La giornata di Townsend: "Mi piace fare cose pazze". Andreescu in top 10 ma... lei non ci crede

Interviste

La giornata di Townsend: “Mi piace fare cose pazze”. Andreescu in top 10 ma… lei non ci crede

Parole dalla sala stampa di Flushing Meadows. Altalena di emozioni per la statunitense, l’errore di Halep: “A Miami le ho dato consigli, e oggi…”

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Taylor Townsend - US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)
 

Centosei discese a rete (106!). Chissà da quanti anni nel circuito femminile non si leggeva un dato simile nelle statistiche di fine match. Non poteva che essere Taylor Townsend a farlo registrare, ma l’impresa è averlo fatto sul Centrale degli US Open, contro la campionessa di Wimbledon Simona Halep, finendo addirittura per vincere il match, 7-6 al terzo set. “Mi sono detta ‘cosa ho da perdere? Andrò là fuori e farò ciò che mi riesce meglio, ciò che mi fa sentire più a mio agio, che è il gioco a rete‘”, ha spiegato ai giornalisti dopo l’incredibile vittoria. “Mi piace andare a rete, mi trovo meglio lì che sulla linea di fondo. Io ho sempre fatto cose strane, questo è quello che mi piace fare. Quando si sale di livello è sempre più difficile perché le giocatrici sono così solide. Penso però che questa partita dimostri che questo stile di gioco funziona ancora, continuerò a giocare così”.

Nonostante la splendida partita giocata la statunitense ha rischiato di ripetere il disastro di Wimbledon, quando perse da Kiki Bertens dopo aver mancato un match point. In vantaggio 40-15 mentre serviva per il match, ha subito il ritorno di Halep, che è anche arrivata a match point nel turno di battuta successivo di Taylor, che è riuscita però a forzare e vincere poi un grande tie-break. “È stata una pioggia di emozioni, positive e negative. Devi essere brava a superare le difficoltà ed è una sensazione incredibile. Dopo Wimbledon ero distrutta avendo perso con Bertens con match point a favore. Mi svegliavo la notte con quel pensiero, quella palla corta… (ride)“.

È un brutto colpo invece per Simona Halep, che nelle ultime tre edizioni degli US Open ha vinto solo una partita, quella di primo turno quest’anno contro Nicole Gibbs. “Lei ha giocato in modo incredibile ha ammesso la campionessa di Wimbledon. “Non mi era mai capitato di affrontare una giocatrice che facesse così tante discese a rete. Tuttavia sento di aver sbagliato la tattica. Avrei dovuto giocare più pallonetti quando la vedevo così attaccata alla rete. Non ero molto inspirata oggi, ma ho lottato, perciò la sconfitta non è un dramma, nonostante abbia pensato di vincere alla fine”. Simona ha raccontato anche un aneddoto divertente: “Dopo la nostra partita a Miami Taylor è venuta da me nello spogliatoio e mi ha chiesto cosa doveva fare per migliorarsi. E così ha giocato oggi… (ride). La prossima volta starò zitta”.

Sul possibile cammino di Halep, interrotto subito da Townsend, c’era la campionessa di Indian Wells e Toronto Bianca Andreescu, che non ha ceduto set nei primi due turni e sarà protagonista nei trentaduesimi di un’affascinante sfida con Caroline Wozniacki. “Ho buone sensazioni al servizio” ha commentato dopo la vittoria su Flipkens, ho cercato di tenere alta la percentuale di prime perché penso di aver vinto la maggior parte dei punti quando ho messo in campo la prima. Faccio molta attenzione a questo, oggi ha funzionato”.

Bianca Andreescu – US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)

I punti raccolti sinora le permetteranno di arrivare in top 10, come le ha confermato un giornalista durante la conferenza stampa. Bianca però non era al corrente della sua situazione di classifica ed è rimasta spiazzata dalla notizia. “Con questa vittoria? Divento una top 10?”. “Esatto, dovresti”. Come!? Mi prendi in giro. Davvero? Wow. Dammi un secondo. Wow. Non controllo queste cose di solito, mi voglio concentrare sul mio gioco. Ma, wow. È tutto ciò che riesco a dire. Sto diventando rossa?“.

Nello stesso quarto di tabellone è uscita di scena la testa di serie numero 6, Petra Kvitova, sconfitta con un doppio 6-4 da Andrea Petkovic nella mattinata newyorchese. La ceca ha ammesso in conferenza stampa che le è mancato qualche match nelle gambe durante la stagione sul cemento appena conclusa: Forse avrei dovuto prendermi un’altra settimana di riposo per l’avambraccio prima di Wimbledon, ma avevo già saltato Parigi e mancare l’appuntamento con i Championships sarebbe stato ancora più duro. Tuttavia forse ora il braccio starebbe meglio, ma non avevo dolore allora, era solo un po’ gonfio. Quindi forse sarebbe stato meglio il riposo. Forse. Questo è il problema (sorride)”.

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