Wimbledon, junior: Cobolli fuori al secondo turno
Flavio, sfortunato nel primo set, cede al solido romeno Filip Jianu
Flavio, sfortunato nel primo set, cede al solido romeno Filip Jianu
da Londra, il nostro inviato
[13]F.Jianu b. F.Cobolli 7-6(7) 6-2
Il fiorentino Flavio Cobolli, che si allena alla Rome Tennis Academy di Vincenzo Santopadre, affronta sul campo 8 di Wimbledon la testa di serie numero 13, il romeno Filip Jianu. L’avversario di Flavio è un giocatore esperto a livello junior, farà 18 anni a settembre (l’azzurro ne ha appena compiuti 17, è del 6 maggio 2002), e lo ricordiamo semifinalista all’Australian Open quest’anno, sconfitto dallo statunitense Emilio Nava, poi a sua volta superato da Lorenzo Musetti che conquistò il titolo.
Nel primo set, Cobolli rimonta un break di svantaggio, fallisce un set point nel dodicesimo game, poi al tie-break ne annulla con coraggio 3 consecutivi. Purtroppo, sul 7-7, rompe le corde (“Strano, erano nuove“, ci racconterà) e alla fine cede 9-7. Da bordocampo, Flavio sembra decisamente più propositivo, spinge, attacca, ovviamente sbaglia (alla fine, 23 vincenti, 32 errori per lui, 10-9 Filip, 6 ace per l’azzurro), ma a livello junior va bene così, si gioca in prospettiva. Buoni certi rovesci bimani lungolinea, a rete alterna ottimi tocchi e qualche gratuito dovuto per lo più a un errato posizionamento, a volte troppo indietro. Jianu tiene bene in difesa, è molto regolare, e approfitta del calo di Flavio nel secondo set, che vola via per 6-2 piuttosto in fretta. Una buona esperienza per Cobolli, che ora qui avrà il doppio, per poi rientrare in Europa a giocare la stagione ITF e magari qualche “quali” challenger prima dello US Open.
“La mia superficie preferita è la terra battuta, ma qui dopo un poco stavo iniziando a trovarmi bene, peccato, abbiamo avuto entrambi buone possibilità, probabilmente meritavo qualcosa di più nel primo set. Adesso, dopo il torneo di doppio, tornerò ad allenarmi, giocherò sicuramente un “15.000”, e proverò forse a entrare in un paio di challenger“.
In bocca al lupo, Flavio, continua a provarci, la strada è quella giusta.