Coco Gauff e le norme WTA che limitano la sua attività: causa in arrivo?

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Coco Gauff e le norme WTA che limitano la sua attività: causa in arrivo?

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Cori Gauff - Wimbledon 2019 (photo Art Seitz c2019)
 

Di Cori (o Coco) Gauff e dei suoi sbalorditivi risultati e record di precocità abbiamo già scritto diverse volte, da Miami a Wimbledon. Ciò che magari molti non sanno è che al momento Coco ha grossi limiti nel numero di tornei che può disputare dalla sua giovane età. Secondo la Regola XV contenuta del Libro delle Regole della WTA, il numero di eventi ai quali un atleta di età compresa tra i 14 ed i 17 anni può partecipare sono rigidamente limitati. Infatti una tennista che non ha ancora compiuto 16 anni d’età, come nel caso di Coco che è nata il 13 marzo 2004, può prendere parte ad un massimo di 10 tornei l’anno, che possono aumentare in base ai risultati ottenuti dall’atleta in questione fino a quel momento. Coco per esempio, avendo vinto il Roland Garros junior nel 2018 ed avendo già raggiunto un certo ranking nella classifica ITF, può usufruire di un innalzamento del tetto pari a due unità, quindi può disputare altri cinque tornei fino al 13 marzo 2020, invece dei tre che normalmente le sarebbero permessi (Coco ha già partecipato a sette eventi finora). Qualora dovesse raggiungere per merito di classifica l’ammissione a Premier Mandatory e tornei dello Slam potrà vedere il suo limite aumentare ulteriormente prendendo parte agli eventi per i quali si è qualificata per accesso diretto in tabellone.

Tuttavia, è vietato a una giocatrice minore di 17 anni essere nominata come “Top 10” e dover quindi ottemperare al minimo numero di tornei maggiori (Premier, Mandatory e Slams) richiesti per giocatrici con questo status.

Queste regole sono state introdotte dalla WTA nel 1995 per limitare i casi di “burnout” come quello di Jennifer Capriati (che poi ritornò al tennis e diventò n.1 vincendo tre titoli dello Slam), che arrivata alla fama e al successo da giovanissima finì per cedere alle tentazioni di droga e cattive compagnie, e ancora prima quello di Tracy Austin e Andrea Jeager, i cui fisici vennero sottoposti troppo presto agli sforzi del tennis professionistico e finirono per crollare sancendo ritiri prematuri dalle scene.

L’analista legale Michael McCann, avvocato specializzato in diritto dello sport e columnist legale di Sports Illustrated, ha pubblicato su SI.com una panoramica completa di quelle che sono le limitazioni imposte dalle leghe professionistiche americane (football, baseball, basket) per gli atleti troppo giovani, cercando di ipotizzare se esistano i presupposti per un’azione legale da parte di Gauff e della sua famiglia nei confronti della WTA che non le permette di giocare (e quindi di guadagnare) quanto vorrebbe. Secondo il suo parere esperto, in quanto già coinvolto in passato in casi simili, la causa legale sarebbe basata sulla legge Antitrust americana oppure sulle leggi UE sulla competizione, in quanto si obietterebbe all’azione “irragionevole” del “monopolista” del tennis WTA che danneggerebbe la giocatrice e che “distorcerebbe la competizione”, limitando una potenziale concorrente.

Da una parte è ovviamente vero che queste regole restringono l’abilità di giocare (e quindi di guadagnare) da parte di Coco e rendono la vita più facile alle sue avversarie; dall’altra la WTA contro-argomenterebbe che studi medici hanno provato come la pratica del tennis professionistico ad una giovane età comporta rischi significativamente più elevati per la salute e la sicurezza dei minori coinvolti, arrivando persino a concludere che la regola aumenti la competizione, permettendo la partecipazione solamente ad atlete completamente sviluppate dal punto di vista fisico.

Secondo McCann, sebbene sia possibile che il clan Gauff (supportato dall’agenzia di management Team8, quella di Tony Godsick e Roger Federer) intraprenda un’azione legale per opporsi alla regola, è tutto sommato abbastanza improbabile che ciò accada, in quanto le possibilità di guadagno di Gauff e delle altre teenagers attraverso contratti pubblicitari rimangono sostanzialmente intatte e sono quantitativamente consistenti.

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