Coppa Davis 2020: annunciate le prime sedi del turno di qualificazione

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Coppa Davis 2020: annunciate le prime sedi del turno di qualificazione

Tutte le scelte sono cadute su impianti di dimensioni medio piccole. Incertezza per la sede di Italia-Corea del Sud

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La Coppa Davis 2019 è della Spagna (photo by Manuel Queimadelos / Kosmos Tennis)
 

È passato poco più di un mese dal trionfo della Spagna nella Coppa Davis 2019, la prima dell’era Kosmos, ma come si sa il tennis non si ferma mai ed è quindi già tempo di gettare uno sguardo all’edizione 2020 della più antica competizione a squadre dello sport.

Il primo atto sarà il turno di qualificazione (o Qualifiers come vengono definiti in inglese) per stabilire le nazioni che prenderanno parte alle finali di Madrid, in programma dal 23 al 29 novembre 2020. Sei compagini sono già sicure della qualificazione, ovvero Spagna, Canada, Gran Bretagna e Russia, le quattro semifinaliste dell’edizione 2019, più le wild card Serbia e Francia. Le altre 12 saranno stabilite dai 12 incontri di qualificazione che si terranno il 6-7 marzo 2020 secondo gli accoppiamenti sorteggiati lo scorso 24 novembre prima della finale tra Spagna e Canada.

Secondo il regolamento della competizione versione 2020 le nazioni ospitanti erano tenute a presentare all’ITF il dossier con la sede proposta per l’incontro non più tardi di 14 giorni dopo il sorteggio, ovvero l’8 dicembre scorso. Una volta ricevuto il dossier, poi, l’ITF può prendersi il tempo che ritiene opportuno per ratificare o meno la scelta.

Il sito della Coppa Davis riporta sette “location” come confermate per i Qualifiers. La Colombia ospiterà l’Argentina al Palacio de los Deportes di Bogotà, Germania e Bielorussia si incontreranno al “Castello” di Dusseldorf, arena multifunzione che ospita fino a 3.300 persone, mentre l’Olanda farà visita al Kazakistan al National Tennis Center di Nur-Sultan, il nuovo nome della capitale kazaka fino allo scorso anno chiamata Astana. Confermatissima la sede della AXA Arena NTC di Bratislava per la Slovacchia che disputerà il derby con la Repubblica Ceca nel proprio impianto abituale, mentre l’Austria cercherà la qualificazione per le sue prime finali di Davis affrontando l’Uruguay nella Steiermarkhalle a Schwarzlsee, a due passi dall’aeroporto di Graz. Per il match tra Giappone ed Ecuador è stato scelto il futuristico Bourbon Beans Dome, il nuovissimo impianto che ospita anche il Challenger di Kobe, anche per Svezia-Cile si è optato per un impianto che fa da teatro ad un abituale evento del circuito, la Kungligahalle di Stoccolma nella quale ogni anno a ottobre si svolge l’ATP 250.

Tra gli altri incontri che non hanno ancora una sede c’è anche quello dell’Italia, che per tornare a Madrid nel 2020 dovrà superare la Corea del Sud di Hyeong Chung e Sunwoo Kwon. La scelta dell’impianto e soprattutto della superficie non sarà secondaria, dal momento che i nostri giocatori più rappresentativi saranno la settimana precedente e quella successiva sulla costa Ovest del continente americano a giocare sul cemento di Acapulco e Indian Wells, e magari non gradirebbero un intermezzo sulla terra battuta, che parrebbe però l’opzione più logica.

Sempre a proposito di Indian Wells, appena si è saputo che gli Stati Uniti dovranno giocare in casa il loro Qualifier contro l’Uzbekistan, il pensiero è immediatamente corso allo Stadium 2 del famoso impianto nel deserto del Mojave, che sembra costruito apposta per la Coppa Davis e fornirebbe dei vantaggi logistici di non poco conto per tutti i giocatori coinvolti, i quali eviterebbero trasferimenti dell’ultimo minuto e potrebbero semplicemente arrivare nella Coachella Valley qualche giorno prima e acclimatarsi sui campi dell’Indian Wells Tennis Garden. Tuttavia considerazioni di tipo commerciale probabilmente suggeriscono una sede differente, dato che in un luogo abituato a vedere ogni anno Federer, Nadal e Djokovic probabilmente Opelka, Istomin e Tiafoe hanno un appeal molto più contenuto.

Per completare il quadro dei Qualifiers, rimangono da assegnare le sedi di Croazia-India (in Croazia) e di Ungheria-Belgio (in Ungheria) così come quella di Australia-Brasile, che dovrà disputarsi in Oceania costringendo subito dopo i protagonisti a un trasferimento repentino in California che non potrà essere troppo gradito.

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