Guida alle WTA Finals 2019 - Pagina 3 di 5

Al femminile

Guida alle WTA Finals 2019

Al via a Shenzhen un Masters con quattro nomi diversi rispetto al 2018, tre esordienti assolute e con le più giovani considerate favorite. Vincerà davvero una fra Andreescu, Osaka e Barty?

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Ash Barty vince la Race to Shenzhen 2019
 

Gruppo rosso

1. Ashleigh Barty
Numero partecipazioni: esordiente
Masters 2018: ///
Miglior risultato al Masters: ///
Match disputati dopo US Open: 8 (6 vinti, 2 persi)

Dopo la delusione degli US Open, con l’eliminazione agli ottavi per mano di Wang Qiang (un netto 6-2, 6-4), Barty ha affrontato solo due impegni: Wuhan e Pechino; in entrambi è stata battuta dalle future vincitrici del torneo, Sabalenka e Osaka. A mio avviso nei due impegni cinesi non ha giocato benissimo, ma va apprezzato che anche in un momento di forma non eccezionale sia comunque riuscita a fare strada, fermata solo dalla giocatrice più forte di quella settimana.

La complessiva solidità ad alti livelli è proprio ciò che occorre per primeggiare nel ranking; e infatti le basterà scendere in campo per i tre impegni del round robin, per mantenere il numero 1 a fine anno. Questo perché nel meccanismo delle WTA Finals viene premiata non solo la vittoria nei match, ma anche soltanto la semplice partecipazione (rispettivamente con 250 e 125 punti).

Scontri diretti nel suo gruppo. Barty parte con un record non del tutto incoraggiante: nessun match contro Bencic, 1-2 contro Osaka e 2-4 contro Kvitova, che però ha sconfitto nelle ultime due occasioni.

3. Naomi Osaka
Numero partecipazioni: 2 (incluso 2019)
Masters 2018: eliminata al round robin
Miglior risultato al Masters: eliminata al round robin
Match disputati dopo US Open: 10 (10 vinti)

Campionessa degli US Open 2018, Osaka non è riuscita a difendere il  titolo quest’anno, sconfitta negli ottavi dalla sua “bestia nera” Belinda Bencic, contro cui ha perso tre match nel 2019. Il rendimento si è però notevolmente alzato nell’ultima parte di stagione, con due tornei vinti (Osaka e Pechino). Da quando ha deciso di avere come coach il padre è quindi imbattuta (10 incontri).

Nel 2018 alle WTA Finals Osaka aveva perso tutti e tre i match disputati, contro tenniste più adatte di lei alle condizioni estremamente lente del campo di Singapore: Bertens, Stephens e Kerber.

Scontri diretti. In questa stagione Naomi ha affrontato almeno una volta le tre avversarie del suo girone: Barty qualche giorno fa a Pechino (battendola in semifinale); Bencic, come detto, in tre occasioni (perdendo sempre); Kvitova all’inizio dell’anno nella memorabile finale degli Australian Open, secondo Slam vinto da Naomi in carriera.

6. Petra Kvitova
Numero partecipazioni: 7 (incluso 2019)
Masters 2018: girone
Miglior risultato al Masters: vittoria (2011)
Match disputati dopo US Open: 7 (5 vinti, 2 persi)

Kvitova è la veterana della manifestazione: è la più anziana giocatrice qualificata (29 anni), e anche quella che ha più volte preso parte alle Finals (sette, inclusa quella del 2019). Se è presente alla edizione di Shenzhen lo deve a un inizio di anno molto positivo (vittoria a Sydney, finale a Melbourne, finale a Dubai), che l’aveva portata in testa alla Race.

Poi l’infortunio al muscolo del braccio sinistro alla vigilia del Roland Garros ha fortemente penalizzato il resto della stagione, con diversi forfait e pochi match disputati. Eliminata agli US Open al secondo turno da Andrea Petkovic, Petra ha perso a Wuhan in semifinale da Alison Riske e a Pechino da Ashleigh Barty, sua avversaria nel girone.

Scontri diretti: ha un record positivo con Bencic (4-1) e Barty (4-2) con cui però ha perso le ultime due partite. Un solo precedente con Osaka, la finale persa agli Australian Open 2019.

8. Belinda Bencic
Numero partecipazioni: esordiente
Masters 2018: ///
Miglior risultato al Masters: ///
Match disputati dopo US Open: 9 (6 vinti, 3 persi)

Bencic è la novità dell’ultimo momento, dato che è riuscita a qualificarsi solo la scorsa settimana. Vincendo il Premier di Mosca ha superato nella Race Serena Williams (che però molto difficilmente avrebbe giocato in Cina) e soprattutto Kiki Bertens. In più l’impresa di Mosca ha permesso a Belinda di scavalcare anche Elina Svitolina, e quindi di presentarsi alle Finals da numero 7. Sconfitta da Andreescu nella semifinale degli US Open, Bencic è poi andata alla caccia di punti in quattro tornei (Wuhan, Pechino, Linz e Mosca) riuscendo a raccoglierli, come detto, proprio in extremis.

Scontri diretti: sulla carta il dato dei precedenti suggerirebbe una incognita e due quasi certezze. Incognita: non ha mai affrontato in carriera Barty. Quasi certezze: 3-1 a suo favore contro la coetanea Osaka, 1-4 contro Kvitova. Ma poi le partite vanno giocate e non è affatto escluso che a Shenzhen possano modificarsi i valori suggeriti dai precedenti.

Scontri diretti Gruppo rosso

Barty – Osaka 1-2
2019 Pechino (Hard) Osaka d. Barty 3-6 6-3 6-2
2018 Nottingham (Grass) Barty d. Osaka 6-3 6-4
2018 Australian Open (Hard) Osaka d. Barty 6-4 6-2

Barty – Kvitova 2-4
2019 Pechino (Hard) Barty d. Kvitova 4-6 6-4 6-3
2019 Miami (Hard) Barty d. Kvitova 7-6(6) 3-6 6-2
2019 Australian Open (Hard) Kvitova d. Barty 6-1 6-4
2019 Sydney (Hard) Kvitova d. Barty 1-6 7-5 7-6(3)
2017 Birmingham (Grass) Kvitova d. Barty 4-6 6-3 6-2
2012 Roland Garros (Clay) Kvitova d. Barty 6-1 6-2

Barty – Bencic
Nessun precedente

Osaka – Kvitova 1-0
2019 Australian Open (Hard) Osaka d. Kvitova 7-6(2) 5-7 6-4

Osaka – Bencic 1-3
2019 US Open (Hard) Bencic d.Osaka 7-5 6-4
2019 Madrid (Clay) Bencic d. Osaka 3-6 6-2 7-5
2019 Indian Wells (Hard) Bencic d. Osaka 6-3 6-1
2013 Pelham 25K (Clay) Osaka d. Bencic 6-3 6-3

Kvitova – Bencic 4-1
2019 Pechino (Hard) Kvitova d. Bencic 6-3 6-3
2019 Dubai (Hard) Bencic d. Kvitova 6-3 1-6 6-2
2019 Australian Open (Hard) Kvitova d. Bencic 6-1 6-4
2018 Praga, Fed Cup (Hard) Kvitova d. Bencic 6-2 6-4
2013 Tokyo (Hard) Kvitova d. Bencic 7-5 6-4

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