Guida al WTA Elite Trophy 2019

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Guida al WTA Elite Trophy 2019

Da Bertens a Sabalenka, da Kenin a Keys e Yastremska, come stanno le protagoniste del “Masterino”, riservato a chi non è riuscita a qualificarsi alle WTA Finals di Shenzhen

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Kiki Bertens (n.1 del seeding) - WTA Elite Trophy 2019
 

Siamo al via del “Masterino” di Zhuhai. Il nome ufficiale del torneo è “Hengqin Life WTA Elite Trophy” e quest’anno offre una novità: occupa una posizione di calendario differente (la seconda novità, interna a Ubitennis, è che quest’anno abbiamo un inviato sul posto). Per la prima volta da quando è organizzato con questa formula, infatti, non si disputa dopo le WTA Finals, ma prima. Ricordo che il Masters vero e proprio è riservato alle prime otto giocatrici del ranking, mentre il Masterino prevede la partecipazione delle undici tenniste che seguono in classifica, più una wild card.

Questo cambiamento di data è una correzione del tutto logica, per almeno due motivi. Primo motivo: appariva strano che l’evento più importante organizzato direttamente dalla associazione giocatrici (le WTA Finals) non concludesse la stagione, ma avesse una coda “in minore” nel Masterino. Era contro ogni legge di spettacolo.

Secondo motivo: con questo spostamento si tutela il Masters principale. Infatti si ricava una settimana di riposo tra l’ultimo impegno del Tour e le Finals. Significa lasciare il tempo ai media per presentare le protagoniste, ma anche dare a tutte le giocatrici la possibilità di raggiungere la sede (da quest’anno Shenzhen) con calma, senza trasferimenti in extremis che possono penalizzare la qualità dei match.

Con questa novità il WTA Elite Trophy fa dunque da “cuscinetto” tra la fine dei tornei normali e l’inizio del Masters maggiore. Dopo il sorpasso di Bencic ai danni di Bertens e Williams (grazie al successo a Mosca) si sono definiti i campi di partecipazione. Quello di Zhuhai, in base all’ordine di ranking, teoricamente avrebbe dovuto essere questo (il numero è la posizione nel ranking):

9 Williams S.
10 Bertens
11 Konta
12 Kenin
13 Keys
14 Sabalenka
15 Martic
16 Vondrousova
17 Kerber
18 Mertens
19 Riske
Una wild card

Ci sono però stati quattro forfait, per ragioni fisiche e/o personali. In seguito alla rinunce di Williams, Konta, Vondrousova e Kerber, sono subentrate le giocatrici che seguono in classifica e che hanno dato la propria disponibilità; si tratta di Vekic, Sakkari, Yastremska e Muchova.

Come detto, gli organizzatori hanno diritto di assegnare una wild card. Pur con alcuni cambiamenti di formule e di denominazione, il Masterino ha sempre previsto la presenza di wild card, se possibile locali. E così quando si disputava a Sofia (2012-2014), la beneficiata era la beniamina di casa bulgara, Tsvetana Pironkova. Quest’anno, dopo la rinuncia di Wang Qiang, il posto è andato alla seconda giocatrice cinese per ranking attuale, cioè Zheng Saisai. Ecco la lista definiva:

10 Bertens
12 Kenin
13 Keys
14 Sabalenka
15 Martic
18 Mertens
19 Riske
20 Vekic
22 Sakkari
24 Yastremska
26 Muchova
40 Zheng

Sevastova (ranking 28) e Pavlyuchenkova (30) fungono da riserve, pronte a subentrare in caso di rinunce prima nella prima fase.

Le regole
Il campo di partecipazione prevede dodici giocatrici, suddivise in quattro gironi da tre. Nella prima fase le giocatrici di ogni girone si incontrano fra loro, e si stabilisce una classifica in base al numero di vittorie ottenute. In caso di parità l’ordine si definisce contando i set, e in caso di ulteriore parità si ricorre ai game. Le prime di ogni girone accedono alle semifinali, a eliminazione diretta. Finale ugualmente a eliminazione diretta.

I gruppi, individuati con nomi di fiori, sono definiti da un sorteggio parzialmente pilotato. In questa edizione le protagoniste sono state divise in tre fasce in base al ranking (prima fascia ranking 10-14, seconda fascia 15-20, terza fascia 22-40). In sostanza, come nel Masters più importante, nella prima fase si ricorre ai gironi all’italiana in modo che tutte le protagoniste disputino più partite (a Zhuhai due partite). Di seguito i raggruppamenti del 2019.

Ultimo dato prima di entrare nel merito dei gironi: l’anno scorso a vincere fu Ashleigh Barty, che a distanza di dodici mesi si presenterà al Masters maggiore da numero 1 del mondo.

a pagina 2: Gruppo Azalea

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