Un’ottima Camila Giorgi, confermando la buona prestazione contro Zarina Dyas nei quarti, vola nella finale del WTA Citi Open di Washington grazie alla vittoria sulla diciassettenne americana Catherine McNally con il punteggio di 7-6 6-2. Sarà la sua settima finale nel circuito WTA, la prima sul cemento outdoor nordamericano: due i trionfi dell’azzurra (Linz 2018 e ‘s-Hertogenbsoch 2015). A sfidarla per il titolo sarà l’altra rivelazione statunitense Jessica Pegula, che ha avuto la meglio in tre set sulla qualificata Kaliskaya. La statunitense conduce 2-1 nei precedenti, tutti però molto datati: i tre incontri si sono infatti disputati tra il 2011 e il 2012, con Giorgi che ha vinto l’unico giocato su cemento.
Dopo una partenza con un tennis molto aggressivo ed efficace che l’ha portata subito avanti 3-0 e successivamente 5-2, la tennista marchigiana ha dovuto subire il ritorno dell’avversaria che ha decisamente innalzato la percentuale di vincenti, complice anche qualche gratuito di troppo di Camila. Sul 5-5 è iniziata una nuova partita con scambi di altissimo livello per lunghezza e intensità che hanno messo a dura prova la tenuta psicofisica della tennista italiana. Alla fine di uno scambio molto combattuto e altamente spettacolare perso, Giorgi ha subito un warning per lancio di racchetta e ha poi saggiamente usufruito del coaching durante il cambio campo sul 6-5 in suo favore.
Gamila ha tuttavia avuto il merito di non abbandonare mai il suo piano tattico di gioco, costituito della consueta spinta e ritmo, e nell’incontro odierno da una particolare aggressività in ribattuta sopratutto sulla seconda palla dell’avversaria(confermata dalla stessa Giorgi a fine match: “Oggi ho provato ad essere più aggressiva del solito, è andata bene”). È stata proprio questa la chiave tattica ad aver fatto la differenza nel primo set, chiuso per 7 punti a 5 al tie-break. Camila è stata in grado di vincere il 46% dei punti sulla seconda di McNally, incluso quello sul 5-5 nel tie break dove ha risposto con un dritto super anticipato causando l’errore dell’avversaria in uscita dal servizio. “Il mio livello oggi è stato sempre buono. Ho soltanto commesso qualche errore in più nel primo set, ed è per questo che siamo finite al tiebreak“, ha affermato l’azzurra in conferenza stampa.
La chiave tattica non è cambiata neanche durante il secondo set, con la tennista di Macerata sempre più in fiducia e aggressiva in risposta, tanto da spingere McNally a tentare il “serve and volley” con una certa insistenza per creare un diversivo tattico che potesse in qualche modo destabilizzare l’azzurra. Nonostante questo, la Giorgi odierna è stata davvero molto centrata anche nei colpi di difesa e nei passanti, finendo per chiudere per 6-2 un set che ha condotto piuttosto in controllo. “Come sono migliorata? Con tanto allenamento”, ha proseguito Camila parlando poi del periodo passato fuori dal circuito e del problema al polso che l’aveva tormentata. “Non è un dramma, è stato solo un periodo. La cosa positiva è che adesso sto giocando bene. Questa è la cosa importante. Quello che è successo, ormai è successo. Adesso sono qui e sto giocando bene”.
Quella vista oggi sembra una Giorgi sulla buona strada verso il suo miglior tennis. I problemi fisici dell’inizio di stagione sembrano essere ormai alle spalle e la condizione fisica generale, la mobilità e velocità di piedi, lasciano decisamente ben sperare per la seconda parte dell’anno. In attesa della finale, Camila guadagnerà sicuramente almeno 10 posti nel ranking WTA posizionandosi nel caso peggiore, ovvero in caso di sconfitta, al numero 52 dal prossimo lunedì. Questo aspetto unitamente alle quattro vittorie consecutive già raggiunte aiuteranno la tennista italiana anche dal punto di vista della fiducia e convinzione, come del resto evidenziatosi durante il corso del torneo, dove è apparsa ogni giorno sempre più sciolta e determinata.
A cura di Gianluca Santori
Risultati:
C. Giorgi b. [WC] C. Mcnally 7-6(5) 6-2
J. Pegula b. [Q] A. Kalinskaya 6-3 3-6 6-1
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