha comunque consentito di rompere la serie negativa di 9 sconfitte consecutive con relativo crollo in classifica oltre la centesima posizione. Per Shnaider una vittoria che vale la prima finale nella carriera e il miglior piazzamento nel ranking, vicinissimo alla sessantesima posizione. Che ovviamente può ancora migliorare…
[1] O. Jabeur b. N. Podoroska 6-3 1-6 6-2
La testa di serie numero 1 del tabellone Ons Jabeur “riempie il contratto” ed entra in finale superando l’Argentina Nadia Podoroska con il punteggio di 6-3 1-6 6-2.
La numero 87 del ranking non sfigura e oltre a conquistare nettamente il secondo set, nel resto del match riesce a tratti a mettere alla frusta le qualità difensive in back della settima giocatrice del mondo, che è però brava a non perdere la concentrazione e a giocare con buona continuità i due parziali vinti.
Jabeur cede in apertura la battuta e la recupera nel quarto gioco: la tennista sudamericana fa ottimo uso del dritto e conduce spesso gli scambi da fondo campo, ma una volta subita la rimonta, perde smalto e subisce un secondo break nell’ottavo gioco, che l’atleta nordafricana conquista con un portentoso dritto inside-out. Chiusa la prima partita nel game successivo, Jabeur, quasi soddisfatta del successo parziale, lascia l’iniziativa a Podoroska, che in poco più di mezz’ora pareggia il conto dei set lasciando un solo gioco all’avversaria.
L’inizio del set decisivo è forse il momento più delicato per Jabeur, che sul punteggio di 2-1 manca una palla break e si fa nuovamente raggiungere dall’argentina. Da qui in poi però il rendimento di Nadia cala nettamente e Ons trova il break a zero per un 4-2 che diventa 6-2 poco dopo.